La nostra amica Anna Chiara Mustilli è in Nuova Zelanda per fare la vendemmia.Le ho chiesto di tenere un diario per tutti noi. Ecco la prima puntata.
di Anna Chiara Mustilli
Sono arrivata sana e salva dopo un viaggio di 24 ore…senza fatica alcuna! Il secondo volo, quello Singapore-Auckland era praticamente vuoto, per cui ho dormito alla grande sdraiata su tre poltrone, altro che prima classe!!!..e fino ad allora tutto ok.
All’aeroporto doveva venire a prendermi Judy, la proprietaria…e cosi e’stato, ma con un’ora di ritardo: questi neozelandesi non si stressano mica! Fanno tutto con calma! Viene lei ed il “partner” in macchina. Lei è un amore, molto carina giovanile (un jeans e una maglietta) dolcissima. Arriviamo a casa loro, tra colline morbide e prato all’inglese, pieno di pecore ovunque! un posto magnifico, niente in disordine, le siepi sono di bush neozelandese (tipo macchia mediterranea) ma con piante grasse, foglioni pieni di fiori, alberi di felci, un paradiso….ma ben ordinato. Arriviamo nella loro casa azienda con sentiero in brecciolino, circondata da filari di vigna immersi in prato all’ inglese con rosa decorativa ai bordi. Li, mi presentano i loro due cagnolini….no comment, unica pecca della casa….ma sembrano tranquilli e dice non entrano in camera…hummm…la casa e’ da rivista di arredamente stile country english style, mobili antichi raffinati, moquette morbida. Cucina stile moderno enorme, salone con tre-4 divani troppo ordinati per sedercisi su. Ma la cosa spettacolare sono le vetrate: in cucina e in salone i muri esterni sono sostituiti da enormi vetrate che chiaramente sono…panoramiche su prati, pecore, vigneti, boschi ed altro! Vado a dormire dopo aver scambiato qualche parola con loro ed il giorno dopo sono affidata alla vinejard manager Margaret, colei che dirige e lavora nel vigneto, altrimenti detta calamity Gein! saltiamo sulla jeep e giriamo per le vigne con fucile e munizioni….qui non cé’scampo per i piccoli uccelli che attentano all uva, un colpo di fucile, mi dice, e li fai fuori. I cadaveri li lascia sul luogo del delitto, per seminare terrore…..guai a chi ci riprova. A parte gli scherzi, i filari sono tutti coperti da reti anti uccello, ma qualcuno è riuscito a passare. Immediatamente ci apriamo un varco tra le reti ed entriamo a tutta birra nei filari…questa volta, vista la mia faccia con cui la guardo mentre afferra il fucile decide, con munizione tra i denti, di spaventarli soltanto…a suon di battiti di mani. Riusciamo a far uscire dalle reti ben 4 uccelli!! ottimo lavoro per oggi Gein! M i lascia a casa e continua il suo lavoro. Oggi sono sola, i padroni sono alla laurea della figlia, sabato si comincia a raccogliere e domani sera conoscerò Evert, l’enologo.
A presto
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