Santa Venere
Uva: guardavalle
Fascia di prezzo: 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 31/35
Ma che vino è questo? Da dove è uscito? Devo confessare il mio peccato: non lo conoscevo affatto! Un vino bianco raro che mi ha subito entusiasmato, soprattutto per la sua spiccata aromaticità primaria che lo fa somigliare quasi ad un Gewurztraminer, ad una Malvasia, oppure al Minutolo pugliese. Sto parlando dell’etichetta calabrese Vescovado, prodotta dall’azienda biologica Santa Venere con uva guardavalle in purezza coltivata nella Tenuta Volta Grande. Credetemi, una vera e piacevole sorpresa, che non fa altro che confermare le grandi ed infinite potenzialità dell’ampelografia calabrese, che finalmente negli ultimi tempi si sta esprimendo ad ottimi livelli per merito della riscoperta di specie varietali sconosciute, anche a bacca bianca, come questa guardavalle.
L’Azienda Agricola Santa Venere, che prende il nome dall’omonimo torrente che attraversa la proprietà, si estende per circa 150 ettari sulle colline di Cirò ed appartiene alla famiglia Scala fin dal 1600.
Attualmente essa è guidata dall’ultimo rampollo Giuseppe, che ha fatto grossi investimenti soprattutto in cantina, dotandola delle più moderne e tecnologiche attrezzature ed ha ingaggiato come consulente enologico Riccardo Cotarella.
Il vino, dopo la fermentazione, è transitato per cinque mesi in serbatoi di acciaio e poi ha terminato l’affinamento in vetro per altri due mesi. La gradazione alcolica di questo millesimo 2012 è di 13 gradi.
Colorazione già connotata da uno spiccato paglierino carico, quasi dorato, con evidenti lampi luminosi ai bordi. All’olfatto il vino si esprime con palesi aromi varietali, i cui profumi sono veramente esplosivi ed intensi ed attaccano le narici con una deliberata collusione tra frutta esotica, come litchi, papaya e mangostano e quella nostrana di nocciole, mandorle, bergamotto e mela golden, che si liberano voluttuosamente nell’aria e regalano inconfondibili sensazioni paradisiache. A loro volta queste essenze si alleano ad un conturbante bouquet, odoroso di biancospino, di sambuco e di erba appena tagliata. In bocca il sorso conferma tutto il suo registro aromatico di partenza, innestato su una tensione gustativa prorompente, fresca, sapida, fragrante, fruttata e floreale. Il vino è dotato di classe e personalità e focalizza il suo appeal su toni evoluti e convincenti. Chiusura secca e prolungata. Davvero un gran bel vino e venduto poi ad un ottimo prezzo. Da abbinare a vermicelli ai frutti di mare, risotto ai funghi, crostacei e formaggi freschi. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Cirò (Kr) – Tenuta Volta Grande S.P. 4
Tel. e Fax 0962 38519
info@santavenere.com – www.santavenere.com
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari di proprietà: 150, di cui in parte vitati.
Bottiglie prodotte: 120.000
Vitigni: gaglioppo, nerello cappuccio, marsigliana nera, merlot, guardavalle e greco.
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