di Monica Bianciardi
C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa. (Warren Buffett)
La Sardegna è una delle isole tra le più antiche del Mediterraneo, nota ed apprezzata per le spiagge “a la page”, il mare cristallino e per le sue città, la cui storicità trapela da ogni vicolo o lungomare, ma la vera essenza risiede nell’entroterra dove la campagna riempie lo sguardo con distese di prati e arbusti ed il silenzio assoluto penetra come un suono facendo rumore soltanto nei pensieri. La sua anima antica scandisce lo scorrere del tempo e qui ritrova i ritmi circadiani che appaiono lenti per chi vive in una realtà intossicata dalla fretta. La storia della vite infatti sembra aver trovato qui le sue origini; i 15000 semi di vite ritrovati nel sito nuragico di Sa Osa a Cabras lo confermano. La scoperta recente li colloca a circa 3000 anni fa nel periodo di massimo splendore della civiltà Nuragica, e quindi antecedenti ai dati storici che attribuivano il merito di aver diffuso la Vitis Vinifera al popolo dei Fenici e ai Romani.
La sede della cantina di Pala si trova nel borgo di Serdiana. La famiglia Pala, vignaioli da ben 4 generazioni iniziano a produrre vino con Salvatore Pala che nel 1950, fonda la cantina. All’epoca il solo vino possibile per il posto era il vino sfuso che veniva prodotto e subito venduto, una fonte di guadagno immediato. L’azienda cresce e nel 1974 Salvatore la sposta nel centro del paese, in uno spazio più grande che conserva la struttura tipica della casa campidanese: una corte delimitata da muri perimetrali piuttosto alti, dove l’edificio principale è costruito in legno e tegole. Suo figlio Mario, nel decennio 1980-1990, inizia la ristrutturazione dei vigneti e studia come affinare qualità e produzione. Nei dintorni di Serdiana oltre a gran parte dei vigneti storici aziendali, si trova la chiesa di Santa Maria di Sibiola d’arte romanica dal cui tetto si domina una vallata circondata da oliveti; vicino il lago “Su Staineddu”, oltre ad altri laghi salati, numerose specie di uccelli tra cui i fenicotteri rosa sono testimoni di un passato che ha negato contatti con l’esterno ed al contempo preservato un patrimonio naturale e storico che ancora oggi non è del tutto svelato.
Mario Pala è l’attuale conduttore della cantina di famiglia, insieme a sua moglie ed i figli. I vigneti dell’azienda Pala si estendono su circa 100 ettari di terreni in prevalenza nel comune di Serdiana. Oltre al Nuragus e al Monica, si trovano vigneti di Vermentino, Bovale e Cannonau. Visitiamo i vari impianti vitati a bordo di una macchina sportiva che Mario guida come un fuoristrada, incurante di buche, dossi e bordi erbosi. Il caldo improvviso di giugno ha fatto esplodere una natura rigogliosa di fiori e piante straordinariamente verdi che trasudano tutta la potenza di un risveglio brusco ed impellente. A metà tra l’onirico e la realtà i vigneti sbucano dal mezzo di boschi di macchia mediterranea oppure in areali sabbiosi spazzati da folate di vento caldo, nel sole rovente i fichi d’india come muraglie impenetrabili delimitano strade sterrate di vigneti bassi e contorti. Le radici spesso a piede franco si approfondano nel terreno in cerca di acqua di quel poco nutrimento di cui dispone quel particolare terreno che in alcuni areali diviene molto sabbioso e povero. Mentre con l’auto percorriamo strade polverose in salita e distese vitate, Mario spiega l’arte di conservare e rispettare un territorio che così tanto ha dato alla sua terra senza forzarlo o stravolgerlo. La cura verso il terreno si svela attraverso le viti che in alcuni casi arrivano abbondantemente oltre gli 80 anni di età; lui ha un carattere pratico ed un grande attaccamento alle sue radici che vuol trasmettere attraverso i vini che produce, per questo la maggioranza dei vini è quasi totalmente composta da vitigni autoctoni. Una viticoltura che unisce tradizioni ancestrali tramandate di generazione in generazione ed alcune delle più moderne tecniche enologiche, un patto che unisce due universi per questa terra da conservare, preservare e tramandare.
