di Rocco Catalano
L’adriatica mi piace perché la trovo una strada dolce, il mare è sempre lì ad un passo pronto a mostrare l’umore del tempo, ed è inutile nasconderselo, sarà anche l’umore che porterai con te non appena uscito dai confini dell’abitacolo condizionato dall’aria e dalle attese del viaggio.
Arrivato a Cavallino alle 21.30, tra le dolci colline Romagnole, il termometro segna freddo e invita al veloce accesso in trattoria. Un luogo sospeso in un tempo diverso, due sale arredate in maniera semplice che immediatamente restituiscono un clima di familiarità. In effetti, è una casa di amici, una trattoria di antica memoria amata da un’ampia fascia di clienti, tanto che a sgomitare al tavolo a fianco, proprio come in una tirata sul rettifilo del Mugello, si può trovare anche i big della Moto GP.
Il Sangiovese, naturalmente, è il principe della tavola con Santini e Podere Vecciano a fare gli onori delle colline, vitigno di sanguigna genuinità e di un contagioso nostalgico romanticismo, è più di tutti, forse, il vino dell’amicizia, che nasce in una terra che sa di amore ed accoglienza; di un tempo migliore che a tratti ancora conserva il suo buon umore.
Marco è ospite generoso e competente, capace di mantenere intatto lo spirito autentico della trattoria che da due generazioni prepara piatti tipici della tradizione di questa parte della Romagna. Una cucina legata principalmente alla terra, ottimi gli antipasti di salumi e formaggi locali, le misticanze, sempre accompagnate dalla piada bassa e croccante fatta in casa.
I primi sono di pasta lavorata a mano farcita con i prodotti della zona che fanno di questa cucina un sentimento ricco e genuino; come i raviolacci verdi ripieni di robiola, zucchine, melanzane e basilico; un affondo alla morbidezza, alla piacevolezza di un composto ricco ma ben equilibrato, tenuto molto bene dalla pasta del raviolo a giusta cottura. Le tagliatelle al ragù, sono abbondanti e generose anche di condimento, quasi a ricordarti che qui si fa sul serio, non è posto per “selfisti moderni”, buona e altrettanto da consigliare la zuppetta di seppia e fagioli cannellini.
Per secondo il coniglio in porchetta e il galletto alla cacciatora hanno ridato slancio al desiderio luculliano, spingendo la fierezza del pasto oltre l’ostacolo della sazietà.
Con la piccola pasticceria fatta in casa e un’ottima crema catalana (non potevo trascurarla per sentimento familiare) chiudo il pasto ma non la serata. Il prezzo ha mantenuto sincero il principio di onestà con una spesa di 25 euro; sarà anche per questo che è sempre consigliabile prenotare per non rimanere in piedi ad aspettare che si liberino tavoli.
“Si alza sempre lenta come un tempo l’alba magica in collina per le Osterie di Fuori Porta”, fatte del gusto autentico dei cibi e del buon cuore dei suoi abitanti, in un Amarcord di Felliniana memoria, al riparo dal luccichio del sempre fascinoso Viale Ceccarini ho trovato una buonissima tavola e forse il mio genio…. invero il mio genius loci.
Prosit e Serenità.
Trattoria Da Savino
Via Cavallino 32 , Coriano (RN)
info@trattoriadasavino.com
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