di Enrico Malgi
Come ben si sa la coltivazione del Fiano nel Cilento a livello commerciale è storia recente, ma si può tranquillamente affermare che in pochi anni il plafond qualitativo è diventato sicuramente di ottimo spessore. Ovviamente il contesto territoriale cilentano è molto diverso da quello irpino e beneventano, dove il Fiano è allevato da sempre, per ragioni prettamente pedoclimatiche ed orografiche, ma ciò non toglie che i risultati in termini di eccellenza sono comunque molto confortanti.
Ecco qui per esempio un Fiano cilentano prodotto nel 2015, che a distanza di più di cinque anni dalla mia ultima degustazione ho trovato ancora in piena forma, confermando così la vocazione di questo vino a rimane integro per moltissimo tempo.
Trentenare Fiano Paestum Igp 2015 – Azienda Agricola San Salvatore 1988 di Giungano.
Fiano in purezza maturato per sei mesi in contenitori di acciaio per poi essere affinato in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale attuale intorno ai 16,00 euro. Vino vincitore a Radici del Sud nel 2016.
Aspetto visivo di grande effetto cromatico, laddove risalta un colore giallo paglierino lucentemente carico e vitale. Il performante bouquet riesce a conquistare subito l’approvazione e la gratitudine di un naso orgogliosamente disponibile alla piena collaborazione. Lo spettro aromatico rimarca in modo indelebile una molteplicità di eccellenti connotazioni olfattive, che ricordano la nocciola, la pesca bianca, la mela, la pera, il fico, la banana, la ginestra, il biancospino e la vegetazione delle colline cilentane. Sottofondo lievemente speziato. In bocca penetra un sorso sorprendente per l’elevata e gioviale freschezza e per l’accomodante morbidezza. In appresso la beva si arricchisce di eleganza, polposità e grazia, mentre la tattilità palatale risulta essere sapida, ammaliante, carezzevole, palpitante e dinamica. Vino che durerà integro almeno per altri cinque anni. Chiusura rifinita su toni palesemente pervasivi e persistenti. Da abbinare ad un piatto di spaghetti a vongole ed anche ad una perlacea mozzarella pestana.
Scheda del 30.08.2016
Colore giallo lucente non molto carico, con effetti verdolini nel bicchiere. Impronta aromatica tipicamente territoriale, che sa esprimere nuances fruttate di pesca, susina, mandarino e fico, accoppiate a suadenze di ginestra, di gelsomino e di erba mediterranea. Beva tesa, ampia ed avvolgente, in cui convergono sapidità, mineralità, acidità ed eleganza. Palato dinamico e scattante. Persistente e godibile il finale. Vino che è in piena fase di spinta e che raggiungerà lo zenit tra qualche anno, sfruttando al massimo le grandi potenzialità ed il millesimo favorevole. Su un risotto alla pescatora, grigliata di pesce, carne bianca e salumi in abbinamento.
Azienda Agricola San Salvatore 1988
Sede a Stio (Sa) – Contrada Zerilli
Cantina a Giungano (Sa) – Via Dioniso
Tel. 0828 1990900 – Fax 0828 1990901
Info@sansalvatore1988.it – www.sansalvatore1988.it
Enologo: Riccardo Cotarella, coadiuvato in sede da Charlie Annes.
Ettari vitati di proprietà: 18, più 5 in affitto.
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: Aglianico, Pinot Nero, Fiano, Greco e Falanghina.
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