Tasting notes
Il Nuragus è un vitigno indigeno unico per peculiarità e caratteristiche, sicuramente il più antico vitigno della Sardegna; possiede una buccia molto spessa ed è molto produttivo. Progressivamente abbandonato negli ultimi anni dai vignaioli isolani in favore del più famoso Vermentino, vede ormai le produzioni rimaste ridotte ad almeno del 50% in tutta là Sardegna.
“Noi ci crediamo, fa parte della nostra storia e ha ancora molto da raccontare.”
NURAGUS DI CAGLIARI DOC – I Fiori -Nuragus 100%
Le viti di Nuragus si trovano nelle località di “Acquasassa” (Serdiana) e “Is Crabilis” (Ussana) e l’età media dei vigneti è di 45 anni. Resa 90/100 quintali/ettaro.
Nuragus -2017
Frutta secca, mandorla, paglia, fieno tagliato, fiori gialli appassiti. Nel palato risente dell’annata calda e siccitosa lasciando spazio ad un sorso morbido e bilanciato in cui incorre una sottile vena fresca. Scia sapida abbondante ed un sensazione lievemente tannica finale.
Nuragus – 2018
Profumi che mostrano un carattere vivace dato da note in cui i toni sono freschi e variegati di fiori ed erbe spontanee, seguiti da un ingresso al palato pieno ma dal corpo scattante dove l’acidità si fa sentire con energia determinata da tensione e sapidità.
VERMENTINO DI SARDEGNA I Fiori 2016 DOC – Vermentino 100%.
Terreni e giacitura Argilloso calcarei ricchi di scheletro, di “Is Crabilis” (Ussana),di media collina, 150/180 m. s.l.m. Età della vigna 35 anni. Resa 80/90 quintali/ettaro
Paglierino vivace dai riflessi verdolini, con profumi freschi dalle connotazioni molto floreali, fiori di acacia tiglio a cui fanno seguito spunti di mandorla fresca, mallo di noce, erbe aromatiche. Palato vibrante denso di energia da dove scaturisce un’agilità di beva data da una freschezza propulsiva che spinge il finale nitido e sapido.
Stellato Pala -2016- VERMENTINO DI SARDEGNA DOC- Vermentino 100%.
Cru di un singolo vigneto di vermentino di circa 55 anni di “Is Crabilis” (Ussana). Un outsider dal nome evocativo “Stellato”, con riferimenti alla qualità come quella dei ristoranti che osando e innovando diventano Stellati.
Resa 65 quintali/ettaro.
Intenso giallo paglierino dai riflessi dorati luminoso e trasparente. Approccio olfattivo generato da una intrigante vena mediterranea, erbe aromatiche, timo e rosmarino, impulsi salini, agrumi tropicali di lime, albicocca ed intensi fiori gialli. Palato rotondo ma teso da acidità rinfrescante con la sapidità che lega la dolcezza del frutto, dinamico e avvolgente ha sapore intenso dal finale impeccabile e lungo.
NATURE STELLATO -2018 – ISOLA DEI NURAGHI IGT – Vermentino 100%.
Raccolta manuale nella prima decade di Ottobre, alle 4:00 del mattino con utilizzo di ghiaccio secco in vigna, per salvaguardarne la freschezza, per evitare ossidazioni, per ridurre l’uso di solfiti. Terreni di Is Crabilis, nel Comune di Ussana . Soltanto tre i filari selezionati per la produzione estremamente limitata di questo vino.
Età della Vigna: 45 anni.
Un Vermentino che esula dalle connotazioni più classiche. Classificato come IGT nonostante il vitigno in purezza per l’aspetto meno limpido che gli deriva da essere imbottigliato con i suoi lieviti e senza essere filtrato. Una personalità propria che esprime fin dall’aspetto e che continua con i profumi che si annunciano con toni quasi terrosi, per poi virare sulle erbe aromatiche, timo, rosmarino e molteplici sfumature fruttate e saline. Nel palato irrequieto molto teso di acidità in cui si ritrova una canonica caratteristica di mandorla ed un insolito finale mielato. Lunghissima persistenza in bocca.
ENTEMARI -2016 – (vento del mare ) ISOLA DEI NURAGHI – IGT
Vermentino 50%, Chardonnay 30%, Malvasia Sarda 20%. Vigneto Is Crabilis (Ussana) e Acquasassa (Serdiana). Affinamento in inox sui suoi lieviti in acciaio per circa dodici mesi, dopo tale periodo viene imbottigliato e affinato per alcuni mesi in bottiglia prima di essere immesso in commercio, la sua produzione è limitatissima e avviene solo nelle annate migliori.
