di Marco Contursi
Di TripAdvisor si è scritto tanto, ma oggi le mie riflessioni vertono sul rapporto incoerente che hanno con lui i ristoratori.
Tutto nasce dalla recente notizia che un il titolare di un locale bolognese ha querelato una professoressa che sul famoso sito di viaggi e recensioni aveva criticato aspramente il servizio e soprattutto il vino.
Partendo da questa notizia, senza soffermarmi sugli aspetti legali e ripensando a come parlano di TripAdvisor alcuni ristoratori che conosco, mi sono accorto che qualcosa non va nel loro rapporto col sito in questione e vediamo perché:
1) Tutti apertamente lo criticano.
2) Tutti a 4 occhi dicono che serve e pure parecchio se hai recensioni positive a portare altri clienti.
3) Tutti però si incazzano come dei pazzi se arriva una recensione appena sotto i 5 pallini ossia la soglia dell’eccellenza. E ne fanno una malattia.
MA COSI’ NON VALE !!!
Non è possibile prendersi solo ciò che è buono dal sito suddetto senza poi mettersi in gioco completamente.
Fa parte del gioco:
1) Ci può stare che un concorrente disonesto faccia una scheda negativa come ci sta che un tuo amico la faccia esageratamente positiva.
2) Ci può stare che un incompetente critichi il tuo prodotto di eccellenza come che un altro incompetente elogi un tuo prodotto mediocre. Non bisogna essere Luigi Cremona (miglior palato d’Italia secondo alcuni) o Marco Contursi (migliore pancia d’Italia secondo altri) per scrivere una recensione su TripAdvisor.
3) Ci può stare di non essere i primi nella classifica cittadina di TripAdvisor,senza arrabbiarsi se si perde una posizione, senza inventare artifizi per riguadagnarla.
Collego il fenomeno ad una più estesa mancanza di senso critico e serenità di giudizio della gran parte dei ristoratori. Chiariamoci a nessuno fa piacere ricevere delle critiche ma non è neanche normale addossare la colpa di eventuali insuccessi nell’attività o recensioni poco lusinghiere sempre al cliente o alla crisi. Soprattutto questo atteggiamento di difesa ad oltranza e acritica del proprio lavoro non aiuta a migliorare. Nè serve prendersela sempre col cliente se ti fa osservare qualcosa con garbo ed educazione. Se ti dicono che il bagno è piccolo, che la pizza è arrivata fredda o che la bistecca era duretta, mica stanno dando della meretrice a tua moglie o a tua sorella!!!
Ma è il cliente o il ristoratore ad avere sempre ragione???
Un ristoratore una volta mi tolse il saluto per avergli fatto notare dopo numerose sue lamentele della crisi degli affari che il servizio in sala era poco efficiente e la pizza mediocre. Un anno dopo chiuse e oggi fa altro, forse se fosse stato un pizzico più umile oggi starebbe ancora nel suo locale.
Le cose non vanno bene? Scrivono su di te critiche? Prima di prendere carta e penna e far scrivere dall’avvocato visto che la Giustizia italiana è già sufficientemente incasinata, fatti una bella autocritica e se pensi che sia tutto ok, una scrollata di spalle, e giù di nuovo a farti “il mazzo a cappello di prete” nel tuo lavoro……le soddisfazioni arriveranno…..e con esse le recensioni positive su T.A…..se proprio ci tenete tanto ( ma senza ammetterlo però!!!!).
p.s. Nella vita c’è di peggio che prendere due pallini su T.A. Pensa se davvero scopri che tua moglie o tua sorella fanno quello di cui sopra ( magari insieme!!!!) :-) :-) :-)
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