di Michela Guadagno
Venditti incanta Napoli. Il 27° Vendittiwinetour al ristorante I Primi di Betty Marasco e Lucio Fiorenza assume i toni del tutto esaurito in una serata dove la Napoli chic si ritrova ad ammirare le slides che scorrono sullo schermo a corona del racconto di Nicola Venditti della sua Antica Masseria Venditti di Castelvenere.
Ammetto che un resoconto della serata da parte mia sarebbe di parte e poco obiettivo, legata come sono ai protagonisti, e allora mi limito a descrivere i vini serviti: l’annata è la 2008.
Vàndari Falanghina Sannio 2008 doc
Naso immediato di pino marino, una zaffata di balsamo tant’è che penso che lo sguardo al mare di Mergellina che ho di fronte mi abbia condizionato; riannuso, profumo di aghi di pino – l’atmosfera pre-natalizia si fa sentire anche nel vino – sentori di salmastro, minerale. Pulisce la bocca all’assaggio di una bruschetta condita con una strofinata d’aglio e olio extra vergine di oliva biologico da cultivar racioppella e femminella di produzione dell’azienda, l’olio è leggermente piccante nel finale, sentori di pomodoro e foglia di carciofo: càspita quanto è buono quest’olio! Di nuovo il vino con un palato morbidissimo, sapido, sul merluzzo marinato e neonata di calamaretti fritti, la cucina è quella tipica di mare partenopea con un tocco in più, lo spaghetto al riccio fresco; sarà la personale armonia con questa famiglia, anche l’abbinamento con il “fuori onda” di Betty sui gamberi freschi e pomodori crudi risulta perfetto.
Dal vigneto didattico dell’azienda si passa all’aula universitaria, bella assai questa falanghina sapida e morbida, fresca e strutturata, i premi ricevuti quest’anno – Selezione del Sindaco, Biodivino, Falanghina Felix – sono ben meritati.
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Bàcalat Solopaca bianco 2008 doc
Da falanghina, grieco di Castelvenere e uva Cerreto, a sposare il piatto di patate al forno al rosmarino e spigola fritta. Il naso ha un sentore terragno, di humus, di felce di sottobosco, la bocca è magra, fresca, anche qui la sapidità e la struttura accarezzano il palato, ritorna un sentore anche sulfureo di pietra focaia, è l’eleganza, la suadenza a chiudere qualsiasi commento.
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Ricottina al mosto cotto Defrutum offerta come dessert su deliziosi piatti di decori natalizi, c’è chi chiede il bis per un finale di bontà; eleganza al naso anche nella Grappa di Barbetta dai profumi caldi, l’alcol evapora e lascia la bocca armonica di sapori avvolgenti, in un felice connubio come è nobile l’animo e il cuore di donna Lorenza e di Nicola Venditti.
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