di Paula Clarke
Finalmente a Roma, presso l’Hotel Hilton, si è svolta una serata dedicata ad un vino passito piuttosto antico e raro, prodotto nelle Cinque Terre: lo Sciacchetrà, risultato di un sapiente uvaggio di Bosco, Vermentino e Albarola, che trova origini nella tradizione di questa zona del mediterraneo dove si consumava durante le ricorrenze più importanti.
Il territorio di origine è una piccola parte della bellissima costa rocciosa del Levante Ligure, lunga circa 18km dove si incontrano cinque borghi antichi: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, sovrastati da una catena montuosa che corre parallela al litorale. Più del 90% del territorio ha una pendenza superiore al 30% obbligando gli agricoltori ad attrezzare dei terrazzamenti sorretti da antichi muretti a secco. I vigneti delle Cinque Terre sono riconosciuti, dalla dichiarazione nel 1997 dall’UNESCO, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Buona la partecipazione dei produttori, che ci ha dato la possibilità di farci un’idea della denominazione
Questi gli assaggi che mi hanno maggiormente colpito:
BURANCO 2011 – Oro antico luminoso con notevoli riflessi ambrati. Naso intrigante, molto pulito, note di albicocca secca, arancia candita, noci, iodio e una speziatura leggera. Ottimo equilibrio fra una freschezza marcata che sostiene la dolcezza e la buona dote di sapidità. 90/100
BEGASTI 2010– Topazio lucente. Naso che sprigiona un mix interessante tra freschezza e dolcezza. Sentori di pesca matura, miele, cannella, mallo di noce. Una struttura importante con una mineralità generosa che rimane nel finale. 86/100
AZIENDA AGRICOLA ALBANA LA TORRE 2008 – Giallo ambrato intenso. Impatto olfattivo intenso e particolare con richiami leggeri di frutta candita, sorprendenti note verdi di asparago e eucalipto, e una nota salmastra che ricorda le alici marinate. Si riscontrano le note sapide in bocca che bilanciano la dolcezza e lasciano un retrogusto piacevolmente ammandorlato. 85/100
FORLINI CAPPELLINI RIS. 2009– Calde tonalità ambrate molto luminose. Sensazioni di grande intensità ed equilibrio. Datteri, uva passa, cannella, caramella. In bocca giocano insieme la grande dolcezza e la ricca dotazione minerale creando un dolce/amaro molto accattivante. Persistenza aromatica notevole. 91/100
CANTINA SASSARINI 2008 -Ambra carico con riflessi ramati. Naso meno dolce con ottime note di freschezza. Confettura di albicocche, speziatura dolce, miele di castagno, gherigli di noce. In bocca una dolcezza tenue in assenza della tipica sensazione di ammandorlato nel finale, poco carico. 82/100
LITAN 2010 – Ambra carico con riflessi ramate. Olfattivo molto dolce con sentori tipici di albicocche secche, confetture di prugne, salvia, alloro, noci. In bocca, dopo il primo impatto dolce, si ritrovano le erbe aromatiche e si riscontra una nota amara di tè verde che rimane a lungo. 80/100
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