Via Luigi Serio, 8
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Aperto sempre, solo la sera in estate
Chiuso lunedì, ma in estate. ferie da gennaio a marzo
di Giancarlo Maffi
Ti si apre il cuore, diciamo la verità, quando arrivi all ‘ingresso di Capo La Gala.
Tutto è straordinariamente ben tenuto, in questo luogo. Si lascia l’auto al comodo parcheggio, altro bonus da queste parti, si viene accompagnati all’ascensore e si scende ai vari piani, camere, piscina, ristorante e a breve, anche alla beauty farm. Non manca veramente nulla per rimanere qui qualche giorno “h24“ come si dice.
Perchè uscire infatti quando le camere sono belle e fresche,con terrazzino vista TUTTO, piscina razionale, angoli ed angolini bar deliziosi, discesa a mare comoda e tuffo da cartolina ?
Ah già, dimentico, dovrei parlare del ristorante….
Dunque all’interno del gitone per la festa di Vico il lunedì si prevedeva un bel tour in barca fino ad Amalfi, salita a Ravello e, continuo con termini che mi fanno venire l’orticaria, QUANT’ALTRO. Sicuramente interessante, altrochè, ma io aspettavo la telefonata di un amico.
Il notaio Tumbiolo “strumbiava”, lui ci voleva assolutamente andare, in barca. Lo rivelo: ho dovuto attuare una operazione di boicottaggio. Ritardo la partenza dall’albergo, fortunatamente lontano, eh mancano i giornali… eh ci vuole ancora un caffe’…. Eh che simpatico Pedro il boxer mascotte dell’hotel…… Messo alle strette ci mettiamo in macchina verso Vico, nella speranza che il battello, stramaledizione sempre in ritardo, se ne sia già partito. Così è, per fortuna. Non do’ tempo al Tumbiolo di arrabbiarsi, Maffi due dice, perfido: Antonello andiamo in auto fino a Amalfi e poi ci uniamo alla compagnia.
IL NOTAIO ABBOCCA COME UNA SPIGOLA D’ALLEVAMENTO. Gli mollo pure il volante, che dopo Positano so’ cazzi. Naturalmente, scientificamente ed opportunamente, ARRIVA LA TELEFONATONA ATTESA: dove siete? Ho prenotato al Maxi di Capo la Gala.
Tavolo meraviglioso, in solitaria. Colori : bianco e quel bel blu netto, che apre il cuore.
Che si mangia oggi ?
Il nostro ospite, dice : oggi niente pasta perchè c’è una sorpresa: ARRIVANO, ATTENZIONE, GUARDATE BENE LA FOTO, una sorta di bomboloni o krapfen se volete, però modello salato, in numero di 12. A Napoli si chiamano Montanare: pasta cresciuta fritta con un po’ di salsa di pomodoro, formaggio e basilico in testa.
Questi sono matti penso io, al massimo riusciro’ a mangiarne uno, tutto questo nel tempo in cui….. il capo della spedizione ne ha agguantati due divorandoli come ostie da comunione. Resto a bocca aperta conoscendolo come stupendo spaccamaroni sui millimetrici gusti , consistenze e profumi.
Non perdo tempo. Ne prendo due e li metto al sicuro nel piatto. PAZZESCHI: la pasta è di peso zero, la schiacci con due dita e ritorna soffice come prima, il sapore è delicato là dove deve essere e gaudente ed esplosivo, pomodoro e formaggio, lato companatico. una cosa da festa. Vedo Tumbiolo sbarellare per la seconda volta da quando siamo qui (l’altra da Raffaele Vitale da nonno “nanni” 13). Un orgasmo totale. Fi-ni-ti, tranne uno, lasciato lì come predessert, in un tempo da Bolt sui duecento.
Il capo tavolo dice : parliamo di cose serie (????) :
si va per :
CHIPS DI GAMBERI CON INSALATA CAPRICCIOSA E SALSA AL FRUTTO DELLA PASSIONE
Materia prima stellare, golose ,difficile che lo siano, e straordinarie le verdurine, forse non necessaria la salsetta. Voto 16,/20
TONNO SCOTTATO, ERBE MEDITERRANEE CON LA CAPONATINA DI BISCOTTO DI AGEROLA E POMODORI ASCIUGATI AL SOLE
Anche qui si ripete una profonda golosità, poi la “ferrosita’ “ di un tonno perfetto ti spara in mezzo al mare. Certo che lo chef ci sa fare con legumi e verdure ! Voto 16,/20
BOCCONCINO DI PEZZOGNA CON MINESTRA MARITATA E COROCCANTE DI PANE DI SEGALE
Questo e’ un secondo piatto fortunamente riportato ad antipasto, ma la saggezza del cuoco e’ stata di cuocerlo non uccidendolo , salvaguardando il lussurioso sottopelle ed i suoi liquidi. Il resto e’ scolastico ma a livello universitario. Voto 16.5/20
Non si voleva mangiare pasta. Appunto .
ELICHE CON BOTTARGA DI TONNO DI CARLOFORTE, GUAZZETTO DI TARTUFI DI MARE E TRUCILI DI PANE DI CAMPAGNA
Nonostante non ci sia nulla da dire sulla freschezza della materia e la presenza della bottarga ,il mare non si sente e mi pare cosa da sottolineare. Quindi piatto concettualmente giusto, non perfettamente eseguito voto 14/20
E ancora: CRUMBLE AL CACAO , CREMA DI LAMPONI, VANIGLIA FREDDA MANTECATA E RISO SELVATICO CROCCANTE.
Tecnica adeguata per un buon dolce, ma nulla di piu’.
Abbiamo bevuto moderatamente :
una birra sulle pizzette fritte: BRUT DES FLANDERS CUVE’E PRESTIGE 2007, a me non piaciuta e poi , mi si permetta, una birra è una birra , se vogliamo farla diventare un vino non sono d’accordo.
MERSAULT , clos de la barre 2004, DOMAINE DES COMTES LAFON , bello e inappuntabile !
CONSIDERAZIONI FINALI
Luogo memorabile, personale perfetto (citazione per Giovanni Cilento maitre ), DANILO DI VUOLO, lo chef, può e deve ancora migliorare, ma ci mancherebbe altro data la giovane età.
Comunque per me un bel 15,5/20.
ps: ci incuriosiva un dessert così chiamato : SPAGHETTI AGLIO , OLIO, E PEPERONCINO CON GIN TONIC. Abbiamo promesso che non ne avremmo tenuto conto , nella elaborazione della valutazione e dei voti. Però preferisco citarlo, affinchè ‘la nostra raccomandazione di toglierlo dalla carta, abbia sicuro successo.
La precedente scheda di Capo La Gala su questo sito
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