di Marco Galetti
Cucina&Cantina si raccontano, una quindicina di istantanee in rigoroso didascalico di questo luogo del cuore e di cuore, una Trattoria bergamasca, con la miglior carta dei vini d’Italia, che se fosse locanda diverrebbe ancor di più, di quanto già non lo sia, luogo di ritrovo per tutti quelli che amano stare insieme per condividere gran parte del meglio che la vita ci offre, conversare°ustare, il resto lo immagini… continua per immagini…
Trattoria Visconti, l’orto è a chilometro zero e a passi 10 lo stesso voto che mi sento di assegnare a Giorgio che lo coltiva con tanta cura&passione, la stessa profusa nella gestione del pollaio.
Trattoria Visconti, il regno di Daniele la splendida, rinnovata e pluripremiata cantina, godo di goduria riflessa
Trattoria Visconti, un altro scorcio della cantina
Trattoria Visconti, stuzzichini di benvenuto, imperdibili le polpettine di zucchine, cibo da re, anzi da Papa, il Papa Buono apprezzò quelle di una zia di Fiorella Visconti
Trattoria Visconti, pane e focaccia autoprodotti, il sacchetto semivuoto, semipieno per quanto riguarda il sottoscritto, è destinato all’uso domestico, il mio, anche la polenta di mais rostrato è di produzione propria, la prossima volta mi farò dare un paiolo per il viaggio di ritorno o, come si usava una volta, per la colazione del giorno dopo, bravo Roberto, il figlio più piccolo di Giorgio&Fiorella, lui, a differenza di Daniele, invece del cavatappi tiene una padella per il manico e non l’abbandona nemmeno con lo sguardo come si evince dalle immagini (ma se non provi non immagini) di tortelli&casoncelli.
Trattoria Visconti, tortelli ripieni di borragine e ricotta con burro di montagna, mandorle e fiori di borragine
Trattoria Visconti, gli imperdibili ultracentenari casoncelli, da seicento anni sulle bocche dei bergamaschi, saltuariamente anche di mezzi toscani che tifano Dea come seconda squadra
Trattoria Visconti, polpette di magro con pane e pomodoro su crema di ceci, l’enorme ricchezza di un piatto povero
Trattoria Visconti, pollo alla Gonzaga, il piatto, storico, merita un ulteriore assaggio di approfondimento e un post a parte corredato di ricetta
Trattoria Visconti, Rumtopf, il regalo di Fiorella che supervisiona, la macerazione non deve andare oltre…
Trattoria Visconti, uno splendido Riesling, qui il formaggio (sono premiati anche per questo) non manca mai, manca la foto ma non l’assaggio, non sarebbe saggio…
Trattoria Visconti, le bollicine francesi a tutto pasto, tutt’altro che nudo, per chi ama le citazioni…
Trattoria Visconti, una vera chicca, una tra le tante, mirate, estratte dal cilindro di Daniele che non si occupa di coniglio ma di vino, sulla strada del divino il suo approccio al cliente e l’uso misurato tendente smodato del cavatappi, le attenzioni che mi riserva sono certamente una forma di amicizia, ma il garbo, la disponibilità, la voglia di fare bene e far star bene sono pressoché le stesse che vedo riservare anche agli altri tavoli, dunque o sono passato in secondo piano io o Daniele Caccia è un professionista del quale continueremo a sentire parlare (e bene) in futuro.
Trattoria Visconti, lo stemma di famiglia tra i rampicanti, la foto d’autore è di Lido Vannucchi.
Durante la seconda Crociata Ottone Visconti ebbe la meglio in uno scontro con Voluce, un feroce ed imbattuto, fino ad allora, guerriero saraceno, sulla cui insegna era raffigurato un serpente che divora un uomo, simbolo che il signore dei Visconti, tornato in patria, fece proprio affinché non venisse mai dimenticata la sua gloriosa impresa.
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