di Tiziano Terracciano
In questi giorni leggendo l’articolo sulle ricette con il Baccalà mi è venuta voglia di Baccalà. Sapendo che Rosita non è amante di tale prelibatezza (che io adoro mangiare anche crudo, così, tal quale, appena ammollato) le ho chiesto cosa avesse preferito mangiare, e subito mi ha risposto: il Tartufo! Elaborando dunque mentalmente gli input delle due preferenze in base alle esperienze passate ne è uscito come risultato: Il Burbero! Giungiamo dunque a San Salvatore Telesino al tramonto e poiché è ancora presto per cenare facciamo un giro per il paese per poi accomodarci ad uno dei tavoli esterni (in estate si cena prettamente all’esterno, in un angolo della Piazza subito fuori dal locale) e come prima cosa ordiniamo il buon Aglianico della casa con cui facciamo aperitivo.
Partiamo direttamente dai primi piatti: io decido di assaggiare uno dei piatti tipici del Beneventano, lo Scarpariello, che di base è una pasta al pomodoro e formaggio ma estremamente saporita, tanto che difficilmente si riesce a lasciare nel piatto il sugo rimanente e si va giù di scarpetta con l’ottimo pane.
Qui lo Scarpariello lo preparano con gli Scialatielli nella versione con il Peperoncino e con l’aggiunta di una spettacolare Salsiccia Secca locale, quasi a formare una sorta ragù delicato.
Rosita invece, senza esitazione e senza ascoltare cosa altro proponesse la cucina, ordina il suo piatto preferito, i Tagliolini al Tartufo che qui vengono amalgamati con una fusa di Caciocavallo Podolico per poi essere ricoperti da lamelle di Tartufo locale e granella di Noci. Questi Tagliolini hanno un profumo inebriante e irresistibile al punto che non resisto e ogni tanto ne rubo una forchettata (tali pulsioni che sfiorano la cleptomania alimentare suscitate dal Tartufo mi fanno ricordare e condividere in toto una recente Ricerca Scientifica congiunta dell’Università dell’Aquila con quella di Teramo ed con il Campus biomedico di Roma, secondo cui il Tartufo contiene l’anandamide, una “molecola del piacere” strutturalmente e con gli effetti molto simili al Thc presente nella Cannabis. Tale molecola in natura scatenerebbe quell’irresistibile odore che porterebbe gli animali a scovarli e a cibarsene con lo scopo, in tal modo, di diffondere le spore nell’ambiente e favorire dunque la diffusione dei Tartufi stessi).
Ad assecondare la mia voglia di Baccalà ci pensa il secondo piatto preparato alla Livornese: bello il mussillo di Baccalà (bianco, consistente, dal perfetto grado di salinità e logicamente senza neppure l’ombra di una spina), ottime le olive ed eccezionali i capperi che insieme ai pomodorini completano egregiamente questo piatto.
Rosita va sul classico ed ordina un’Entrecote di Marchigiana del Sannio con contorno di Funghi Porcini alla griglia. La tenerezza, il profumo e la succulenza di tale carne hanno rapito anche colei che storceva il naso ogni qual volta si nominava la carne!
Tra i dolci ce ne sono due al Pistacchio e per evitare dilemmi di fine serata li ordiniamo entrambi: un semifreddo artigianale con canditi e uno fatto in casa con crumble al cioccolato. Due ben riuscite interpretazioni del mio gusto preferito che chiudono alla perfezione questa escursione d’estate nei sapori senza soffrire minimamente il caldo afoso di questi giorni!
Ristorante Pizzeria Il Burbero
Via Sant’ Angelo angolo Vico Freddo
82030 San Salvatore Telesino (BN)
Tel. 327 746 0726
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