Un incontro con il vino delle Lune del Vesuvio

Pubblicato in: Napoli
Le lune del Vesuvio

di Simona Mariarosaria Quirino

Ettari vitati: 4
Enologo: Raffaele Di Martino
Allevamento: spalliera
Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanica
Produzione kg/pianta: da 5 a 6 kg
Esposizione vigne: nord est
Epoca di impianto delle vigne: 2004
Altezza media: 250-500 metri sul livello del mare
Lavorazione del terreno: manuale
Concimi: organominerali
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Nazionale, Nord Europa e Sud Est Asiatico
Bottiglie totali prodotte: 120.000
Percentuale di uve acquistate: 80%
Uve coltivate: piedirosso, coda di volpe, caprettone, falangina, aglianico e catalanesca
Altre produzioni: olio extravergine d’oliva, verdure di stagione e pomodorino del piennolo

Storia

Sul Vesuvio, a Terzigno, da tre generazioni Andrea Forno è l’entusiasmo fatto persona. Pieno di idee e di iniziative, ha fatto della sua passione un mestiere, sette anni fa, quando sono nate “Le lune del Vesuvio”. Il nome ricorda la bellissima iniziativa della visita agli scavi di notte “Le lune di Pompei”, quando la famiglia Forno si cimentava in amatoriali degustazioni di vino. Dagli scavi al Vesuvio, oggi le Lune prestano il nome a questa azienda vinicola a conduzione familiare. Andrea, laureato in economia con una tesi sul business del vino, dopo un master offertogli dalla fondazione Veronelli grazie al quale ha conosciuto le realtà vitivinicole dell’Italia Settentrionale, tornato a casa, ha avviato il suo progetto. L’azienda oggi si estende su 4 ettari di terreno e oltre che nella produzione di vino è impegnata in varie attività: dal turismo enogastronomico al b&b, dal maneggio di cavalli  alla fattoria didattica per i bambini, con tanto di vendemmia a piedi nudi. Andrea è anche responsabile per i paesi del Sud Est Asiatico dell’Associazione Strada del Vino e dei Prodotti Tipici del Vesuvio ed ha in mente un progetto di scambio culturale con Giappone e Cina che realizzerà a breve grazie anche all’appoggio delle istituzioni locali, da sempre al suo fianco.

Vigneti
I vigneti si estendono per 4 ettari di terreno, il sistema di allevamento è il classico tendone vesuviano e le uve impiantate sono il piedirosso, l’aglianico, il coda di volpe e da qualche anno sono stati coltivati anche nuovi vigneti come falangina, caprettone e catalanesca. In vigna c’è uno staff guidato dal fratello e dal papà di Andrea, vero cuore della terra.

Vini

Presenti all’appello, tutti i vini dell’area vesuviana: dal piedirosso pompeiano chiamato o’ Cuognolo come alcune zone del Vesuvio, al Coda di volpe in purezza etichettato Donna Carolina come Carolina d’Austria amante di questi vini; dal lacryma christi rosso detto Muscari al lacryma christi  bianco di nome Janesta, entrambi con i nomi dei fiori del vulcano. Due fanno passaggio in legno, Cratere rosso e Cratere bianco, e alla lista, infine, si aggiungono un lacryma christi rosato e una falangina versione spumantizzata, Chiar di luna.

Schede vini

Conclusioni

L’entusiasmo è l’anima pulsante dell’azienda. Lo ha Andrea, le sue figlie e sua moglie Grazia, regina della cucina delle lune. “Uso solo prodotti nostri – dice –  a volte raccolti dagli stessi ospiti e i menu seguono la loro stagionalità, d’estate parmigiana di melanzane, d’inverno pasta con zucca e salsicce, tutto a km 0”. Tutto autentico, come posto e persone. Accade spesso, infatti, che la famiglia Forno venga invitata dai loro stessi ospiti a tavola perché, come dice Andrea “il momento del pranzo da noi non è come in un fast food, ma è un incontro con il cibo”, e ovviamente con il vino.


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