Approfittiamo della passione e della cultura di Riccardo Gabriele per documentare una verticale davvero storica delle Pergole Torte che si è svolta mercoledì.
di Riccardo Gabriele *
1980-2012, 28 annate in verticale. Protagonista assoluto Pergole Torte, vino famoso in tutto il mondo prodotto dall’azienda Montevertine di Radda in Chianti. Tutte le annate presenti – ad esclusione di 81 (rimangono pochissimi esemplari), 84, 89, 91, 2002 e 2005 (queste non prodotte) e presentate in vari formati (compreso una Riserva 1990, unico anno in cui è stata prodotta) – rappresentano il percorso storico che l’azienda ha effettuato dalla data della sua fondazione: 1967. Il proprietario, Martino Manetti, ha introdotto la giornata ricordando chi ha fondato l’azienda: il padre Sergio, con l’ausilio di Giulio Gambelli e Bruno Bini, fattore da sempre dell’azienda.
Fu Giulio Gambelli, amico di Sergio, che capì che quei terreni erano adatti ad impiantarci una vigna “fatta come si deve”. Fu così che furono piantati i primi due ettari. Nel 1977, poi, si decise di produrre un sangiovese in purezza in quella più vecchia: nacque così Pergole Torte. Nella presentazione si legge «Oggi la nostra prima vigna ha 47 anni. Quindici anni fa Sergio Manetti ci ha lasciato, come hanno fatto Giulio e Bruno, tre e due anni fa. Noi di Montevertine abbiamo promesso di continuare la loro opera con il loro stile, senza cambiare nulla nel metodo di vinificazione. Fermentazione alcolica e malolattica in vasche di cemento, invecchiamento in barriques Allier di tostatura media nel rimo anno e in botti di rovere di Slavonia nel secondo. Nessuna filtrazione né chiarifica, imbottigliamento per caduta e riposo in bottiglia di almeno tre mesi prima dell’uscita sul mercato». Dall’azienda spiegano poi che quello che è cambiato è l’uva perché è aumentata la produzione ed, ad oggi, la selezione di sangiovese è fatta anche nelle vigne contigui, tutte superiori ai quindici anni. «Ma il cuore della produzione – spiegano – rimane sempre dove tutto è iniziato, nella prima vigna di Montevertine». A condurre la degustazione con spunti notevoli sulla storia dell’azienda ed approfondimenti che hanno dato informazioni importanti per conoscerla ancora di più, Armando Castagno e Giampiero Pulcini. In un dialogo costante con Martino Manetti e gli interventi dell’enologo Paolo Salvi, i presenti hanno potuto toccare con mano la storia di questa realtà vinicola toscana. La verticale è stata curata dall’Enoclub Siena e dal suo presidente Davide Bonucci nel contesto della sala della Contrada della Lupa nel centro della cittadina toscana.
E adesso alcune note
1980 Struttura leggera ma molto elegante con fiore molto raddese, note di agrumi buona acidità che si mantiene vivissima. 88
1982 Note di erbe officinali, con buoni spunti fruttati. In bocca note di legni aromatici, rose ed una bella nota iodata nel finale. Vino di grande eleganza 90
1983 Un vino molto ematico sia al anso che in bocca. Tra quelli assaggiati è stato quello sul quale sono tornato più volte perché l’iniziale prudenza dovuta anche ad un’annata non eccezionale, mi aveva distolto da quello che alla lunga è uscito come vino sottile ma elegante ferroso 91
1985 Un vino un po’ granitico, come è stato giustamente definito. Lascia poco spazio al comprendersi e rimane forse un po’ chiuso. Da risentire ancora 87
1986 Interessante gradevole per certe sfaccettature uniche nel suo genere. Un vino definito ordinato e preciso. Mi associo volentieri a questa definizione 87
1987 Un vino che mi ha emozionato come sangiovese. Poche parole che dicono tutto: vivo e di grande e lunga beva 92
1988 Prendo a prestito i relatori che hanno detto della sua curiosa vocazione aromatica che nei fatti lo assimila a nasi già percepiti su grandi Barolo. Anche se leggermente cupo in bocca per toni autunnali ha una grande integrità e forza 92
1990 Purtroppo le bottiglie presenti non erano in grande forma per cui è stato deciso all’unanimità di non giudicarle.
1990 Riserva Vitale ricco sia la anso che in bocca con aromaticità soavi e leggiadre e note vegetali di grande piacevolezza che alla fine regalano forti emozioni a chi beve questo vino. Lungo sia nelle componenti aromatiche che nelle aspettative di vita 93
1992 Vino figlio di un’annata decisamente piovosa che si ritrova sia in olfatto che in bocca dove a centro si perde un poco. 86
1993 Vino dolce negli aspetti aromatici ed in bocca, con il giusto equilibrio ed una piacevolezza diffusa 90
1994 Un naso che mi ha convinto meno di altri per la sua “rusticità” ed un forte sentore di cuoio e non preciso. In bocca si difende bene senza perdere l’aspetto olfattivo 87
1995 Un concentrato di erbe aromatiche, te, mirto. Succoso importante progressivo e dinamico in bocca 94
1996 Altro vino che mi ha convinto molto. Deciso diretto e determinato 92
1997 Un vino senza grandi picchi che si dimostra buono con un bel olfatto tipico ma senza appunto emozionare 88
1998 Sapore di autunno per questo vino. In bocca gradevole e succoso con finale schietto ma forse leggermente secco 89
1999 Tra le annate che mi hanno emozionato di più. Un vino volendo un po’ muscolare ma con grazie e grande prospettiva. 94
2000 Un anno che rappresenta molto per l’azienda. L’ultimo vino assaggiato appena finita la vendemmia da Sergio Manetti. Un anno di luce intensa ed un vino mediterraneo. L’emozione però che suscita questo anno per quello che rappresenta non può essere misurata con numeri
2001 Grandissimo. Frutta delicata, rosa, vile, mineralità al naso ed in bocca in un equilibrio eccezionale. Grandissimo allungo in un mare di sapidità 95
2003 Molto piacevole ma subito dopo il 2001 forse rimane un po’ scosso dal confronto. 87
2004 Annata più debole di altre ma sicuramente ci troviamo di fronte ad un vino molto grintoso e nervoso. In bocca è un continuo rincorrersi di sapori, sali, giochi di beve impressionanti. 96
2006 Vino goloso come hanno detto i relatori. Sposo appieno. Dicendo goloso credo che si comprenda un vino anche molto piacevole 94
2007 Balsamico, fruttato, delicato. In bocca piacevole, floreale e largo con ottimo finale 92
2008 Altro vino da applausi. Fresco dinamico e vivace già alla prima olfatazione, Si apre su un ventaglio di odori incredibile che si porta dietro nella degustazione. Lungo e profondo 95
2009 Piacevole al primo impatto. Si fa desiderare subito e la bocca non può resistere e deve subito assaggairlo per scoprire un vino lungo piacevole e scalpitante senza perdere le staffe ma vibrando per tutta la lingua 93
2010 Bellissimo vino di grande carattere. Ricco, fruttoso ed equilibrato. Bocca che rispecchia le caratteristiche olfattive e dona una beva lunga e profonda con sfumature molto particolari 94
2011 Leggermente sotto tono rispetto ai precedenti. Vino che mi convince meno ma da rivedere e risentire 88
2012 Il futuro. Grande potenzialità e grande espressività di un vino che è un giovinetto. 92
Montevertine è in Localita’ Montevertine, Radda In Chianti (Si) Tel. 0577.738265 www.montevertine.it
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