Età della vigna 40 anni Resa – 45/50 quintali/ettaro.
Entemari in Sardo significa vento del mare (ent’e mari). Vivido colore paglierino con riflessi verdognoli. Profumo che ha iniziali note di idrocarburo che si contrappongono a intensi toni fruttati di lime, citronella, zagare, erba tagliata. Palato potente intagliato nella morbidezza data dalla dolcezza del frutto e ben stemperata da un’appagante freschezza, finale lungo che chiude con ritorni di buccia di lime.
ESSENTIJA – 2013- ISOLA DEI NURAGHI IGT- Bovale 100%.
Nella parte meridionale della provincia di Oristano, al confine con quella di Cagliari su terreni sabbiosi si trovano i vigneti di Terralba e Uras, su impianti ad alberello tradizionale e piede franco, l’età dei vigneti varia da 40 a 120 anni a seconda dell’appezzamento. Qui le rese sono bassissime di appena 40 quintali/ettaro.
Allure accattivante dal caldo colore rubino trasparente ed omogeneo dalla bella consistenza nel bicchiere. Olfatto ampio che sprigiona una matrice dai tratti marini iodati, frutto nero e fiori rossi si fondono con spunti di mirto e erbe aromatiche. L’ossigenazione sprigiona pepe rosso, elicriso, spezie piccanti. Palato con ingresso pieno e caldo evidenzia un profilo acido di matrice fruttata la texure tannica risulta ben integrata nella massa con chiusura lunga e finale di liquirizia.
La famiglia Pala ancora una volta ha scommesso sulla forza territoriale di un vitigno autoctono tra i più antichi ed anche questo quasi completamente abbandonato con dei risultati è a dir poco sorprendenti.
MONICA DI SARDEGNA DOC- Monica 100%. -2017
Il nome Monica è dovuto alla coltivazione dell’uva dei Monaci (poi uva Monaca e poi Monica) intorno ai monasteri, proviene dai vigneti di “Benatzu Coloru” (Serdiana), alberello tradizionale.
Età della vigna 30 anni. Resa 70/80 quintali/ettaro. Solo Acciaio
Rubino intenso dalla connotazione giovanile e violacea. Floreale e croccante nel frutto rosso ha richiami aromatici e nuance speziate piccanti con rimandi di liquirizia. In bocca ha un attacco educato e fresco, tenuto in equilibrio dalla polpa e da un tannino delicato, chiude con una media persistenza gusto-olfattiva.
SYIR -2016 -ISOLA DEI NURAGHI I G T- Carignano 100%
Siray è un nome antico in Sardegna, una città fenicia, poi punica nel sud ovest. In quell’area i Fenici introdussero il vitigno che poi, a macchia di leopardo, ha conquistato l’isola. Vigneti di Tanca S’Arai (Serdiana), spalliera bassa. Età della vigna 40 anni
Resa 60 quintali/ettaro
La raccolta viene effettuata nelle prime ore del mattino e poi subito trasferita in zona di vinificazione per evitare fermentazioni indesiderate. Colore rubino dalla trama spessa e consistente; il profumo si articola su note di frutti rossi, alloro, erbe e note di spezie nere. Palato con ingresso morbido, carnoso, viscerale, la tensione del sapore è intessuta in una struttura potente e profonda dal lunghissimo finale.
ASSOLUTO -2015- ISOLA DEI NURAGHI IGT Nasco 80%, Vermentino 20%.
Tradizionalmente un bicchiere di Nasco veniva offerto agli ospiti in visita. Per renderlo più moderno e fresco è stata fatta una piccola aggiunta di Vermentino, anch’esso raccolto in vendemmia tardiva. Le uve vengono fatte appassire naturalmente in vigna mediante il taglio del capo a frutto che rimane sulla pianta per quindici giorni o un mese a seconda dell’annata Vigneti di Tanca S’Arai (Serdiana); Is Crabilis (Ussana) alberello tradizionale e spalliera bassa. Età della vigna mediamente di 30 anni.
Resa – 35/40 quintali/ettaro.
Profumi dolci intensi che evidenziano lo stato di maturazione delle uve, con albicocca disidratata, mandorla e rinfrescante nota erbacea fresca. Il palato è disteso da un buon equilibrio tra spina acida e la nota dolce del frutto che donano una consistenza vellutata. Sebbene non sia di grande profondità rimane di una piacevolezza delicata che invita al riassaggio.
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