Mi piace il vino invecchiato, soprattutto bianco. Pensate con quanta gioia inizio a godere anche dei bianchi del Cilento che hanno qualche anno sulle spalle. Avevo spinto in questa direzione con Ida e Mario, i proprietari dell’azienda San Giovanni a Punta Tresino. Il motivo: i suoi vini, pensati per uscire entro l’anno dalla vendemmia a distanza di un po’ di tempo hanno sempre dato risultati fantastici. Ed ecco allora Aureum, un fiano invecchiato un anno sotto l’occhio dell’enologo Michele D’Argenio. Proviamo senza tema di essere smentiti il 2015, dunque tre belle estati alle spalle e lo troviamo perfetto. Fresco, dinamico al palato. Sapido, lungo, di buon corpo, davvero una buona prova e la conferma che bisogna assolutamente insistere in questo percorso. Non è stato facile con la 2017 siccitosa e la 2018 piovosa, ma non bisogna assolutamente demordere.
Scheda del 26 aprile 2017. Non è mai facile per una piccola azienda saltare un’annata e stoccarla. Quando succede vuol dire che il viticoltore crede davvero alle potenzialità del suo vino. E’ avvenuto con il Fiano di Guido Marsella passato da uno a due anni di attesa, con il Fiano di Rocca del Principe e, adesso con il Tresinus di San Giovanni, la bellissima azienda di Ida e Mario Corrardo a Punta Tresina nel cuore del Cilento.
L’idea nasce proprio da un nostro suggerimento: differenziare ancora di più il Fiano Paestum Igt dal Tresinus. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi quando le bottiglie sono così poche e la pressione della clientela è alta. La soluzione transitoria dei nostri due viticoltori è stata quella di stoccare per un altro anno una parte della vendemmia di Tresinus del 2015. Risultato: Tresinus Aureus che ha fatto capolino per la prima volta al Vinitaly. C’è poco da fare, un anno di attesa di più favoriscono sempre i vini bianchi, soprattutto il Fiano. E questo, curato dall’enologo irpino Michele D’Argenio, è la conferma delle grandi potenzialità di questo vitigno anche fuori dall’Irpinia.
Questo bianco coltivato a picco sul mare di Ulisse è semplicemente perfetto e in buon equilibrio. L’acidità sorregge in modo tonico la bevuta, preceduta da sentori di agrumi, fiori di ginestra, macchia mediterranea. Un bianco decisamente elegante ma al tempo stesso deciso, potente sul cibo. Esile e delicato al naso, di buona struttura al palato. Cosa aggiungere ancora, se non la nostra raccomandazione di resistere ancora un po’ a stapparlo, magari fargli scapolare questa estate, per goderlo nella sua piena maturità espressiva? Grande bianco, che conferma le virtù della 2015, una annata destinata a camminare bene nel corso dei prossimi anni.
Sede a Castellabate – Contrada Tresino – Telefono 0974/965136 – 089/224896 – Fax 089/2754259 –www.agricolasangiovanni.it – info@agricolasangiovanni.it – Enologo Michele D’Argenio – Ettari di proprietà 10, di cui 4 vitati. Bottiglie prodotte in un anno circa 20.000. Vitigni: Fiano, Trebbiano, Greco, Aglianico e Piedirosso.
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