di Marina Betto
Il roof dell’Hotel D.O.M. in via Giulia piccolo e fiorito sarà aperto a breve ma già si può fare un buon aperitivo con lo sguardo sui tetti di una Roma rinascimentale, romantica.
Il ristorante Verve vi attende al piano terra, ambiente elegante dai toni scuri e vellutati, luci soffuse, morbidi divanetti e atmosfera intima perfetta per un tete a tete. In cucina collabora una coppia, lei Antonella Mascolo pastry chef mentre Adriano Magnoli è ai fornelli. La filosofia adottata è la semplicità come spiega Antonella ( più loquace del compagno) espressa con sapori diretti e piatti della tradizione romana che notoriamente sono pregni di sapore e consistenza, rivisitati e alleggeriti, resi fin troppo raffinati in alcune preparazioni. Si prediligono prodotti con inclinazione alla sapidità e all’amaro naturale, per esempio delle verdure bilanciato poi da dolcezze marcate.
Nel menù degustazione “Famo Nobis” di sette portate si viene condotti dall’ estro dello chef ( 100 euro) mentre con il menù ” Fate Vobis” sceglierete voi quattro portate dal menù ( 60 euro di spesa).
” Famo Nobis” è iniziato con un morbidissimo “Bun con Alici” una cucchiaio di “Tartare di Rapa Rossa” e un finger di pane avvolto con ” Lardo di Cinta Senese”. I ” Calamari con Mozzarella in carrozza” sono un nuovo stile per proporre quello che nella cucina tradizionale romana è ” Seppie e Piselli”. ” Risotto al Basilico con Melanzane e Verdure bruciate e Parmigiano di Pinoli” è ben fatto, cremoso e saporito, gustoso. ” La Fettuccella Cacio e Pepe con Carciofi e Animelle” si presenta come una rosa di pasta fresca immersa in una crema bianca di formaggio, anche qui equilibrio di sapori e consistenze che appagano. ” Pan Brioches con Fois Gras” è un piatto morbido e dolce, forse troppo.
Il pane servito è fatto tutto dalla pastry chef che con estro serve diverse tipologie dai grissini alle girelle di pasta sfogliata, croccanti e ricche di burro, ai panini più morbidi e soffici serviti a seconda delle portate che accompagnano. ” L’Agnello Cacio e Ovo” con misticanza romana fa il verso alla ricetta classica ma il risultato è di grande leggerezza e sapore. ” Il Filetto di Triglia e polvere di Capperi e Origano” è profumato e leggerissimo. Con l’aperitivo viene servito l’ Oltrepò Pavese Farfalla Extra brut di Pinot Nero; Drius 2015 Friulano con piccolo passaggio in botte, un vino gessoso e velato di tannicità ma fresco viene avvicinato al risotto al basilico; Il Moscato d’Asti Angelo Negro 2018 con il Foie Gras e il Cabernet Sauvignon Le Mortelle di Antinori con l’agnello, quattro scelte azzeccate proposte con grande garbo dal maitre che in sala si muove con discrezione e sobrietà. Tra i dessert ” Babà al limone sale e olio di oliva” giustamente spugnoso e pregno di alcol con bagna ben dosata.
La ” Non Una Semplice Crostata di Frutta” è la scomposizione di questo dolce che rimane delicato, eccellente.” I Sampietrini di Roma” sono un altro dessert omaggio alla città e alla sua celebre pavimentazione, qui composti da cubetti croccanti ricoperti di cioccolato e ripieni di pan pepato, ricotta e miele. ” Il Fiordifragola” si evidenzia tra i dolci più particolari con delle consistenze insolite, perfetto per gli ultimi Peter Pan che si siedono a tavola. Una coppia in cucina che collabora con armonia. L’armonia che regna in cucina si riflette in sala, in tutto l’ambiente, tra i commensali, nelle preparazioni ed è questo forse l’ingrediente più prezioso del Verve al D.O.M.
Verve al D.O.M.
Via Giulia 131 Roma te. 06 31076828
info@ververestaurant.it
www.ververestaurant.it
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