Un percorso itinerante del gusto ideato, promosso e finanziato dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli
Al via la seconda edizione di “Vedi Napoli e poi mangia”, rassegna ideata, promossa e finanziata dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli. Il programma, che si svolgerà
durante tutto l’arco delle festività pasquali e arriverà fino al primo maggio, è stato presentato alla stampa dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato e dall’antropologo Marino Niola,
supervisore della rassegna. Obiettivo di “Vedi Napoli e poi mangia” è raccontare la tipicità gastronomica di Napoli con approfondimenti culturali, storici e artistici su alcune delle pietanze più rappresentative della cucina partenopea.
«Lo scorso anno “Vedi Napoli e poi mangia” ha avuto un grande successo e, quindi, abbiamo deciso di replicare questa rassegna che racconta molto dell’identità napoletana – dichiara l’assessore al Turismo
Teresa Armato –. Una delle cose che ci piace raccontare di “Vedi Napoli e poi mangia” è la relazione forte che c’è tra la napoletanità e il cibo della nostra città, che ha ragioni e radici profonde e antiche. L’idea non è solo quella di far vedere come si prepara la zuppa di cozze del giovedì santo, che apre il calendario degli eventi, ma anche di racconterne la storia con un intreccio forte con la cultura napoletana. Gli appuntamenti si terranno in sette luoghi della nostra città, alcuni iconici e altri meno noti e quindi, con questa rassegna, viene anche espressa l’esigenza di far conoscere tutta la nostra città, non solo il suo centro storico. Il nostro osservatorio prevede 200.000 arrivi nel week end di Pasqua, gli albergatori comunicano una copertura dall’80% all’85% e nell’extra alberghiero la percentuale sale leggermente. Il turismo nella nostra città è in crescita e quindi deve crescere la nostra consapevolezza che, essendo questo un settore di sviluppo, di occupazione e benessere, non solo di svago, dobbiamo essere all’altezza di governarlo. Accanto a un’offerta turistica esperienziale, vengono implementati i servizi, come approntato dalla task force che il Sindaco Manfredi ha voluto istituire con quattro assessori, oltre me, Cosenza, De Iesu e Santagada: svuotamento più frequente dei cestiti, pulizia più frequente delle strade, maggiore dislocazione di vigili e mobilità pubblica più attiva. Stiamo istallando i bagni pubblici mobili, ci sono info point e tutor turistici, che si occupano della prima accoglienza e vengono dislocati anche nei luoghi dove c’è maggiore affluenza suggerendo ai turisti percorsi alternativi».
«”Vedi Napoli e poi mangia” rivela come Napoli abbia una maniera particolare di fare cultura – dichiara l’antropologo Marino Niola. – Non è una rassegna ingessata che non ha rapporto con tutte le altre cose ma mostra, piuttosto, che qui la cultura e la vita quotidiana sono una sola cosa ed è questo che attrae, soprattutto in questo momento, in cui il mondo è omologato e spaventato, al punto di attaccarsi a quei
parametri astratti della qualità della vita. Basta venire a Napoli e ci si interroga veramente su cosa sia la qualità della vita, che qui, a dispetto delle statistiche e dei parametri, è altissima. Una delle ragioni
dell’altissima qualità della vita sta proprio nel cibo, nel modo di concepirlo come strumento di relazione sociale, di condivisione e di piacere. Goethe dice che i napoletani lavorano così bene e riescono a
raggiungere risultati strepitosi grazie alla loro fantasia, creatività e intelligenza, perché lavorano come se stessero giocando. Il cibo è figlio di tutto questo e in tutti i cibi che andremo a raccontare e ad assaggiare nel corso della rassegna, ci sono i capisaldi della cultura gastronomica napoletana, a cominciare dalle cozze del giovedì santo, che sono un cibo sacro, in parte diventato tale grazie a uno dei personaggi chiave della Napoli del ’700, padre Rocco. Se la cozza ha una grande importanza nella gastronomia napoletana, questo ci viene anche dai fondatori greci, con le monete che hanno come emblema da una parte la testa di Atena e dall’altra la cozza. Racconteremo la verità della genovese, che sta in un mai scritto e mai stampato della seconda metà del ’200, custodito alla biblioteca nazionale di Francia, il cosiddetto “Meridionale”, un manoscritto della corte di Napoli angioina dove compare per la prima volta una ricetta che si chiama “Tria alla genovese” ed è un sugo di cipolla cotta molto a lungo senza carne. Il miglior modo per conoscere una città è mangiarsela, provare le sensazioni e le emozioni di chi con quel cibo ci è cresciuto».
