Vallo della Lucania, come tutte le zone interne, non ha mai coltivato la tradizione della cucina di mare, sebbene si stia a soli 20 minuti di auto dal pescoso mare del Cilento e nonostante il pesce azzurro sia universalmente riconosciuto come il cuore della dieta meditarrenea.
Così, fino a poco tempo fa, anche le pescherie si contavano a Vallo sulle dita di una mano e la stessa cucina di casa contemplava tutt’al più alici e baccalà, e di solito il venerdi ‘di magro’.
Per fortuna la situazione è cambiata negli ultimi anni, e qualche pescatore della costa ha avviato la sua attività anche qui (pure se, a dimostrazione che non c’è l’idea del pranzo di mare nei giorni di festa, la domenica è il giorno di chiusura per tutti).
Dall’estate scorsa c’è una novità. Vincenzo Di Mauro, pescatore di Santa Maria di Castellabate, che lavora su uno dei pescherecci del vicino porto di San Marco, e che ha aperto cinque anni fa la sua pescheria a Vallo della Lucania, ha deciso di affiancare la cucina alla vendita del pesce.
Altrettanto sorprendentemente, infatti, né a Salerno, né in Cilento si è mai affermata la tradizione presente in altre città – non necessariamente marinare, come nel caso di Roma negli ultimi anni – di cucinare il pesce che si vende.
«Da Vincenzo» è diventata così la prima pescheria con cucina di Vallo. Un piccolo locale lindo e luminoso, alle spalle di uno storico palazzo di fine Ottocento che affaccia sulla piazza principale del paese. Ai fornelli (e alla griglia) la moglie Eufrasia che tre giorni a settimana (il mercoledi, il venerdi e il sabato) prepara ricette di mare con il pescato del giorno.
Dunque solo con quello che offre il mare locale. D’inverno solo piatti da asporto, per l’estate si allestisce un piccolo gazebo all’aperto, così, ci spiega Vincenzo, la formula del «cotto e mangiato» funziona ancora meglio.
Il menu prevede tre o quattro piatti al giorno, da ordinare al momento, oltre naturalmente alla possibilità di acquistare dal banco e farlo cucinare alla griglia.
Si va dai ‘rospi’ fritti, cioè le frittelle di pasta cresciuta con dentro le alici salate, alla polenta con calamaretti al sugo; dal pesce spada grigliato ai fusilli con pescatrice, dal baccalà e patate alle alici locali ‘mbuttunate, indorate e fritte o marinate al limone. Ma la signora Eufrasia, oltre alle ricette più tradizionali, si cimenta anche con qualche preparazione più elaborata: calzoncelli fritti con ripieno di cozze; lasagnetta di mare, gattò di patate con gamberi, tortino di alici.
Una mano felice e solida come in una cucina di casa, frittura ruspante ma senza eccesso d’unto e di sale, sapori schietti e rispettosi del mare, con cotture dai tempi giusti.
Quanto costa mangiare in pescheria? Molto semplice: ogni monoporzione da asporto – abbondante, va detto – ha il prezzo fisso di 5 euro.
Quindi, alla freschezza del prodotto (il polpo di tre chili che ci fa ammirare Vincenzo è indubitabilmente ancora vivo) si unisce un rapporto qualità prezzo di tutto rispetto. Davvero la pausa pranzo che mancava.
Da Vincenzo – Pescheria con cucina
Via S. Passero
Tel. 338 4633029
Aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 14:00
Cucina: il mercoledi, il venerdi e il sabato.
Chiuso: la domenica
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