di Marina Betto
Il Mercato Centrale compie 10 anni, il primo aperto nel 2014 è stato quello della Stazione di Firenze seguito nel 2016 da Roma poi Torino e ultimo quello di Milano con progetti per Bolzano, Parigi, Londra. E’ un bel biglietto da visita di italianità offerto a chi parte o arriva col treno con leccornie dolci e salate, specialità locali e internazionali, prodotti selezionati e piatti invitanti da consumare in loco o portarsi via come primo o ultimo assaggio. A Roma il Mercato Centrale si trova alla Stazione Termini nei locali che erano un tempo destinati al dopolavoro ferroviario, dove campeggia la splendida cappa marmorea di Angiolo Mazzoni (ingegnere e architetto fra i maggiori progettisti di edifici pubblici del “900) qui si può scegliere tra svariate botteghe cosa acquistare e fermarsi poi ai tavoli centrali per la consumazione.
Oltre ai consumatori di passaggio sempre più romani sono soliti frequentare il Mercato Centrale per la colazione o in pausa pranzo per la caffetteria o una spremuta di frutta fresca, per la pasticceria di Federico Prodon, la sfogliatella napoletana di Sabato Sessa o i cornetti freschi (non surgelati), le brioches, il pane e la pizza rossa al taglio e quella baciata alla mortadella di Raffaele D’Errico.
Fanno ingolosire i taglieri di salumi e roast beef di Dennys G. Rodriguez e il suo girarrosto, quelli di formaggi e mozzarella di Daniele Meini per non parlare dei supplì di Arcangelo Dandini, il trapizzino di Stefano Callegari inventore di uno street food innovativo e moderno farcito però di ingredienti complessi e antichi che si rifanno alla tradizione, proponendo in un solo boccone cultura culinaria e storia del territorio. A proposito di tradizione a Roma non possono mancare i carciofi come quelli fritti belli come girasoli che trovate nello stand di Dario Giliberto, altre raffinatezze sono quelle di Luciano Savini e i suoi tartufi che si trova al Mercato Centrale fin dagli esordi e la pasta fresca fatta espressa dalla bottega dal Vecchio Pastaio che invece è una novità. Il tocco internazionale lo trovate nelle empanadas gusto buenos aires di Ernesto Claps e Giovanni Mercuri che vi porteranno dritti in Argentina, gli hamburger di Joe Bastianich compreso il suo ottimo smashburger croccante all’esterno e succoso internamente condito con salse home made per un gusto tutto americano, il ramen e i gyoza del giapponese Akira Yoshida e il sushi di Alessio Toiati. Per gli appassionati del buon bere ci sono le offerte di Ercoli, storica gastronomia romana fondata nel 1928, con offerte alla mescita, bottiglie prestigiose italiane ed estere ma anche vini bio-dinamici e naturali.
Al Mercato Centrale si contano dieci milioni di visitatori l’anno, 98 sono le botteghe totali distribuite nelle varie città, 1400 sono i dipendenti e un fatturato di 80 milioni di euro, Umberto Montano è fondatore di questa impresa che è certamente un modello per l’economia italiana. Secondo questo imprenditore molisano il mercato è il fulcro della sostenibilità. Facendo sistema si condivide il lavoro dell’artigiano e dell’imprenditore creando delle sinergie basilari per lo sviluppo economico e il successo ottenuto sembra dargli ragione. Tantissime sono le attività in programma e i motivi per andare al Mercato Centrale di Roma dove vi aspettano non solo le botteghe artigiane dove riempire una bag di bontà ma anche i laboratori, presentazioni di corsi di cucina, ma si può anche ascoltare buona musica perché la cultura è nutrimento e il cibo nutre la cultura.
Mercato Centrale – Roma
Via Giolitti 36
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