di Giancarlo Maffi
Non c’è nulla da fare. Tu vai là e pensi: questa volta mangio altro, questa volta, snobbo il riso, questa volta voglio provare l’espressione della cucina di Christian senza passare per forza dalle meravigliose forze caudine dei suoi risotti.
Semplicemente ‘nun gliela fai. Perché tu apri quella nuova carta dei cibi semplificata dove troverai pochi piatti in carta libera e molte degustazioni all’interno delle quali farai quello che ti pare giocando con le millanta possibilità che il tuo cervellino di gourmet vorrà. Poi ti cadrà l’occhio, stramaledizione, su quei ventidue risi e risotti ventidue e….. cadrai in tentazione. Mi verrebbe voglia, giuro, di scriverli qui, tutti.
Tutti no. Solo quelli che non abbiamo provato, descritti oltre, si J
ALLA MILANESE CON ANIMELLE CROCCANTI E RIDUZIONE DI SUGO DI CARNE
ARBORIO, PROSECCO, ROSMARINO, LIMONE E TALEGGIO
CARNAROLI AI FORMAGGI PIEMONTESI CON NOCCIOLE DELLE LANGHE IN RIDUZIONE DI PORTO E CANNELLA
TIMBALLO DI CARNAROLI AL TARTUFO NERO E TOMA
RISOTTO AL RADICCHIO E SPECK MANTECATO ALL’ASIAGO
CARNAROLI AI QUATTRO FORMAGGI
LA PRIMAVERA DI RISO CARNAROLI
SICILIA,UN RISOTTO RICCO DEI SAPORI DELL’ISOLA
RISOTTO CARNAROLI AI BOCCONCINI DI CONIGLIO E FOIE GRAS D’ANATRA CON SALSA AI FORMAGGI PIEMONTESI
LA QUAGLIA INCONTRA IL CARNAROLI VERCELLESE
CARNAROLI IN GRIGIO, CALAMARI E PESTO LEGGERO
RISO VENERE, GAMBERI ROSSI DI MAZARA DEL VALLO, VELLUTATA AL CURRY, VERDURE TORNITE E MICRO-VEGETALI
CARNAROLI AI PISTILLI DI ZAFFERANO, LIQUERIZIA E BACCASLA’ MANTECATO
CARNAROLI VERCELLESE, I PROFUMI DELL’ORTO VICINO AL MARE
RISOTTINO VERDE CON SCAMPI FRESCHI SCOTTATI
CARNAROLI ALLA BISQUE D’ASTICE AL PROFUNO DI MARE
AI PORRI, TALEGGIO E LIQUERIZIA
“CARBONARA” CARNAROLI
BALDO ALLA BOTTARGA DI TONNO DI CARLOFORTE
Notare una cosa please: non si usa una sola tipologia. Si spazia dal carnaroli al venere, dal baldo all’arborio. Qui ci vuole classe e mano, mano e classe. Poi ve lo fanno anche per solo una persona. Il mio sogno è piombare qui a pranzo, mangiarne 12 e salire in camera perché qui è anche un ottimo albergo d’affari. Poi scendo la sera e mangio tutti gli altri. In pigiama e torno in camera. Lussuria pura.
Questo è il luogo dove mi sono convinto che un risotto assurge ai massimi livelli. Una pasta, salvo rarissime espressioni, no. Troverete un risotto ben fatto in quasi tutti i bistellati francesi e in molti tristellati di tutto il mondo. Un pacchero no. Il risotto rappresenta gastronomicamente l’italia nel mondo molto più di uno spaghetto.
Torniamo a noi. Ci vado con la scusa di accompagnare Ciomei in trasferta premio piemontese. Christian ha il solito atteggiamento rilassato di uno chef che lavora in una struttura alberghiera. Qui meglio ancora perché la baracca è di proprietà.
Per i risi scegliamo noi, il resto fa lui, secondo umore, ottimo mi pare.
MERENDA, carne al coltello di quel dio in terra che è Franco Cazzamali. La bestia è piemontese la frollatura del grande macellaio cremonese. Una foglia di formaggio aiuta e apre. IMPECCABILE
PISELLI MENTA E SCAMPO. E’ stagione: sarebbe un deja vu se non fosse per l’esaltatrice menta. SORPRENDENTE
FINTO CARPIONE. Si gioca intorno alla trota. BELLINO
“VITELLO TONNATO” La salsa è quella ma il gioco è il tenerissimo blocchetto di carne… tiepida. MODERATAMENTE ARDITO
Ora si passa ai tre risi scelti:
CARNAROLI POMODORO E BASILICO. Troverete a parte la ricetta di un piatto straordinario. Christian ci spiega perché nasce: “ mangerei pasta al pomodoro due volte al giorno”.
Da quella frase parte il progetto del piatto. Il pomodoro è pugliese, meno acido, il resto lo fa la mano straordinaria del Costardi maggiore. Un colpo di genio le zeste di limone. ECCEZIONALE
RISOTTINO AL MARTINI BIANCO PEPE ESTREMO NERO DI SARAWAK E CRUDO DI SPIGOLA E EMULSIONE DI RUCOLA
Salti clamorosi sul palato. Dal dolce del martini all’amarissimo della rucola passando per la ruvidezza del pepe. La spigola perfino sovrastrutturale. Una goduria intensa. STUPEFACENTE
PANISSA ALLA VERCELLESE. Ci sono due scuole di pensiero: la lotta è dura. Io ve ne mostro due: quella dei Costardi e il chilo e due sbafato a casa di un dilettante gourmet.
Non volevamo più nulla ma il Costardi attacca all’arma bianca con branzino, animella, mandorle, salsa al marsala e tartufo nero. Ben giocato attorno alla modernità di abbinamento fra proteine di varie provenienze. Gli becco anche una punta di liquerizia che fa da giusto contrappunto alla voracità del tartufo. ESTEMPORANEO
Qui entra in scena il giovin fratello, Manuel, il pasticcere di casa.
L’ho beccato in cucina che si divertiva a mantecare il risotto al pomodoro, con mano feroce. Qui ci ammanisce un pre dessert confortante, PANNA COTTA MORBIDA E SABA , un CHEESE CAKE MOU E ANANAS abbastanza ostico e uno stupendo MINESTRONE DI FRUTTA E VERDURA. Fresco da impazzire ma godurioso, da applauso. Roba da Jordi Roca, per intenderci. Bravò, Manuel!
Voto? In crescita dalla mia ultima visita: un rotondo 16/20, del tutto meritato.
MENU’ EVOLUZIONE: DIECI PIATTI CREATI DA CHRISTIAN E MANUEL ,120 euro
EMOZIONE, intorno al mare, quattro piatti più dessert, 70 euro
TERRITORIO, 5 Piatti più dessert ,60 euro
PASSIONE, 5 più dessert 90 euro
I RISI, DA 14 A 22 EURO
DESSERT , 15 EURO
DA CINZIA-RISTORANTE DA CHRISTIAN E MANUEL
VERCELLI
Corso Magenta 71
Tel 0161253585
www.christianemanuel.it
Aperto sempre
Chiuso lunedì, ferie due settimane ad agosto
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