Piazza Canonico Iannuzzi, 2
Tel. 0974.942008
Sempre aperto
Ferie a settembre
Locanda con stanze
Segnalato su Osterie Slow Food
La Campania turistica, come il Sud, ha una immagine solare e marina, ma la maggior parte del suo territorio è collinare e montagnoso ed è poco conosciuto agli stessi napoletani. Qui forse siamo nel punto più lontano possibile dall’immaginario urbano, nel cuore davvero selvaggio del Parco Nazionale del Cilento,alle falde del Cervati vicino le sorgenti del fiume Calore, un affluente del Sele trasformato a Persano in riserva Wwf dove ancora vive la lontra: dai templi di Paestum sono cinquanta chilometri di strade spettacolari ma certo impegnative, una sorta di viaggio verso la natura in cui ogni paesino è più piccolo del precedente: Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Felitto, infine Valle dell’Angelo con i suoi 200 residenti. Zone in verità abbastanza frequentate da gruppi turisti olandesi e tedeschi che amano l’immersione nella natura fuori dai circuiti di massa e, più di recente, lo saranno anche dai politici perché le origini del segretario regionale campano del Pd sono proprio qui. I soci Slow Food e i lettori della bella guida lo conoscono grazie al fiduciario Giancarlo Capacchione da un paio di anni mentre Santa Di Salvo gli ha fatto la prima recensione sul Mattino ancora prima. Parlo della Piazzetta, una Osteria incantata da 30 posti con piccolo bar che affaccia di fronte alla Chiesa di San Barbato il cui culto ha origini longobarde come dimostra la sua diffusione anche in Irpinia e nel Sannio. Angelo Coccaro, detto Alì, e la moglie longobarda Carmela (capelli biondi e occhi del cielo) hanno avviato l’attività nel 1994 in un piccolo locale con annessa cucina al pianterreno adesso allargata aprendo poi una stanza all’anno, tutte arredate in modo semplice ma confortevole per chi voglia usare il paese come punto di partenza per le escursioni. Carmela è ai fornelli, la sua è una cucina tradizionale cilentana-meridionale con la pasta fresca, fusilli,cavatielli, ravioli, conditi con il ragù misto di carne o, in autunno, con funghi porcini. Noi abbiamo provato delicati tagliolini al ragù di lepre, e poi polpette di ricotta al sugo, maiale imbottito, braciole e salsicce, sempre al sugo. Molto frequente è lo spezzatino di cinghiale, in questo territorio diventato l’animale più diffuso a tavola e nei boschi, croce per i contadini e delizia per i golosi, da non perdere le verdure dell’orto dal sapore incommensurabile. Non mancano alcuni piatti di guizzo, come ad esempio le mele gratinate al forno con il formaggio, un piatto che Carmela ha imparato dalla nonna e che sicuramente con il suo agrodolce ha origini che si perdono nella notte dei tempi. Il finale ha il sapore di pastelle fritte addolcite con il miele e vitalizzate dai confettini colorati (i diavolilli) alla moda araba, oppure dei ravioli ripieni di castagna, per tutti la principale fonte di sostentamento alimentare per molti secoli. Alì ha di recente acquisito un oliveto, ha il culto dell’olio, dei salumi e dei formaggi e li propone a tavola in un tagliere che da solo vale il viaggio. Bellissima, da manuale direi, la scelta del vino: Donnaluna di De Conciliis, Kleos di Maffini e Aglianico di Rotolo. Punto. Ossia il meglio dei base del territorio anche se a Felitto, il paese più vicino dal versante delCalore, c’è l’Aglianicone di Rizzo in arrivo. D’estate si mangia in piazzetta, pagherete sui 30 euro.L’Osteria-Locanda fa parte del circuito Visit Cilento organizzato da Vienna Cammarota (visitcilento@libero.it) tel.0828.945647 e 338.4481237 che propone formule week end a 120 euro a persona con escursioni guidate (sulle orme del lupo, Grava di Vesalo, Gole del Festolaro, Grotta dell’Angelo, Gole del Calore, Monte Cervatie Roscigno vecchia). Ne fanno parte l’agriturismo Difesa del Principe di Felitto, Turismo rurale Le Grazie a Piaggine e il B&B Casa della Zia a Roscigno.
Come arrivare. Lasciare la Salerno-Reggio a Battipaglia. Proseguire lungo la variante in direzione Paestum-Agropoli. All’incrocio di Capaccio Scalo piegare a sinistra in direzione Roccadaspide, proseguire per Castel San Lorenzo, Felitto e,infine, Valle dell’Angelo. Dall’autostrada è un’ora e mezza di auto.
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