di Marco Contursi
Di passaggio nelle Marche per lavoro, non potevo non fermarmi. La trattoria Lorè sta a Porto San Giorgio da oltre 50 anni.
Da poco ha rimodernato la sala, ma la cucina, verace di mare e l’accoglienza familiare sono le stesse. Le manca l’affaccio sul mare, ma è a due passi, e in inverno è agitato ma di grande suggestione. Avevo prenotato, il giorno prima, il brodetto, specialità locale che necessita di una preparazione lunga, trattandosi sostanzialmente di una zuppa di pesce che vede al suo interno, crostacei, molluschi e pesci vari. Immancabili i crostoni di pane.
E’ piatto unico, ma “volendo nel sughetto che rimane si può tuffare uno spaghetto alla chitarra”, mi dice il cortese responsabile di sala che credo essere il marito della titolare, figlia di Lorè, e seguirò il suo consiglio, facendo bene.
Ma prima mi cimento con tutto quel bel padellone portato fumante in tavola, e via le posate, perché il brodetto, va mangiato con le mani. Altrimenti come sgusciare le vongole piccole e saporitissime, come pulire gamberoni, scampi e cicale, come spinare i pescetti che come ogni pesce da zuppa che si rispetti sono pieni di spine ma saporitissimi? La cottura è perfetta, le carni sono sode, il sapore è nel sughetto, il pane si impregna e restituisce al palato tutti i profumi del mare Adriatico. Avrei preferito una leggera passata di aglio sui crostoni ma già così vanno benissimo. La battaglia è lunga ma di soddisfazione, come aiuti a finire tutto quel ben di dio (Nettuno, naturalmente), ho solo Candida e una mezza di Passerina docg, che si rivela fruttata e minerale, perfetta per la tenzone culinaria.
Eppoi con quel nome, a forza mi doveva piacere…..
Finiamo tutto e resta il sughetto e vai di chitarrina, con la pasta fatta mantecare nel brodetto di cui si impregna, ma che buona che viene.
Ovviamente non potevo saltare un assaggio di stringhetta alla marinara, piatto storico del locale, realizzato con uno spaghettone quadrato condito con un sughetto di pesci e vongole, a cui mancava solo una grattugiata di buccia di limone (acidità e profumi) per renderlo perfetto. Goloso, succulento, ottima scusa per finire l’ultima stilla di passerina e passare al vino cotto.
E già, perchè qui a fine pasto non si beve limoncello o finocchietto ma questa bevanda realizzata con mosto cotto, fermentato ed invecchiato (10 anni in questo caso), che sposa a meraviglia la pasticceria secca, ma è piacevolissimo anche assoluto.
Conto più che onesto, 45 a testa, tutto compreso e due passi fino alla gelateria Amati, sul lungomare, dove prendere un cono con diverse varietà di cacao, davvero squisito, reso ancor più buono dalla vicinanza del mare e della persona che ami. Da provare anche il gusto zabaione al vino cotto di Ortezzano e il bacio, con una gianduia davvero notevole.
Brodetto, passerina, vino cotto e gelato. What else?
Ma la BOMBA alla crema di Niko Romito, sulla strada del ritorno, of course !!!!
Trattoria Lorè
via Giordano Bruno 271 Porto san Giorgio (Fm)
tel 0734 673870
prezzo medio 30-40€ (28€ il brodetto e va prenotato)
Gelateria Amati
Lungomare Gramsci259 Porto San Giorgio
tel 0734301030
Dai un'occhiata anche a:
- “La Casetta” a Carbognano nella patria di Giulia Farnese alla scoperta dei sapori di un tempo
- Roma, La Piccola Amatrice, vera trattoria di quartiere
- Ristorante Lo Scalco dell’Aquila
- Ristorante Terra a Palazzo Tirso MGallery e la cucina di Alessio Signorino a Cagliari
- Roma Testaccio, Checchino dal 1887, da 6 generazioni l’avamposto del Quinto quarto
- Osteria del Borgo a Cesano di Roma
- Al Cambio a Bologna e la certezza della gioia
- Quarant’anni di Madonnina del Pescatore, Moreno Cedroni da Venezia a Pechino come Marco Polo