di Enrico Malgi
Daniela Montinaro non ha proprio le sembianze di una fattucchiera o di una strega, anzi al contrario è una signora sorridente, dall’aspetto molto giovanile e connotata da un carattere solare e comunicativo. Nonostante una vita trascorsa non sempre felicemente e messa a dura prova da momenti di dolore ed eventi negativi. Ma Daniela è una persona forte, generosa e volitiva, attaccata alla propria famiglia e per questo è giustamente ricambiata e sostenuta dagli affetti dei suoi congiunti. Proprietaria e chef della Trattoria e Pizzeria Le Macàre di Alezio, Daniela cerca di trasferire la sua immagine e la sua dolce ma decisa personalità nei suoi squisiti piatti che prepara con tanto amore e passione per i suoi affezionati e fidelizzati clienti. Accennavo prima al termine “strega”, che nel gergo dialettale salentino vuol dire “macàre”, proprio come il titolo della trattoria, e che identifica una seducente e tentatrice maliarda, personaggio sicuramente lontano anni luce da quello che riguarda Daniela.
In cucina comanda lei, spalleggiata dai due figli maschi Vincenzo e Francesco, mentre in sala a fare gli onori di casa ed a servire ai tavoli ci pensa l’altra figlia Stella, gentile, premurosa, carina e garbata, oltre che molto preparata professionalmente. Il tutto si svolge sotto l’occhio attento e vigile di Pasquale Lippolis, compagno e confidente di Daniela, che da perfetto anfitrione accoglie ed indirizza i clienti con gentilezza, simpatia ed un sincero sorriso stampato sul viso. Ci troviamo al confine col comune di Gallipoli e quindi le materie prime impiegate sono sia di terra e sia di mare, per dei piatti territoriali sicuramente creativi e deliziosi e declinati in un contesto di assoluta eccellenza, tanto da meritare per il secondo anno consecutivo la chiocciola di Slow Food.
Prenotiamo un tavolo per due un sabato sera, perché anche stavolta sono accompagnato dalla brava, bella e preparata collega Federica Stella Blasi, che ormai funge da perfetta guida per i miei sempre più frequenti blitz nel Salento. Arriviamo alla trattoria con largo anticipo, prima che la sala si riempia del tutto e così ho l’occasione di scambiare due parole con i proprietari. Locale da poco rimodernato e messo a lucido. Ambiente raffinato e piacevole, tranquillo e rilassante.
Per il percorso culinario ci affidiamo totalmente nelle mani di Stella, che ci conduce magistralmente verso una papillosa e gratificante esperienza.
Dopo aver assaggiato l’ottimo pane casereccio intinto nelle due varietà di profumato olio evo pugliese di Donna Olearia e di Cima di Mola Intini, ecco che passano sul nostro tavolo una sfilza di saporiti e gustosi antipasti.
Zuppetta di cozze, crema di patate e sedano.
Insalata russa preparata con maionese fatta in casa, uova di galline locali, verdure cotte a vapore, sedano rapa, patate, carote e cavolfiore.
Crostone di pane tostato con cipolle di Tropea in agrodolce.
Tartare di carne di frisona con pomodoro secco San Marzano, mousse di melanzana, cacioricotta di capra e rucola.
Trancio di pizza margherita dal sapore e dalla forma tipicamente partenopei.
Due i primi. Zuppa di pasta mista Gentile con pescato del giorno (pescatrice, gambero viola e gambero rosa di Gallipoli).
Tortelli ripieni di mortadella del salumificio Santoro, fonduta di parmigiano vacche rosse e burro al tartufo bianchetto salentino.
Coppa di maialino cotta con spezie e accompagnata da peperoni in agrodolce.
Sorbetto al lampone, panna montata aromatizzata all’olio al limone muraglia e crumble di cioccolato e nocciola.
Mousse di ricotta mista, biscotto al burro, pere ripassate al rhum e cioccolato Valrhona al 70%.
Piccola nera, con tre varianti di cioccolati Valrhona: 55% base biscotto, 70% base mousse e 80% base ganache e caffè Borghetti.
Quattro i vini assaggiati scelti personalmente da Pasquale Lipollis che si sono rivelati molto azzeccati: Fiano Mezzogiorno Salento Igp 2017 di Morella; Negroamaro Rosato Salento Igp 2016 Vigna Mazzì di Rosa del Golfo; Negroamaro Rosso Salento Igp 2015 Portulano di Rosa del Golfo; Dindarello Moscato Passito Veneto Igt 2017 di Cantina Maculan.
La carta dei vini è abbastanza ampia, con preferenze territoriali, ma anche con qualche etichetta “straniera”.
Alla fine io e Federica rimaniamo del tutto soddisfatti, per avere assaggiato una cucina territoriale solida e gustosa, ma soprattutto affidabile e “rassicurante”. Ecco questo è il termine giusto “rassicurante”, perché ti fa stare bene, ti coccola e ti rassicura. Una cucina senza inutili orpelli, ma efficiente, sostanziosa ed anche delicata, nonostante qualche sapore più forte. Una cucina naturale, armonica e slow, in perfetta sintonia col ricco e tradizionale territorio salentino, che rappresenta una continua miniera di cose buone da scoprire sempre di più. Niente magìa e filtri d’amore, quindi, ma soltanto una cura maniacale verso l’utilizzo di sani prodotti locali sempre nel pieno rispetto della stagionalità e che sanno perfettamente coniugare tradizione e modernità. Perché come è riportato sull’insegna, “La cucina è la sola magìa”. Ed è veramente così! Una bella esperienza senz’altro, che mi ha lasciato davvero appagato.
Grazie Federica, anche stavolta ha fatto centro! Alla prossima occasione.
Trattoria e Pizzeria Le Macàre
Via Mariana Albina, 140 – Alezio (Le)
Tel. 0833 282192
info@lemacare.it – www.lemacare.it
Apertura variabile in estate ed inverno. A parte il martedì che è giornata di chiusura, aperto sempre a cena. La domenica aperto anche a pranzo. Chiuso per ferie una settimana a dicembre e gennaio tutto il mese.
Coperti 75 all’interno e 40 all’esterno.
Un pasto completo senza bevande costa mediamente 30,00 euro.
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