IL PRIMO SOMMELIER D’ITALIA È TOSCANO. Si chiama Valentino Tesi il vincitore dell’edizione 2019 del concorso “Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc”. Il sommelier della Delegazione di Pistoia ha battuto in finale il molisano Carlo Pagano. Al terzo posto ex aequo il bergamasco Stefano Berzi e il bresciano Artur Vaso, superati nella semifinale.
LA SINERGIA TRA AIS E ISTITUTO TRENTODOC. “La finale del premio – ha dichiarato Antonello Maietta, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier – ha dimostrato il livello qualitativo della scuola di formazione messa in campo da AIS e la condivisione dei valori di un territorio di grande pregio come quello del Trento Doc”.
“La collaborazione dell’Istituto Trento Doc con AIS – secondo il Presidente Enrico Zanoni – prosegue proficuamente da alcuni anni, così come la partnership del premio Miglior Sommelier d’Italia, che coniuga l’eccellenza della professionalità e competenza dei soci AIS con la costante crescita qualitativa e di reputazione della produzione dei nostri associati”.
L’ENOTURISMO PER PROMUOVERE I TERRITORI. Al centro del Congresso si è dato spazio a due interessanti tavoli sul rapporto fra l’AIS e il turismo enogastronomico e sul ruolo del sommelier come figura di riferimento in quest’ambito, un esperto a cui sono richieste sempre più competenze interdisciplinari affiancate alle più tradizionali abilità professionali. Il convegno di apertura, inoltre, ha messo in rilievo la trasformazione del terroir in vera e propria destinazione turistica. Numeri significativi sono quelli che giungono dall’Università di Bergamo, che in uno studio del 2018 ha evidenziato, nella scelta di una destinazione, l’importanza della presenza di un’offerta enogastronomica per il 63% degli italiani e per il 49% degli stranieri intervistati. Il sommelier può promuovere le tendenze crescenti del benessere e della sostenibilità, puntando sulla capacità di offrire accoglienza e di divulgare attraverso il vino i temi della cultura e del bello.
COMPETENZA PROFESSIONALE E SOLIDARIETÀ. Durante la tre giorni di Verona si è svolta anche l’Assemblea dei Soci, in cui i vertici associativi hanno tracciato i prossimi progetti in cantiere. L’incontro è stato anche l’occasione per celebrare la settima edizione del Premio Surgiva, ideato dal Gruppo Lunelli e consegnato quest’anno da Camilla Lunelli. Tra le delegazioni di Agrigento, Comuni Vesuviani e Genova ha vinto la solidarietà del capoluogo ligure, premiato dalla giuria per la sensibilità dimostrata con la realizzazione di iniziative benefiche in sostegno della Fondazione Ghirotti, di Save the Children e delle attività produttive colpite dal crollo del Ponte Morandi nell’estate 2018.
ALLA SCOPERTA DI VERONA E DINTORNI. La manifestazione ha dato la possibilità ai congressisti e ai loro accompagnatori di scoprire le ricchezze di un territorio denso di storia e di tradizioni legate al cibo e al vino. Dalla Valpolicella ai Colli Berici, dall’area del Soave ai Colli Euganei: escursioni, visite alle cantine e degustazioni sono state al centro del programma congressuale. “Siamo orgogliosi di aver offerto una serie di banchi d’assaggio – ha dichiarato Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto – con ben 100 aziende della regione selezionate tra quelle con i migliori risultati sulle Guide Vitae e Vinetia 2020, che a breve saranno inviate alle sedi diplomatiche italiane nel mondo”.
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE SEMPRE IN EVIDENZA. Tre sono anche i vincitori delle borse di studio offerte dalla distilleria Bonaventura Maschio nell’ambito del Master di specializzazione sulle acquaviti d’uva dal titolo “La Ricerca dell’Eccellenza”: Graziano Pietragalla titolare de La Goriziana Club a Rionero in Vulture (PZ), Andrea Galantini impiegato presso la Wineria di Arezzo ed Eros Cattapan, professore dell’IPSSAR Giuseppe Maffioli di Castelfranco Veneto (TV). Un appuntamento che si rinnova ormai da tempo, a beneficio dei nuovi sommelier, con l’auspicio di ritrovarli tra un anno sul palco di Bologna, sede del prossimo Congresso Nazionale.
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