di Floriana Barone
Una vista mozzafiato sulla valle Tiburtina e un piccolo scorcio sulla Città eterna: Zarazà è una pittoresca trattoria frascatana, gestita dalla famiglia Bronzini, con oltre 70 anni di storia alle spalle. Sono stati nonna Elena e nonno Gino, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ad aprire la prima fraschetta a via Regina Margherita, alla fine del Belvedere di questo noto paesino dei Castelli Romani: all’epoca avevano solo un ampio giardino con una pergola, un tinello e una grotta per il vino della casa. Qualche anno dopo, Elena e Gino hanno iniziato a introdurre qualche piatto caldo sul menu, come l’amatriciana e la pajata al forno con patate. Poi, negli anni Sessanta, la famiglia Bronzini si è trasferita all’inizio della strada trasformando la loro fraschetta in una vera e propria trattoria, la cui gestione è poi proseguita con il figlio Bruno e sua moglie Piera, alla fine degli anni Ottanta. Dieci anni dopo, i Bronzini hanno acquistato il locale attuale, situato proprio accanto alla fraschetta dei nonni. Da diversi anni, accanto a Bruno e Piera lavorano anche i due figli: Michele e Raffaele, che, in sala, si muovono con disinvoltura e professionalità all’interno di un ambiente accogliente e curato.
La Trattoria Zarazà è segnalata nella guida “Osterie d’Italia” sin dalla prima edizione, nel 1990 ed è stata “chiocciola” Slow Food per 28 lunghi anni. Non certo una casualità, considerati i punti forti del locale: l’accoglienza, il servizio e la cucina rassicurante di stampo laziale, modernizzata da qualche rivisitazione e piatti più stagionali.
Il menu qui cambia praticamente ogni giorno e la cucina è chilometro zero da sempre. La pasta fresca arriva dal pastificio Pastart di Frascati, il pane è cotto a legna nel centenario forno Ceralli, le verdure arrivano dall’ortofrutta del paese, ma qualche pianta selvatica, come la borragine e la ramoraccia, sono acquistate al mercato di Cocciano o all’Orto di Giobbi di Ariccia.
La carne è della Macelleria Chioccia, compreso l’agnello, il pecorino romano Dop arriva da Fulvi, la carne di maiale e il prosciutto dall’Antica Norcineria Lattanzi e il guanciale dal Salumificio Sano di Amatrice. In cucina Terenzio Carbonari si destreggia con attenzione tra i fornelli. È parte integrante della famiglia: lavora in trattoria dalla fine degli anni Ottanta.
Le mezzemaniche “alla Carbonara non Carbonara” rappresentano un cavallo di battaglia storico: sono condite con costine di maiale, pecorino romano Dop, finocchio selvatico raccolto da Bruno al Tuscolo, alloro, pepe e rosmarino.
Un piatto inventato da Terenzio circa quindici anni fa, che potrebbe essere presto brevettato: è sul menu praticamente tutto l’anno, così come le altre specialità romane. Una su tutte la cacio e pepe, preparata con il tonnarello fresco di farina integrale.
Ma sono ottimi anche i bucatini all’amatriciana (11€), i tagliolini con il sugo della coda alla vaccinara (12€) e le mezzemaniche alla norcina, con panna, salsiccia, parmigiano, pecorino e pepe (11€). Deliziosa la lasagna bianca con zucchine e asparagi (13€); sul menu spiccano le zite con vongole, peperoni, ricotta salata e prezzemolo (12€), che solitamente sono disponibili il venerdì, insieme alle altre proposte di pesce.
E per l’estate arriveranno da Zarazà anche fusilli con melanzane, pomodorini secchi e ricotta salata grattugiata e la lasagna al limone. Tra i secondi sono da provare l’intramontabile abbacchio a scottadito (14€), cotto qui a regola d’arte, la coda alla vaccinara e la trippa alla romana (12€).
La carta dei vini comprende 25 cantine: quelle di Frascati sono 10, per un totale di 150 bottiglie.
Il dessert non delude: tutti i dolci sono preparati dalle amorevoli mani di Piera. Le varianti del tiramisù classico non mancano mai: alle fragole, pere e cioccolato o al pistacchio, oltre a quelle stagionali.
Il carrello dei dolci offre proposte che cambiano quasi ogni giorno: lo strudel, le crostate o la classica torta di mele. Piera realizza anche il gelato allo zabaione e diverse mousse.
Trattoria Zarazà
via Regina Margherita, 45,
00044 Frascati RM
http://www.trattoriazaraza.it/
info@trattoriazaraza.it
Telefono: 06/9422053
Dal martedì al giovedì solo a cena, sabato e domenica a pranzo e a cena. Lunedì chiuso (orari in vigore fino al 31 agosto)
Facebook
Instagram
60 posti disponibili per l’emergenza Covid
Dai un'occhiata anche a:
- Ristorante Lo Scalco dell’Aquila
- Quale sarà il prossimo step dello stellato L’acciuga a Perugia?
- Diadema all’Impruneta, il ristorante di Firenze che non ti aspetti alle porte del Chianti
- Villa Ischia Restaurant ad Atina: un luogo che coniuga l’atmosfera di campagna e di una baita di montagna
- Ristorante Terra a Palazzo Tirso MGallery e la cucina di Alessio Signorino a Cagliari
- La mia prima volta da Uliassi a Senigallia
- Il Pagliaccio a Roma e la cucina eretica di Anthony Genovese
- Barrique, il ristorante di Poggio Le Volpi a Monte Porzio Catone e la cucina di Fabio Dalla Lana