Curiosità e aneddoti sulla cucina napoletana e sulla sua vocazione internazionale, con eventi in cui, insieme
a show cooking e degustazioni, saranno inserite in calendario performance artistiche. Dal 28 marzo all’1
maggio gli appuntamenti toccheranno diversi luoghi della città, componendo uno straordinario percorso
del gusto: Refettorio Regina Coeli, Associazione Pizzaioli Napoletani, San Domenico Maggiore, Sala del
Lazzaretto, Monastero di Santa Maria in Gerusalemme (l’Atrio delle Trentatrè), Real Orto Botanico,
Terme di Agnano. Le pietanze protagoniste: Le Cozze del giovedì santo, La Margherita tra santi e regine,
La Parmigiana, Casatiello tra dolce e salato, La Pastiera, Zeppole di San Giuseppe fritte, Minestra
Maritata, Polpette classiche e vegetariane, La Genovese a Napoli, Baccalà sotto il Vesuvio, Cioccolato e
Caffè, Pasta al Forno, Pasta & Piselli, Lasagna Partenopea.
L’organizzazione degli eventi è a cura di Donatella Cagnazzo (Tenevents). Tutti gli appuntamenti sono a
ingresso libero su prenotazione su eventbrite.it.
VEDI NAPOLI E POI MANGIA – IL PROGRAMMA
Giovedì 28 marzo – ore 11.00
Refettorio Regina Coeli
Le Cozze del giovedì santo
Relatore: Marino Niola, professore Antropologia dei simboli, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Special guest: l’artista Peppe Barra.
Chef: Giuseppe Daddio.
Performance: Mario Maglione in In Canto Napoletano
Venerdì 29 marzo – ore 11.00
Associazione Verace Pizza Napoletana
La Margherita tra santi e regine
Relatore: Luciano Pignataro, giornalista, scrittore, gastronomo
Pizze dei pizzaioli della Associazione Verace Pizza Napoletana – Via Capodimonte 19A
Performance artistica: Lello Ferraro in “Ti racconto Napoli. Miti, Storie e Leggende tratti dalla tradizione dei
Cantastorie”
Sabato 30 marzo – ore 11.00
San Domenico Maggiore
La Parmigiana
Relatrice: Mariangela Bianco, docente Storytelling alimentare, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Chef: Giuseppe Daddio
Performance artistica: Monica Assante di Tatisso in “Era de Maggio”
Domenica 31 marzo – ore 11.00
Sala del Lazzaretto
Casatiello tra dolce e salato
Relatore: Antonio Puzzi, antropologo, giornalista gastronomico.
Chef: Antonio Liguori in arte 100/100.
Performance artistica: Gennaro Monti, Sonia De Rosa e Davide De Rosa in “Vizi e virtù della tradizione
popolare”.
Lunedì 1 aprile – 11.00
Monastero di Santa Maria in Gerusalemme
La Pastiera
Relatore: Marino Niola, professore Antropologia dei simboli – Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Guest: l’attore Patrizio Rispo
Chef: Anna Maria Chirico.
Performance artistica: Lello Ferraro in “Ti racconto Napoli. Miti, Storie e Leggende tratti dalla tradizione dei
Cantastorie”
Sabato 6 aprile – ore 11.00
Real Orto Botanico
Zeppole di San Giuseppe fritte
Relatrice: Francesca Marino, professoressa Scienze della Nutrizione Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa
Chef: Aniello Di Caprio
Performance artistica: Lalla Esposito e Massimo Masiello in “Ciucculatina mia”
Domenica 7 aprile – ore 11.00
Real Orto Botanico
Minestra Maritata
Relatrice: Rossella Galletti, professoressa Antropologia culturale Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa
Chef: Michele Baratonia.
