Umi – cucina giapponese
Via Roma, 17
Tel. 089 943 3538 – +39 329 115 6764
Aperto a cena dal lunedi al sabato; venerdi e sabato anche a pranzo
Chiuso domenica
www.umisalerno.com
Ci sono anche le sfumature di colore dell’autunno nel ritorno “a casa” di UMI, il ristorante giapponese di Fiorenzo Benvenuto e Gerardo Ferrari, che hanno riaperto il locale di via Roma dopo la lunga e soddisfacente stagione estiva della Crestarella a Vietri.
Dopo il benvenuto del polpo profumato di prugna e shiso, la succulenza dell’anatra con salsa di sesamo e melanzana danno subito la cifra di una cucina ricercata ma che tiene la barra dritta su stagionalità e sui sapori, sempre decisi e decifrabili.
La scelta di Fiorenzo e Gerardo continua ad essere quella di una materia prima prevalentemente locale e di qualità, a partire ovviamente dal pesce. Così come sono di altissimo livello le referenze per i prodotti giapponesi. Non si transige. Scelta che fa il paio, sin dall’inizio di questa esperienza a Salerno, con il rigore orientale – quasi estremo, ci racconta Fiorenzo – dello chef Jun Inazawa.
Da manuale la tempura, classica eppure non scontata, grazie ad una carnosa e strepitosa triglia del nostro mare e lo sfizio divertente della radice di loto.
Con la ricciola al miso giallo e porcino, così come con l’udon con pancia di maiale (buonissima) e cipolla si continua con le suggestioni d’autunno, con piatti di grande comfort e piacevolezza.
Impossibile, infine, cedere alla tentazione di sushi e sashimi, e al fascino dell’arte del taglio dello chef, in diretta dal banco.
Un locale, insomma, dove è bello tornare per godersi i piatti più conosciuti della tradizione giapponese, ma anche per scoprire curiosità e sapori nuovi di una cucina praticamente sconfinata.
Servizio di sala attento e cortese, e carta dei vini ampia e sempre aggiornata, con una sezione di champagne dove ci si può davvero divertire.
La nostra scheda dell’11 novembre 2021
Siamo tornati al ristorante giapponese Umi a Salerno con la ripaertura e ce lo godiamo meglio. Si tratta inrealtà di un salottino con quattro tavoli, non più di 16 posti compresi quelli al banco. Un ambiente raffinato con decine di referenze di vino e una sala veramente appassionata e competente.
La cucina, come avevamo scritto, è no fusion, e la capacità dei titolari di beccare le giuste materie prime, come l’anguilla a Lesina o il tonno che, spiega Gerardo Ferrari, “compriamo, grazie alla collaborazione con Bentoteca Milano dello chef Yoji Tokuyoshi da Tanaka Hajime, pescatore di tonno in Portogallo. E’ una nostra esclusiva in Campania. Ci arriva abbattuto a -80°, con metodo usato anche dall’industria farmaceutica, per preservare la freschezza, il colore e la qualità del prodotto e pronto per essere preparato dal nostro chef Jun Inazawa”.
Ed ecco quello che abbiamo provato stavolta
Il menu del ristorante Umi a Salerno
Report dell’11 febbraio 2021
Ristorante Umi Salerno
via Roma, 17
Tel. 089.9433538
www.umisalerno.it
Sono tra quelli a cui piace la cucina giapponese ma anche tra quelli che frequenta poco i ristoranti nippofusion oggi tanto di moda che stanno avendo un successo incredibile in Campania, dove le mode arrivano dieci anni dopo che si sono consumate a Milano.
Stavolta faccio eccezione alla regola perchè il ristorante di cui partiamo viene creato da due ragazzi di lungo corso nella imprenditoria gastronomica che hanno l’ambizione di offrire al pubblico una cucina giapponese filologicamente più uguale all’originale.
Insomma, che direste se in un ristorante italiano all’estero vi dessero spaghetti alla Blognese, pizza con ketchup e tagliolini all’Alfredo pensando di riflettere la cucina italiana?
Dove c’è gusto non c’è perdenza, ma noi sappiano quali sono le caratteristiche maniacali di questa cucina, precisa come la pasticceria nei tagli e nelle dosi: l’essenzialità e la qualità del mare.
Così nel cuore di Salerno, al posto del Bar Nazionale, che è come dire bar Salvio al Vomero, c’è questo ristorante minimal, primo giapponese autentico in città. Partiamo però dalla carta dei vini, una delle migliori della Campania e non tanto per numero di referenze o profondità, qui siamo nella normalità, ma per la cultura del vino che traspare a cominciare dalla scelta degli Champagnae, dei francesi, e dalla presenza massiccia della Campania. Pochi rossi, forse qui bisognerebbe osare un po’ di più.
La cucina parla da sola, abbiamo provato bocconi di pesce davvero superlativi e ben eseguiti. il nigiri aveva finalmente il giusto rapporto fra pesce e risso (in giro si trovano solo palle di riso), ottimo e confortante il ramen, soprattutto in una gionata di pioggia battente. Entusiasta il servizio.
Insomma, finalmente un indirizzo sicuro e soprattutto di qualità
Prezzo medio fra i 50 e i 60 euro, vini esclusi ma proposti a ricarichi da enoteca.
Grande delivery e servizio a tutte le ore in cui è consentito stare aperti.
Ristorante Umi Salerno
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