di Ugo Marchionne
Nikkei Is Coming. La cucina Nippo-Peruviana é finalmente approdata a Napoli. Filone della cucina giapponese molto apprezzato all’estero. Il cuore pulsante della tradizione Nikkei é fatto di piccantezza, acidulazioni, corpo e carattere. Tiradito, Ceviche & Griglia. Spezie e marinature, salse e erbe fini. Di questo e molto altro si compone la cifra gastronomica di Urubamba, il nuovo ristorante Nippo-Peruviano nel cuore di San Pasquale a Chiaia, a due passi da Villa Pignatelli.
Il progetto é nato ad opera di due giovani imprenditori Dario Cecaro e Vincenzo Ricciolino che in breve tempo sono riusciti a mettere in piedi una squadra di ragazzi preparati, un progetto convincente a lungo raggio e una proposta gastronomica di primo piano. L’idea di fondo è quella di creare un filo di collegamento tra il Perù ed il Giappone quì a Napoli. Un nuovo livello di cucina per chi ama le pietanze giapponesi. Materie prime eccellenti miste a colori e sapori della cucina peruviana che ne esaltano ancora di più il gusto.
Esso oltre a portare con sé vento di novità, segna il ritorno a Napoli di Keisuke Aramaki, uno dei migliori chef giapponesi in Italia, già primo attore del Romeo Hotel di Napoli e del Wa Restaurant del Palazzo Vialdo. Per quanto riguarda il sushi e il sashimi in purezza, Aramaki ha ben pochi rivali, pulizia, rispetto e dedizione. Un vero maestro giapponese. Tradizione a servizio di un’innovazione storica nel mondo della cucina mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale infatti furono proprio il Perù e il Brasile i principali centri di per gli emigranti giapponesi.
Prima ancora di entrare nel vivo della cucina Nikkei è bene parlare della cucina giapponese in senso stretto che grazie anche alla perizia di Keiske Aramaki, da Urubamba raggiunge livelli senza precedenti. I nigiri sono eccellenti. Ben formati, riso adeguatamente acidulato e profumato, preparazione contemplata dal disciplinare ed aventi una sezione di materia prima finalmente degna di questo nome. Ritornano i Nigiri Aburi, lievemente fiammeggiati col cannello, fragranti e aromatici. Tante novità. Tanta sperimentazione anche sulla materia prima. I Nigiri di Picanha con salsa Nikiri e i Nigiri di ventresca di tonno valgono da soli il prezzo del biglietto. Scioglievole il morso. Rotondo il gusto. Appagante il risultato complessivo. La tecnica di taglio e di servizio è una delle più complete del panorama nipponico partenopeo e la scelta delle ceramiche di servizio è indovinatissima.
La qualità del sashimi è definitiva. Ricciola, Ventresca di Tonno, Gambero Rosso e Maguro. La sezione è doppia, corroborante, adatta a definire un sashimi degno di questo nome.
Contaminazioni esotiche sulle Tartare e sulla Ceviche. Geniale la tartare di Picanha con Quinoa tostata e tuorlo d’uovo fondente. Rivisitazione in chiave nipponica di un taglio di carne di chiara matrice sudamericana. Lodevole. Delicata la consistenza della carne, l’idea francese del tuorlo d’uovo si sposa con la quinoa croccante. Buono l’equilibrio complessivo e il punto totale di sale. Due o tre fiocchi di fior di sale fanno la differenza. Questo piatto ne è un chiaro esempio. Esaltano tutto l’insieme in modo armonico. Piatto insolito ed innovativo, consigliato a coloro ai quali piace scoprire nuovi sapori.
Complessi ed innovativi i secondi. Dalla Picanha alla griglia passando per il polpo alla plancha. Delizioso il maialino Kakuni con germogli di soia e brodo dashi misoshiru. La miso ai funghi funziona divinamente sia con la carne che con le verdure cotte a lungo e glassate. Equilibrio perfetto tra dolce e salato. L’esemplificazione perfetta del gusto Umami. Un brodo profondo, concentrato e limpido. Una pronunciata nota terrosa che si fonde perfettamente con la dolcezza del maiale. Emozioni che ritornano quando le componenti vanno a compenetrarsi a dovere.
Delicato e divertente il Bun Nikkei di Black Angus uova di quaglia ed emulsione al coriandolo con chips di Yucca. Un vero e proprio incontro di culture, un trend gastronomico che sta conquistando molte tavole intorno al globo. Quello di Urubamba è ben eseguito tecnicamente. Rivedibile la salsa dolce all’interno, basterebbe unicamente l’emulsione al coriandolo a dare brio all’insieme. La morbidezza della carne, la nota erbacea del coriandolo, la delicatezza rotonda del tuorlo d’uovo, la sapidità complessiva, la croccantezza della Yucca a guisa di chips. Sembra già predestinato a diventare uno dei must irrinunciabili del menù. Ottimo il reparto mixology i cocktails sono tutti in tema e sono un buon complemento ad uno per una cucina speziata e spreguidicata.
Esemplare il Tiradito di Gambero Rosso e Scampi siciliani, salmone e polpo. Due materie prime nostrane si fondono con due dei pesci più rappresentativi dei piatti sudamericani di mare quali la ceviche. Il taglio rimane magistrale e per di più la marinatura assume una dimensione ulteriore, in quanto rafforzata dal peperoncino Rocoto e dall’Aji Amarillo. Sapido, piccante, aromatico, sicuramente il piatto che vale il prezzo del biglietto. Un vero e proprio viaggio in miniatura verso i sapori di altri lidi.
Gli interni sono curatissimi. Finalmente questa location ha un progetto che può farla finalmente splendere e uno chef degno di questo nome. La cifra gastronomica di Urubamba è curata e innegabilmente gustosa. Finalmente qualcosa di diverso dal solito e inflazionato sushi.
Margini di crescita elevatissimi, la gioventù degli anni e un concept inedito fanno di Urubamba una delle nuove stelle di tendenza del sushi partenopeo. La competizione è feroce ma finalmente un posto come Urubamba rappresenta una delle possibili strade da percorrere in quanto portatrici di un’idea progettuale solida e competente. Qualità della materia prima di primissimo piano, tecnica impeccabile e buone idee. La strada è stata segnata, seguiremo da vicino il cammino di questa nuova squadra che è stata da poco promossa nella Champions League del sushi napoletano.
Riviera di Chiaia 205
80121 Napoli
Tel. 349 813 9574
Dai un'occhiata anche a:
- Dove mangiare ad Agropoli sul mare: Il Cormorano
- Lido Scrajo a Mare: una sosta da non perdere a Vico Equense
- Seguire Le Botti, l’agriturismo di Cantina Sant’Andrea celebra il territorio con cene a tema
- Tre Olivi a Paestum e la straordinaria cucina di Oliver Glowig
- Sapio Restaurant a Catania, la cucina contemporanea di Alessandro Ingiulia
- Trattoria La Timpa ad Acireale, il mare siciliano nel piatto
- L’Ostrica Ubriaca di viale della Libertà: pescheria e cucina di mare
- Da Vittorio Cucina Tipica a Napoli. Baluardo di resistenza dal 1957