Uva: falanghina
fascia di prezzo: nd
fermetazione e maturazione: acciaio
Con la degustazione verticale di sei annate della sua Falanghina del Sannio Vandàri Nicola Venditti conferma nuovamente ed in maniera definitiva il valore del proprio progetto di lavoro e l’alta qualità dei vini. Ma fa molto di più, dà solidamente prova che questo vitigno sappia dare vini molto interessanti nei diversi territori della Campania, se trattato con grande rispetto e se si ha voglia di investire sulle sue potenzialità.
Ce ne aveva già data piena dimostrazione la verticale di qualche tempo fa dedicata alla Falanghina dei Campi Flegrei dell’azienda Agnanum di Raffaele Moccia, sorprendendo tutti con ogni singola annata fino alla 2003 che ha meravigliato fino all’emozione. Nicola domenica 9 febbraio ha accolto all’Antica Masseria Venditti i suoi ospiti per l’appuntamento annuale dedicato alla potatura e nei tratti di tempo favorevole, in questa giornata particolarmente uggiosa, ci mostra il suo ormai famoso vigneto didattico dove i filari declinano le molteplici varietà di uve allevate nel Sannio.
Castelvenere è il comune più vitato della Campania e mantiene una identità forte nell’espressione dei suoi vini. Ma anche nella cucina con una tradizione gastronomica antica e fortemente identitaria. Lorenza, splendida padrona di casa, nonché abile cuoca, ha saputo intrattenere a tavola gli ospiti con quei piatti tipici della sua Castelvenere che sanno ben esaltare i prodotti della terra. Rende questo incontro vivace e complice la felice idea di Nicola di mettere in tavola le sei annate di Vandàri . Il vino, nell’attraversare l’arco del tempo che va dal 2012 al 2003, non sbaglia un colpo e conferma il grande rispetto dedicatogli esprimendosi in maniere diversa e ampia nei singoli millesimi. Siamo stati tutti d’accordo sulla capacità più che persuasiva del vino e poi si è acceso quel piacevole confronto sulle singole annate che sa animare chi ha grande passione per queste cose.
Personalmente è l’annata 2007 che mi ha particolarmente colpito per la grande armonia conferita sia dal tempo che dalla piena integrità del vino e delle sue tante sfumature. Già il colore esprime piena vivacità nel suo oro lucente e i profumi si compongono in maniera briosa nei toni delle erbe mediterranee con leggeri colori tostati, bel timbro minerale e appena speziato di pepe bianco.
Il sorso è agile, ha fervore spinto dall’acidità in piena forma, a tratti ruvida, e dalla mineralità ben delineata. Sicuramente una bottiglia da conservare con cura per chi ha la fortuna di possederne una per riprovarla con grande curiosità tra una decina di anni.
Sede a Castelvenere, via Sannitica 122 – Tel. 0824 940306, fax 0824 940301 – www.venditti.it – Enologo: Nicola Venditti. Ettari: 11 di proprietà. Bottiglie prodotte: 80.000. Vitigni: aglianico, “montepulciano”, piedirosso, barbera/barbetta, olivella, grieco di Castelvenere, “Cerreto”, falanghina
Questa scheda è di Marina Alaimo
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