di Virginia Di Falco
L’enotavola resta a Roma uno dei miei posti preferiti per un break a pranzo che non contempli un pomeriggio impegnativo. Niente di meglio che un piatto unico e un dessert accompagnati da un bicchiere con una mescita seria. Ho provato questa volta, dopo tanto tempo, la cucina di Trimani, famiglia di vinai a Roma da più di un secolo che ha aperto questo wine bar più di venti anni fa. Grande esperienza e passione che sono riusciti a tramandarsi di generazione in generazione con competenza e curiosità.
L’ambiente si apre su un grosso banco all’ingresso, tavoli in legno chiaro, grandi specchi d’antan alle pareti. Aria spartana, tovagliette di carta, servizio professionale e ultra-rapido.
Praticamente sin dai primi giorni di apertura la scelta di offrire un assortimento del meglio della produzione di salumi e formaggi italiani e stranieri, oltre a una selezione di ostriche, caviale, salmone scozzese e canadese. Accanto a questo, la proposta di un menu con i piatti del giorno a 10 euro e una piccola carta di proposte “speciali” più elaborate.
Ecco alcune voci: pollo ripieno con cavolo nero e zucca, zuppa di lenticchie, gnocchi, la genovese in versione “romanesca” con broccoletti, baccalà con tortino di patate, strudel di farro con pollo e verdure. L’attenzione alla selezione dei prodotti si accompagna dunque alle ricette di stagione, in una carta che risulta semplice, leggibile ed immediata, così come ci si aspetta in una tavola che guarda soprattutto all’offerta di vino e champagne.
Io sono capitata nella «settimana della polenta», anche se piuttosto tardi, quindi non tutte le voci erano disponibili. Ho scelto la versione con il capriolo (18 euro) in veste – proprio come desideravo – da piatto unico: un tortino di polenta al centro e lo spezzatino di carne tutt’intorno. La carne era tenera, ben insaporita mentre la polenta era fredda (perchè?) e piuttosto anonima. Anche lo strudel di farro farcito con pollo e verdure lascia l’impressione di un piatto senza mordente.
Tra i dessert , tiramisu in tazza e cheese cake alla zucca (in carta tutti a 8 euro).
C’è da sottolineare, come nota positiva, che nel conto non ci sono le voci su servizio, pane e coperto.
L”impressione generale, dunque, è che le proposte della cucina non siano del tutto adeguate al livello (molto alto) della ricerca sui prodotti – da sempre tratto distintivo della famiglia Trimani – e, soprattutto, all’offerta, competente e ormai storica, di vino e bollicine.
La carta dei vini è infatti organizzata molto bene, una sorta di guida quasi didattica, con centinaia e centinaia di etichette. E la scelta alla mescita è varia e con prezzi nella media. Insomma, tanto la carta quanto la scelta al bicchiere invitano a bere, con grande competenza.
Trimani il Wine Bar
Via Cernaia, 37/b
Tel. 06.4469630
Aperto: a pranzo e a cena
Chiuso la domenica
www.trimani.com
ilwinebar@trimani.com
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