Il mare d’inverno, gli amici lontani, il ricordo della strage e…una rece al volo: Dogana a Camaiore
Siamo andati, Maffi Uno e Due, un po’ a giro come si dice qui in Versilia in quest’inverno particolarmente freddo e circostanziato da eventi brutali e pericolosi, con l’aria un po’ decadente di morte a Venezia, a dare un’occhiatina a cose varie, con in mezzo il Carnevale in arrivo e qualche mangiatina pero’ lieve, senza essere gradassi .
Una roba minimale insomma, quasi un traccheggiare in attesa di tempi migliori in ogni senso, di cui vi diamo talvolta una fotografia plumbea ed uggiosa ed in altra sequenza un po’ di sole.
Insomma seguo il mio carattere di questi giorni anche piu’ balzante del solito.
Anche perché una parte di quelli che mi tengono su allegro se ne stanno stravaccati al sole di Maldive e Mauritius come Lorenzo Viani o a cazzeggiare con la vite del loro podere od in montagna come Romano e signora dell’omonimo ristorante.
La Versilia d’inverno è anche affascinante a patto di starsene sulle colline, a casa propria, il fine settimana, ad appiccicare le figurine panini.
Certo, a chi non piacerebbe una compagnia splendida e pure simpatica di questa meraviglia qui ripresa poco prima che, appunto, Romano chiudesse per le ferie. Ma è stato un coup de theatre durato neanche lo spazio di un pomeriggio, accicazzopirimpina.
Comunque si va a giro a rubare qualche fotina dell’imminente Carnevale, che qui ragazzi, si accapigliano i vari quartieri. È roba seria. Quest’anno per certo ci sarà un carro almeno sulla disgraziata strage del Train de fer.
Vedrete le foto, da lontano che se no mi ammazzano, dell’enorme struttura che in fondo a Viareggio, vicino al lido di Camaiore, serve a costruire al coperto ed al segreto tutti i carri del carnevale.
Un’altra di piazza Mazzini con i grandi cartelloni ed il palco ancora in preparazione.
Carnevale è anche piccola goduria di dolci che qui, come in quasi tutta Italia peraltro, vuol dire, gale o chiaccherie che dir si voglia e le golosissime frittelle zuccherose ripiene di crema, qui riprese appena uscite dal laboratorio della pasticceria Gambalunga, sicuramente la migliore di viareggio per lieviti ed affini.
Il piatto salato della festa del giovedì grasso sono invece i TORDELLI AL RAGOUT’, tortelli alla carne e trito fine di altre cose che qui nessuno confessa, perché si litigano la primogeniture lucca, camaiore ed ogni altro campanile della zona. Il piatto è cucinato da me e la consulenza storica di Romano Franceschini, interpellato telefonicamente mentre se ne stava all’abetone a girarsi i pollici (ihihihih)
Insomma niente di trascendentale in zona dal punto di vista gastrò. Del resto qui sprecano testa ed energia soprattutto per la cartapesta dei carri. E li son cavoli per tutti!!!
Mi allungo sul mare di Camaiore dove Massimo mi offre qualcosa di caldo al suo splendido bar del pontile. Posto affascinante d’inverno come d’estate. Da andarci manina-manina con l’innamorata. Da questa primavera dovrebbero avere l’autorizzazione per i tavolini fuori ed allora sarà veramente uno splendore.
Ma già ora, con le onde alte ed il cielo grigio, è incantevole. Prossimo passo e tappa di una clamorosa serata di bufala a iosa, dove mi piacerebbe che il casaro di Rivabianca, Pasquale, me la facesse li’ sul momento , la mozza, per la libidine di grandi e piccini. Va beh, non scopriamo troppo le carte….
S’è fatta ora di pranzo. Chiusi i nostri preferiti ci allunghiamo leggermente nell’entroterra ma di pochi chilomentro Alla Dogana di Camaiore in località Capezzano Pianore, posto affidabile dove mi fermo spesso quando non mi va di cucinare.
Mi piace il loro metodo: 3 antipastini di mare o di terra in bella e veloce sequenza e qualche piatto fra primi e secondi di buona fattura e freschezza sicura. Buoni, perfino ottimi vini da una carta rinnovata costantemente con mano da appassionato. E poi vi aprono praticamente tutto a bicchiere, cosa degna di bonus. Questo giro mi attacco alla giostra marina e prendo: piccola insalata di polpo e gamberi con olio autoprodotto notevole; frittatine di gianchetti saporose un filo troppe (in Toscana ti mettono il pepe anche sull’Ostia della comunione in chiesa); razza in brodetto di patate e cipolla, piatto del giorno per infinita delicatezza del mostro con sicuro contrasto della cipolla nemmeno esibita. ( voto 14,5/20)
Si passa ad uno spaghetto solo un po’ troppo cotto con buonissime cicale ( in versilia sempre presenti e saltanti dal mare nel piatto) in leggero rosso.
Non vorrei altro ma decidono che oggi sono un po’ cupo e mi rasserenano con sparnocchi, gamberi locali, in guazzetto. Buoni e corposi.
Chiudo con sfogliatella di pere in salsa di pecorino dolce, forse la cosa meno azzeccata delle decine di dolci provati qui. Non ho il coraggio di dirlo al cuoco. Avete visto che tipaccio dalla foto?.
Scherzo. La famiglia (lato maschile) Pierucci, rappresentato da Vittoriano il burbero e Daniele, sempre sorridente per contrasto, alla sua destra con in sala il cugino Cristian Pardini vi faranno sentire sempre a vostro agio per 35 eurini spesi senza alcun rimpianto bevendo pure una mezza di frizzantino nobile di franciacorta.
Oggi chiudo qui. Il Carnevale incombe ed altro vi dirò in altra puntata. Sapevate, ad esempio, che un avo di LORENZO VIANI, tale LORENZO VIANI, fu grande artista? Gira una sua mostra, in quel di Viareggio. Farò sapere, ma insieme ci metteremo una chicca gastronomica qui ben conosciuta ma altrove no: un posto dove per 25 euri a pasto completo vi danno la miglior fiorentina della zona. Stramerita il pellegrinaggio anche da lontano …….
Giancarlo Maffi
I luoghi del gusto citati
Dogana
Camaiore (Lu)
Via Sarzanese, 443-Località Capezzabi Pianore
Tel. 0584.915159
Sempre aperto, ferie variabili in gennaio
Ristorante Romano
Viareggio
Via Mazzini 120
Tel 0584 31382 Fax 0584 426448
www.romanoristorante.it
Chiuso lunedì
Ferie a gennaio e una settimana a luglio
Pasticceria Gambalunga Benassi
Viareggio
Via S. Andrea,34
Tel.: 058. 962116
Bar Al Pontile
Lido di Camaiore
Tel.333.466215
Caseificio Rivabianca
Paestum
Statale 18 – Km 93
Tel. 0828.724030
www.rivabianca.it
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