di Marina Betto
Il luogo ideale dove produrre vini d’eccellenza Georg Weber lo trova ai piedi di Capalbio, una tenuta vinicola sulla Costa D’Argento. Si tratta di 40 ettari collinari in quella che è la Maremma tra Toscana e Lazio prospicenti il Tirreno. Dal 2011 sua moglie Julia Weber lo affianca nella gestione di Monteverro insieme ad un team internazionale come l’enologo Matthieu Taunay, nato nella Valle della Loira ha la passione e la cultura del vino nel Dna con una predilezione per i vini naturali a coltivazione biodinamica. Anticonformista ama mettersi in gioco e confrontarsi con tradizioni vinicole diverse dalla sua origine francese. Ha grande confidenza con Grenache e Syrah e ha l’idea di creare vini capaci di invecchiare ma che sappiano portare dentro di se il terroir da cui derivano.Esperto nell’uso del legno mira ad ottenere risultati meno invasivi possibile.
I vigneti a Monteverro sono attraversati dalle brezze marine, assolati, sono composti di argilla rossae grossi ciottoli ma con delle peculiari differenze che decretano la posizione di coltivazione di ogni differente vitigno, del Cabernet Sauvignon, del Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc, Syrah e Grenache e ai piedi della collina di Monteverro è stato individuato il suolo più adatto per lo Chardonnay. Si pratica qui una viticoltura biologica che spesso sfora nella biodinamica con trattamenti a base di decotti di erbe medicinali. Le uve quando arrivano sane in cantina hanno bisogno solo che si esalti il loro carattere ed è quanto Matthieu Taunay cerca di fare. Le uve sonovinificate separatamente con fermentazioni spontanee, rimontaggi per gravità e affinamenti adatti alle singole varietà con alcuni lotti invecchiati in cemento e altri in barrique di rovere francese.
La chef Valeria Piccini, del ristorante Da Caino a Montemarano (Grosseto), ha preparato un menù d’autunno per gustare soprattutto i rossi aziendali. Una cuoca stellata, autodidatta che già negli anni “80 attirava frotte di gourmet nel suo ristorante, facendo da volano ad un territorio magnifico sotto ogni aspetto.
L’antipasto di “Animella di vitello con porcini e caffè” con Terra di Monteverro 2019 e 2018 un assemblaggio classico bordolese con Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot affinato 18 mesi in barrique di rovere francese. Segue il “Risotto alle caldarroste e vino rosso” con Tinata 2019 e 2014 vino composto da Syrah e Grenache, floreale e con un’anima femminile. L’annata 2014 fu caratterizzata da molta pioggia e nel suo tessuto troviamo tannini delicati, molta freschezza e meno potenza ma rimane un sorso piacevole.
“Il Piccione viaggiatore” viene servito con 3 diverse annate di Monteverro, un assemblaggio bordolese, 2019- 2016- 2013.
La più recente profuma di rose e viole un bouquet fine seguito da un sorso fresco e succoso che ricorda le arance sanguinelle, tannino teso e integrato meno estrazione e un grande potenziale di invecchiamento.
Monteverro 2016 odora di amarene e frutta rossa scaldata al sole d’estate e macchia mediterranea, mostra più chiaramente il lato alcolico e il tannino qui è più marcato. Nell’annata 2013 le sensazioni di ciliegie sotto spirito sono molto evidenti e si avverte la potenza e il corpo del vino e la buona integrazione. Prodotto in quantità limitate il Monteverro è costituito dalle uve migliori scelte in modo certosino nei vigneti, segue un processo produttivo accurato in ogni sua fase.
Infine al dessert “Melograno e cioccolato” viene affiancato in modo inusuale il Monteverro Chardonnay 2020 un azzardo come abbinamento che non risalta le note del dolce ne del vino.Questo Chardonnay purosangue rappresenta una sfida con il mare, il clima e il suolo mediterraneo della Toscana costiera. La sua carica aromatica è infatti molto espressiva, si è difronte ad un vino potente e complesso che affina in barrique e cemento, prodotto in quantità limitate.
I vini degustati hanno una chiara impostazione internazionale e un’impronta elegante che dovrebbe essere possibile esaltare anche cimentandosi con vitigni tradizionali coltivati in zona come l’Ansonica o il Morellino.
Monteverro – Strada Aurelia Capalbio 11
I-58011 Capalbio (GR) Italia
info@monteverro.com
www.monteverro.com
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