Performance artistica: Elisabetta D’Acunzo in “Il canto di Napoli”
Sabato 20 aprile – ore 11.00
Real Orto Botanico
Polpette classiche e vegetariane
Relatrice: Francesca Marino, professoressa Scienze della Nutrizione Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa
Chef: Giuseppe Daddio
Performance artistica: Elisabetta D’Acunzo e i Solisti di Santa Chiara in “Il ’900 Napoletano”
Domenica 21 aprile – ore 11.00
Monastero di Santa Maria in Gerusalemme
La Genovese a Napoli
Relatrice: Elisabetta Moro, professoressa Culture e identità Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Chef: Michele Baratonia
Performance artistica: Aurora Giglio, la signora della posteggia in “Posteggia Napoletana”
Giovedì 25 aprile – ore 11.00
Monastero di Santa Maria in Gerusalemme
Baccalà sotto il Vesuvio
Relatrice: Elisabetta Moro, professoressa Culture e identità Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Chef: Giuseppe Daddio
Performance artistica: Monica Assante di Tatisso in “Era de Maggio”
Venerdì 26 aprile – ore 11.00
San Domenico Maggiore
Cioccolato e Caffè
Relatore: Luca Ferrua, direttore “Il Gusto” La Repubblica.
Special guest: Rosanna Marziale, executive chef.
Chef: Aniello Di Caprio
Performance artistica: Matteo Mauriello Ensemble in “CantaNapoli”
Sabato 27 aprile – ore 11.00
Terme di Agnano
Pasta al Forno
Relatrice: Helga Sanità, professoressa Antropologia del patrimonio Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa
Chef: Antonio Liguori in arte 100/100.
Performance artistica: Aurora Giglio, la signora della posteggia in “Posteggia Napoletana”
Domenica 28 aprile – ore 11.00
Terme di Agnano
Pasta & Piselli
Relatrice: Angela Frenda, giornalista
Chef: Barbara Ruscinito
Performance artistica: Gennaro Monti, Sonia De Rosa e Davide De Rosa in “Vizi e virtù della tradizione
popolare”.
Mercoledì 1 maggio – ore 11.00
Refettorio Regina Coeli
Lasagna Partenopea
Relatori: Santa Di Salvo, giornalista e scrittrice e Marino Niola, professore Antropologia dei simboli,
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Special guest: l’attrice Isa Danieli
Chef: Antonio Cesarano
Performance artistica: Mario Brancaccio e Simona Esposito in “La cucina napoletana nell’arte”
THAT’S NAPOLI LIVE SHOW
CHIESA DI SAN POTITO
25 APRILE – ORE 20.00
Insieme alla rassegna “Vedi Napoli e poi mangia”, l’Assessorato al Turismo e alle Attività
produttive del Comune di Napoli offre a cittadini e turisti anche l’opportunità di assistere a un
concerto straordinario che svela l’identità di Napoli e la sua capacità di accogliere ed elaborare
influenze internazionali attraverso la musica. Giovedì 25 aprile, alle 20.00, nella Chiesa di San
Potito, è in programma il concerto del coro That’s Napoli Live Show, diretto dal maestro Carlo
Morelli, ideatore e direttore artistico di uno straordinario progetto musicale, che propone reinterpretazioni di brani intramontabili. Il pubblico assisterà a coinvolgenti mash up con “Tammurriata Nera” e “Eye of the tiger” dei Survivor, “’O surdato innamorato” e “Roxanne” dei Police, “Comme facette mammeta” e “Hit the road Jack!” di Ray Charles, “’O Sarracino” e “I will survive” di Gloria Gaynor, “Reginella”, “I want to break free” dei Queen e “Dancing Queen” degli Abba, “Luna rossa” e “Mas que nada” di Sergio Mendes. Ingresso gratuito.
Riferimento stampa Kidea
Francesca Scognamiglio Petino | francesca.sco@gmail.com | +39 349 355 3036
Elisa Manacorda | elisamanacorda87@gmail.com | +39 339 711 9191
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