di Franco D’Amico
Il ritorno in questa valle nell’Alto Molise, per conoscere anche l’altra parte di questa comunità montana dove viene prodotto non solo il noto salume “Signora” di Conca Casale, ma anche legumi di qualità, in un viaggio tra i sapori con la cucina espressa dalla Trattoria la Conca di Giuseppe Papa, gestita unicamente in ambito familiare, che in così poco tempo dall’apertura, dopo avere rilevato nello scorso dicembre un’attività che era di pizzeria, si è inserita appieno nel contesto del territorio sposando da subito pietanze realizzate con elementi tipici del luogo seguendo le stagioni.
E’ sempre un piacere una gita fuori porta, in particolare in quei luoghi dove alla fine oltre a trascorrere una giornata in pieno relax si concilia anche la buona tavola, come l’arrivo per la prima volta alla trattoria la Conca, per saggiare la cucina di questa verdeggiante valle dove ancora insistono piccole produzioni contadine di lenticchie e fagioli, ma soprattutto ceci e cicerchie, legumi antichi che da sempre vengono coltivati quassù, in un territorio incontaminato dove esiste un’unica strada di accesso, al confine con i Monti della Meta lato San Vittore nel Lazio e più a nord con le Mainarde Molisane, a vista l’Appennino centrale lato Abruzzo.
I confini del paese sono attraversati da tratturi antichi originati dalle transumanze, che hanno segnato nei tempi località del Molise, ma anche del Lazio e Abruzzo medesimi, considerando la vicinanza con due insediamenti di grande importanza come l’Abbazia di Montecassino e l’Abbazia di San Vincenzo, crocevia di scambi culturali e commerciali tenuti dai monaci nel corso dei secoli, per meglio acclarare la provenienza di legumi importanti coltivati in queste aree. Da segnalare qui vicino i fagioli di Acquaviva d’Isernia e più nord nelle terre di Atina analoghe produzioni locali.
Sono questi alcuni dei motivi che ci portano verso questa piccola comunità di Conca Casale, inserita in un contesto montano a nord di Venafro fuori dagli itinerari classici. Quest’area sin dall’antichità è stata sempre considerata un avamposto speciale di osservazione a confine tra le terre venafrane in Molise e le citate regioni confinanti.
La Trattoria apre le porte del paese, sul viale alberato, l’unico punto di ristoro con cucina, gestito dalla famiglia Papa, dove Giuseppe e la figlia Antonella danno il benvenuto agli ospiti in sala, mentre tra i fornelli altri componenti della famiglia si occupano della preparazione delle pietanze.
Il locale è uno chalet riattato di montagna, con inserti in pietra e legno che confluiscono in una unica sala luminosa e con camino, arredi semplici e tavoli sobri. Ora nella bella stagione la possibilità di accomodarsi ai tavoli anche all’aperto.
Il menù spazia, oltre all’antipasto tipico, anche nella possibilità di scegliere tra vari primi e altrettanti secondi, suddivisi tra paste fatte in casa come i ravioli con ceci che rappresenta l’impronta dei sapori della valle e le carni, eccellenti quelle di agnello alla brace che vengono servite con abbinamento di patate o verdure disponibili che variano nelle stagioni, ricordando gli asparagi, i porcini e funghi vari, i noti tartufi dell’area.
L’antipasto in apertura, tra salumi e tipicità casearie come la ricottina di pecora, con cipolla in agrodolce e frittatina alle erbette, viene corredato da tegamini con zuppe varie, tra cui anche il soffritto e mini involtini di cotiche suine, ma il focus è diretto ai ceci e alle lenticchie del posto, con extravergine molisano.
I primi piatti:
Gnocchi al ragù di agnello: un altro piatto che compone il menù con elementi che ci riportano ai sapori della montagna, la pasta casalinga con ragù di agnello, pomodoro e spolverata di pecorino, una pietanza saporita.
Ravioli alla crema di ceci di sicuro tra i primi piatti rappresentano il cavallo di battaglia della trattoria La Conca, impasto lavorato a mano, preparazione del ripieno e condimento a base di ceci coltivati sul posto, pancetta di suino locale ed extravergine molisano, un insieme che racconta i sapori di questa terra che riportano alle antiche attività rurali tra vita contadina e pastorizia.
I secondi piatti:
Agnello molisano e patate della valle di Conca Casale, a casa della “Signora”, il salume che racconta la storia tra queste montagne incontaminate, ma qui troviamo anche gli orti coltivati con legumi di qualità come ceci e cicerchie, lenticchie e fagioli che come accennato confluiscono nei sapori della trattoria.
Nel complesso, nella Trattoria La Conca si riscontrano insieme tutti quegli elementi piacevoli che valgono il viaggio, con un ottimo rapporto tra qualità delle pietanze e il costo, per un pasto completo che si aggira intorno ai 25 euro o poco più, sforando nell’eventuale richiesta di qualche bottiglia di vino a parte (disponibili alcune etichette), considerando il montepulciano della casa di buona beva.
Accoglienza e servizio corretto, il sorriso a Giuseppe non manca nonostante il pieno domenicale a pranzo, con l’opportunità non da tutti di poter fruire di biciclette messe a disposizione dalla trattoria per la passeggiata pomeridiana, allora ne ho approfittato per visitare gli orti del posto in piena fioritura, aspettando la prima decade di agosto con la festa locale dedicata ai sapori della montagna, con i legumi della nuova annata a fare da apripista. I giovani del posto sono avvertiti, non abbandonate la vostra terra, coltivatela, crescete insieme creando un format idoneo con le associazioni locali per meglio valorizzare il futuro della valle, passando appunto tra le vostre specialità che questa terra vi offre ogni giorno.
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