di Monica Bianciardi
È da poco calato il sipario di Terre di Toscana 2023 che già s’inizia a parlare dell’edizione del prossimo anno; un evento da non perdere che ad ogni edizione si svolge nella ormai collaudata location dell’Una Hotel di Lido di Camaiore. La manifestazione richiama folle di appassionati ed addetti ai lavori ed ancora una volta si è superata per l’alta densità di pregevolezze vinicole. Quella appena chiusa è sicuramente stata una delle migliori edizioni di sempre, un vero concentrato di bottiglie di altissima gamma complice un’accurata selezione curata da Ferdinando Pardini con l’Acqua Buona. 140 viticoltori toscani per oltre 700 etichette in assaggio che come ogni anno ha dilettato gli intervenuti con un folto numero di assaggi per un pubblico sempre più ampio ed interessato alle eccellenze toscane. Una vera giostra di vini e sapori tra le varie zone e tipologie ha imposto una scelta precisa.
Una rotta tracciata e seguita scrupolosamente che per quest’anno ha portato i miei assaggi a spaziare nel territorio di Montalcino.
Tasting Notes
Podere Pietroso Rosso di Montalcino 2021
Leggiadro e fresco, ha prontezza dettata da una rotondità di palato estremamente invitante ed un tessuto tannico rotondo ma scattante, finale di energia e puro succo.
Pietroso Brunello Di Montalcino Quarentennale 2018
Profuma di viole, iris, frutto rosso maturo, ribes, concentrato di amarene, menta, sottobosco, resina di pino, in bocca è espansivo ha polpa, spessore, la struttura viene movimentata da acidità e tannini elastici, termina saporito e con bella chiusura salina.
Podere San Giacomo Rosso di Montalcino 2019
Agilità, energia, ritmi incalzanti, scalpita e si insinua formando rivoli di fresche sensazioni agrumate, leggiadro nei dettagli fioriti e balsamici, preciso e ben espresso.
Patrizia Cencioni Brunello 2018 Ofelio
Vecchie vigne che risalgono al 1989. Morbido e tornito ha profondità carnosa e struttura ben ritmata da note di cedro, bergamotto, amarena, corpo flessuoso ben proporzionato, supportato da acidità, tannini scorrevoli e chiusura balsamica.
Le Chiuse Brunello di Montalcino Riserva Diecianni 2013
Brunello dai tratti austeri poco incline a facili interpretazioni, le note odorose hanno una gamma intensa data da una fitta successione ben scandita, giaggiolo, resina si fondono con il mirtillo, la mora, cassis, incenso, iodio, sandalo, china e spezie orientali. Palato che permea intensità e sapore rimanendo compatto, rigoroso, con fittezza tannica e sviluppo estremamente elegante, lunghissimo.
Salvioni La Cerbaiola Brunello di Montalcino 2018
Cesellato inciso in una trama di fine fattura, uno stile in cui la sobrietà e l’eleganza hanno la meglio sulla potenza. Nei profumi ha dettagli e contrasti puntuali, agrumi, fiori selvatici, menta, dolcezza fruttata, sottobosco, precisione e ritmo, profondità e sapore suadente, ancora una volta riesce ad essere un vino iponotico, di grande stoffa e maestria.
San Lorenzo Brunello di Montalcino 2018 Luciano Ciolfi
Riesce nel compito di interpretare il territorio in cui nasce e dalle quali trae le sue caratteristiche intrinseche. Centralità e istinto, ha fiori selvatici, agrumi, corbezzolo, visciola e ampi tratti di incenso, che sintetizzano la macchia boschiva che circonda il vigneto; in bocca ha spessore e sviluppo incalzante, tensione pulsante di freschezza, tessuto tannico adeguato fuso nelle morbidezze, il gusto si protrae a lungo con ritorni salini ed aromatici.
Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2018
Mi piace pensare che sia il carattere nobiliare della tenuta a donare a questo Brunello tanta raffinatezza; anche se è prosaicamente più probabile che sia l’esposizione sul versante nord dei 400 ettari di vigneti di proprietà a conferire tonalità cosi eleganti e floreali. Fiori viola, lavanda, ciclamino, cedro, bergamotto, arancia, mandarino, visciola, seguono minuzie aromatiche e balsamiche; il palato ha pienezza data da belle proporzioni tra morbidezza e tensione, sviluppo cesellato in contrasti eleganti e gustosi, chiusura impeccabile.
La Fattoria del Pino Brunello di Montalcino 2018
Piccola cantina della zona di Montalcino fondata nel 2000 da Jessica Pellegrini che sorge sulla sommità della collina di Montosoli, uno storico cru di Montalcino. Tanta passione e moltissimo impegno quello di Jessica che nel corso degli anni ha permesso a questa piccola realtà una produzione qualitativa costante ed in continua crescita. Colore ammaliante vivido molto trasparente, l’olfatto apre con note citrine, arancia sanguinella, lampone, acqua di rose, tamarindo, menta, pietra, sorso preciso e aggraziato saporito, approfonda il sapore nelle pieghe di succose e fresche dai richiami balsamici.
Tenuta di Sesti Brunello di Montalcino Phenomena 2017
Rubino, molto scarico luminoso ha nitore ed eleganza, gli aromi si svelano con grazia in un insieme composto, fiori viola, agrumi rossi, frutti di bosco maturi e dolci, sottobosco, felce; in bocca misurato e vellutato vivace unito da un tessuto tannico scorrevole e rotondo, finale sapido e saporito.
Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2018
Intensità nei colori e nei profumi con sfaccettaure dolci suadenti e carnali, tamarindo, arancia rossa, cassis, ribes, aromaticità selvatiche, viole, giglio, iodio, spezie orientali, resina. Palato morbido ed ampio ben contrastato nelle sensazioni tra freschezza e la polpa che ne aumenta il piacere gustativo, incessante si allunga con rivoli di sapidità ed agrume.
Marroneto Brunello Brunello di Montalcino 2018
Sensazioni olfattive suadenti, peonie, viole, lavanda, concentrato di frutti a bacca rossa, humus, ginepro, menta, spezie. Corpo e materia saporita che si evidenzia nella dolcezza del frutto rosso per poi estendersi in una trama tridimensionale che evoca tutte le sensazioni olfattive, persistente, aggraziato appagante.
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