di Tiziano Terracciano
Ho perso il conto di quante volte siamo passati per Montesarchio, e solo ora scopriamo il cuore pulsante della città, l’affollatissima Piazza Umberto I circondata da quei monumenti che regalano delle immagini da cartolina da qualunque direzione si provenga. E proprio in un angolo della piazza, adiacente alla Chiesa della Santissima Annunziata, scopriamo questo bel localino con una piccola sala interna e tanto spazio esterno, dove poter pranzare, cenare, degustare o semplicemente sorseggiare un cocktail o un buon calice di vino.
Ci accomodiamo all’interno dove veniamo raggiunti da Peppe Giglio, il proprietario, che ci illustra le proposte del giorno dando accurate spiegazioni sulla provenienza dei prodotti e sulla filosofia alla base del locale che vuole riproporre l’antica funzione della precedente Cantina offrendo, come recita il sottotitolo dell’insegna, “Vino, sfizi e Compagnia” e pietanze preparate, come si faceva una volta, solo con i prodotti della dispensa e sopratutto con quelli reperiti in giornata seguendo il calendario della stagionalità.
Dopo aver dato un’occhiata alla interessante carta dei vini decidiamo di ordinare uno dei vini sfusi selezionati dalla casa: un ottimo Aglianico del Taburno barricato prodotto dalle Cantine Iannella di Torrecuso.
Si comincia dunque dal tagliere dei profumatissimi e gustosissimi salumi e formaggi accompagnati dal pane casereccio servito nelle buste di carta utilizzate dai panettieri: -il Culatello è Irpino; -il Capocollo, la Pancetta e la salsiccia secca al finocchietto (detta Finocchiona di Cervinara) sono della macelleria “Clemente” di Cervinara; -il Caciocavallo, la Caciotta al peperoncino ed il Pecorino sono di latte di Pezzata Rossa allevata nell’Azienda Agricola e Caseificio “Savoia” di Roccabascerana; -il Miele è della Valle Caudina; -l’intrigante confettura di peperoncini è prodotta dalla figlia di Peppe con frutti coltivati in proprio; -unico “intruso” sul tagliere è un pur sempre ottimo pecorino Toscano dop di un’azienda che ha ricevuto un importante riconoscimento nel 2017.
In cucina la compagna di Peppe (che lo aiuta nella scelta dei vini e delle materie prime) ci prepara una Pasta e Fagioli fatta con dei Cavatelli Martinari (una pasta tipica locale che prende la denominazione dalla vicina San Martino Valle Caudina) e dei tipici fagioli Chiattolaro del Taburno.
Ci deliziamo poi assaggiando alcune delle proposte del giorno: – la Patata schiattata cotta (e rigorosamente mangiata) con tutta la buccia e condita con il profumatissimo origano del Taburno e con il pregiato Olio del Taburno “Entroterra – limited edition – non filtrato” della Società Agricola “Votino” di Montesarchio (Società Agricola che sul suo sito ricorda quanto scritto da Virgilio nelle Georgiche: “Iuvat olea magnum Vestire Taburnum” ovvero “Il Taburno deve essere coperto di Ulivi” in quanto sin dall’antichità questo territorio era considerato uno dei luoghi più fertili per la coltivazione delle piante di olivo); -un filo dello stesso olio viene messo sulle Cicoriette selvatiche e Fave; -per finire non ci facciamo mancare un pezzo della bella Parmigliana di Melanzane.
Trallallà
Piazza Umbero I, 14
82016 Montesarchio (BN)
Tel. 339 8537202
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