di Tiziano Terracciano
Oggi siamo a Pontelatone, cittadina medioevale dell’Alto Casertano e già insediamento dell’Antica Roma, il cui territorio con i suoi frutti è decantato da Plinio il Vecchio nel suo trattato naturalistico “Naturalis Historia” con particolare riferimento al vino Trebulanum, considerato allora il miglior vino Italico, e considerato oggi originario del vino Casavecchia, fiore all’occhiello dell’agricoltura locale ed il cui vitigno si narra sia stato riscoperto alla fine dell’ottocento, quando dopo un epidemia che distrusse tutti i vigneti della zona rimase vigoroso un solo ceppo di un vitigno sconosciuto ubicato vicino ad una “casa vecchia” le cui talee cominciarono ad essere diffuse per tutto il territorio circostante da Prisco Scirocco, il contadino che, come si narra, ne fu lo scopritore.
Ecco dunque spiegata anche l’origine del nome di questo localino di circa 35/40 posti a sedere ubicato nel pieno centro storico del borgo ed in cui come vino della casa non può che essere servito il rinomato Casavecchia, per accompagnare le prelibatezze culinarie preparate esclusivamente con prodotti locali.
Il menù cartaceo è un qualcosa di solo orientativo in quanto quello reale varia in base alla stagionalità e alla reperibilità dei prodotti freschi. Iniziamo, come di consueto, nell’ordinare un tagliere di Salumi e Formaggi: il Prosciutto crudo, la Pancetta arrotolata, la Salsiccia secca ed il Capocollo provengono tutti dalla produzione artigianale e da allevamenti locali (nel tragitto per arrivare a Pontelatone non è raro poter osservare delle stalle immerse nel verdeggiante paesaggio); il Primo sale e la Caciotta di Bufala (quella con la scorza nera) provengono dal Caseificio La Baronia (produttore anche della Mozzarella di Bufala DOP e che prende il nome dal comprensorio che si distingue per le colture e gli allevamenti di pregio, definito appunto “Baronia”, di cui fa parte anche il comune di Pontelatone) il Pecorino e la Caciotta stagionata di Capra provengono invece dal confinante territorio di Giano Vetusto.
Come antipasto ci sono anche i tegamini le cui proposte variano in continuazione e tra quelle della giornata decidiamo di assaggiare la Zuppetta di Cipolle Alifane con Provola e l’inusuale e saporita Zuppetta di Rane.
Inusuale ed eccezionale anche il primo piatto che scegliamo: degli Spigoli (una pasta fresca fatta da un pastificio artigianale la cui insegna di vede appena si entra in paese) con un superlativo Ragù di Pecora locale.
Anche per secondo decidiamo di continuare con la Pecora locale e ci sfiziamo a mangiare gli Arrosticini che accompagniamo con una fresca e croccante insalatina proveniente dall’orto coltivato dai proprietari del locale.
Accompagniamo poi logicamente tutta la cena con l’eccellente vino Casavecchia della casa.
Ristorante PLINIUS
Piazza Cavour, 15
81040 Pontelatone (CE)
Tel. 347 702 4907
http://www.ilplinius.com/#home
Dai un'occhiata anche a:
- Sapori Sanniti a Forchia (BN), la Braceria – Paninoteca dell’Az.Agr. Verlezza che porta direttamente in tavola dal proprio allevamento le carni della Romagnola IGP
- Casa Ragusa a Salerno, perchè two is meglio che one
- Perché scegliere Suscettibile a Pioppi è sempre una scelta giusta
- Nel segno della tradizione la nuova proposta della Corte dei Filangieri a Candida
- Locanda Radici, Angelo e Giuseppe D’Amico. Gli ambasciatoridel Sannio | Viaggio di fine agosto a Melizzano
- Ristorante Essentia a Pescocostanzo di Mariangela di Maio e Nicola Merlo
- Hosteria Ara, delle sorelle Arricale ad Arienzo
- Roof Garden Angiò: esperienza di oasi urbana a Napoli tra drink e stuzzicherie