di Floriana Barone
La location è suggestiva: Don Antò ha aperto nel dicembre del 2017 davanti alla cascata naturale di Isola del Liri(FR) all’interno di un palazzo storico del Settecento recentemente ristrutturato. Un progetto messo in piedi da due giovani fidanzati, Antonio serpe e Melissa, che prima gestivano un’“Ape-Pizza”: un “food truck” posizionato nello stesso punto. La nuova inaugurazione è stata quasi un azzardo per la giovanissima coppia, soprattutto nel piccolo paese della Ciociaria: inizialmente, infatti, i coperti erano solo 40. Ma il progetto è decollato e, in breve tempo, il locale è diventato molto popolare in zona.
Dietro al bancone lavora Antonio Serpe, 27 anni, nato proprio qui, a Isola del Liri, mentre Melissa si occupa della sala. Il sabato Don Antò sforna circa 500 pizze: in questo locale non è possibile prenotare, in classico stile napoletano.
La pizza di Don Antò è sempre in continua evoluzione: un prodotto molto digeribile e scioglievole, con un bel cornicione morbido. L’impasto è preparato con il metodo diretto: Antonio utilizza la farina di tipo 0 di Petra e 0,8 grammi di lievito su chilo di farina. È un impasto con idratazione al 67%. La lievitazione avviene in 24 ore (metà in massa a temperatura controllata e metà a temperatura ambiente), per poi finire in uno dei due forni a legna Medaglia a 430°.
Antonio ama lavorare molto con gli ingredienti a crudo: per condire utilizza l’olio extra vergine d’oliva umbro Terre Francescane. La bufala arriva da Lattai Ponticorvo (Alvignano, CE), i pelati sono di Gustarosso, gli ortaggi della zona, le alici di Cetara, la Mortadella Favola del Salumificio Palmieri(San Prospero, MO), il prosciutto crudo di Bassiano, il pistacchio di Bronte Dop e il provolone del Monaco.
L’ambiente interno della pizzeria è caratterizzato da qualche elemento vintage: i posti a sedere sono 70 e all’esterno arrivano anche a 90. È in progetto, per il prossimo anno, l’inaugurazione della terrazza all’ultimo piano dello stesso edificio e, tra qualche mese, un ampliamento della cucina.
Sul menu non esistono antipasti: una scelta particolare che Antonio e Melissa hanno compiuto sin dall’inizio. Ma, a breve, con il restyling della cucina, qualcosa potrebbe cambiare.
Le pizze in carta sono diverse e cambiano a seconda della stagione: si inizia dalle storiche, come la Marinara (5€), la Cosacca(5,5€) e la Margherita (6,50€), a cui viene aggiunta una spolverata di Parmigiano Reggiano come esaltatore di sapore. Sul menu ci sono anche la vegetariana (9€), con fior di latte, zucchine verdi al forno, pomodorini, burrata pugliese e basilico fresco e la Vegana (8€), con patate del Fucino Igp al cartoccio, zucchine al forno, confit di cipolla rossa di Tropea Igp, peperone di Pontecorvo Dop arrostito, pepe nero e basilico fresco.
Tra le tradizionali si possono assaggiare la Tonno e Cipolla (9€), con fior di latte, filetti di tonno di Cetara in olio d’oliva, confit di cipolla rossa di Tropea Igp, zest di limone di Costiera Igp, i Cinque Formaggi (10€) con fior di latte, burrata pugliese, ricotta di bufala campana Dop, Parmigiano Reggiano Dop e marzolina stagionata della Valle di Comino (Presidio Slow Food).
Una sezione è dedicata ai Sette Vizi Capitali, come la Gola(12€,) con provola affumicata di bufala campana Dop, salsiccia di maiale locale, peperone di Pontecorvo Dop arrosto, rosmarino e l’Accidia (10€), con fior di latte, zucchine verdi al forno, prosciutto cotto di Praga, cornicione ripieno di ricotta di bufala campana Dop e pepe nero. Da provare anche la “pizza della casa”, la nuova “Don Antò” in versione estiva, mozzarella di bufala e, in uscita, salmone affumicato, rucola, burrata in uscita e pepe rosa (15€). C’è sempre una pizza fuori menu ogni settimana, come la “Donna Carmè” di fine luglio, con fior di latte, e, in uscita, rucola, pachino, scaglie di parmigiano e burratina pugliese.
La carta dei vini è interessante: tra i bianchi sono presenti la Passerina del Frusinate Igt Villa Santa 2015 e il Gewürtraminer Doc Selida 2017 e tra quelli rossi, invece, il Merlot del Frusinate Igt “Tëlina”2016 e l’Atina Cabernet Doc “Ricucc” 2016. Le birre alla spina sono stagionali e a rotazione: Schloss Gold di Maxlrainer, Eku Pils e Bibock, Birrificio Italiano, mentre, tra quelle in bottiglia sono presenti la Leo Weisse di Maxlrainer (0,50 cl a 5€) o la Delirium Tremens (0,33 cl a 6€).
I dolci sono di Marigliano (NA) e costano tutti 5€: si può scegliere la Nuvola (pasta biscottata, crema al cioccolato bianco e cioccolato fondente, biscotti al cacao con crema di latte) , il Babà Tiramisù, la Delizia al Limone o la cheesecake pistacchio e cioccolato bianco.
Don Antò
Via Cascata, 46
03036 Isola del Liri (FR)
Il lunedì dalle 19:00 alle 00:00 e dal mercoledì dalle 19:00 alle 00:00.
Giorno di chiusura: il martedì
Tel. 0776/803103
Non si accettano prenotazioni
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