La Buatta
Via Filippo Cifariello, 14
Napoli
Tel. 081.5586720
La Buatta a Napoli. Sì, passateci la battuta, sembra di essere a Napoli e non al Vomero. Vicoletto stretto, basalti lavici a terra, ambiente raccolto nella “Trattoria da conversazione” di Angela Gargiuli nella quale entriamo dopo quasi quattro anni dalla prima segnalazione di Fabiola Quaranta. Le pareti tappezzate con le bottiglie di vino, quasi tutte campane e con ricarichi che fanno girare la cantina, cura dei particolari tipica delle trattorie in cui c’è la mano femminile. Piatti di sostanza, veri, una piccola grande biblioteca delle tipicità napoletane, alcune anche dimenticate come lo spaghetto del poveriello e gli spaghetti al soffritto, e poi ziti allardiati, uno spaghetto freschissimo con alici e limone, paste con fagioli, lenticchie e patate con i friarieli. Una lunga sequenza di zuppe e dolci ben eseguiti. Meravigliosa, un piccolo grande presidio culturale gastronomico. Imperdibile. E’ già entrato nel nostro cuoe.
Vi lascio con le foto della cena e la prima recensione di Fabiola Quaranta.
Ps. La buatta è l’adattamento del francese boîte «scatola», usato a Napoli e in Campania per indicare i recipienti di lamiera stagnata (scatole, barattoli, ecc.) per conserve alimentari. Buattone è, ovviamente, la buatta grande.
di Fabiola Quaranta
Luglio 2015. Alla Buatta al Vomero mangi come a casa, hai una scelta limitata delle pietanze, rimessa alla fantasia della cuoca, il menù viene recitato a voce tra una chiacchiera e l’altra, l’atmosfera che si respira è informale e per questo rilassante.
Angela Gargiulo è cuoca per passione, cresciuta tra i fornelli con l’amore per le tradizioni e la saggezza della nonna, che le ha trasmesso inconsapevolmente l’abile arte della cucina. Il suo regno è trattoria di conversazione, piccolo e accogliente, nascosto in un vicoletto del Vomero.
La cucina è a vista e la parola d’ordine di Angela è semplicità, nei gesti, nella parole, nella sua cucina. Specialità della casa sono pasta e patate con i friarielli, crocchette di patate al limone, baccalà e alici fritte, minestre di legumi, frittata di cipolle, il tutto a costi contenutissimi.
Cibi semplici, serviti in piatti inglesi di grande effetto, scelti dalla padrona di casa con attenzione e amore, che invitano ad affrontare la pausa pranzo in modalità “familiare”, che incoraggiano al relax, che esortano ad un allegro scambio di chiacchiere tra i commensali. Ho imparato che la cucina può essere algida o di cuore.
Sicuramente alla “Buatta” il cuore la fa da padrone anche quando, chiacchierando con Angela, candidamente mi ha detto che la sua soddisfazione più grande è sentire dai suoi più affezionati clienti che da lei si mangia come a casa!
Trattoria La Buatta a Napoli
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