di Marco Galetti
Questa terrazza ombreggiata, con i tavoli e le panche in pietra sembra così da sempre, (e probabilmente lo è) le acque del Lambro, che scorre a vista poco più in là, non sono più le stesse di mezzo secolo fa, ma le fritture di rane e pesciolini, (reperiti altrove) continuano a rallegrare i pranzi e le cene delle famiglie brianzole in cerca di frescura sotto il bel pergolato di glicine e di uva americana, qui è ancora possibile trovare un piatto panda che non deve rischiare l’estinzione, l’antipasto di salumi all’italiana con la giardiniera, arricchito dal salame cotto e dalla mortadella di fegato ormai quasi introvabili (asterisco).
D’inverno sono a disposizione anche due salette con camino, ma il Jolly da giocarsi in primavera-estate è senza ombra di dubbio l’ombra non finta di questa terrazza d’altri tempi, che può garantire un paio d’ore di sollievo al milanese distrutto dall’afa, così, mentre la termoregolazione manda segnali preoccupanti accendendo tutte le spie a disposizione, se la spia della riserva di energia lampeggia, fermiamoci qui, senza indugio, magari facendo precedere il nostro pranzo da una visita alla vicina Abbazia di Agliate e da una sosta sul bel ponte a cinque archi sul Lambro.
Il ponte a cinque archi tra Carate e Vedano al Lambro, chi viene al nord piange due volte, quando vede il colore del Lambro e quando pensa al colore del mare, ma qualcosa rimane, tra le pagine amare della ristorazione brianzola, chi cerca trova…
Trattoria Bjrot, dettaglio frescura, autentica come questa trattoria, chi cerca trova un servizio premuroso e sorridente, qui si sta bene
Trattoria Bjrot, Carnaroli Riserva San Massimo con pere e zola, gustoso e ben eseguito, qui un risotto in carta c’è sempre, chi ha ricevuto la mia prenotazione telefonica si è reso disponibile, con estrema gentilezza, a farmene preparare anche altri fuori carta, (bonus) ma stavolta, avevo un’orecchia ad aspettarmi…
Trattoria Bjrot, Spaghetti aglio, olio, peperoncino, zenzero e zeste di limone, va benissimo
Trattoria Bjrot, Trota fritta, inaspettata, chi la prepara ancora così…pochi, il piatto che vale il viaggio, uno di quelli che vorrei trovare più spesso in trattoria, basterebbe questo, con un po’ d’insalata e qualche calice fresco di bianco, per essere appagati e felici
Trattoria Bjrot, Dettaglio trota, traspare piacevolmente qualche raggio dal pergolato mentre traspare chiaramente il bianco assoluto della trota cotta a puntino per uno spuntino coi fiocchi
Trattoria Bjrot, Peperoni, inclusi, come le patate, a corredo dei secondi
Trattoria Bjrot, Orecchia d’elefante cotta nel burro, sicuramente sopra media per esecuzione, dimensioni e prezzo (soprattutto se contestualizzato alla dimensione di trattoria di famiglia e per famiglie), mentre davvero nulla da eccepire per quel che concerne i costi più che onesti delle altre portate
Trattoria Bjrot, Patate al forno, forse un po’ d’olio sopra i livelli di guardia, volendo trovare il pelo nell’uovo, mentre volendo trovare nel piatto la grigliata di carne, per altro quasi sempre a disposizione, bisognerà rinunciare a qualcosa, non vorrei essere preso in giro per il giro vita, tra poco ho l’aggiornamento per la prova costume…
Trattoria Bjrot, Bollicine, non è ampia la carta dei vini ma non è un problema, volendo, comunque, se qualche sciura milanese dalla erre moscia che riscalda il dopo cena, dovesse presentarsi qui in tacco dodici con qualche aspirazione, potrebbe sbizzarrirsi con qualche bollicina francese dalla erre moscia, mentre nella stagione più fredda, immaginando la nebbia col Lambro ad un passo, largo alla cucina lombarda con polenta e cassoeula, trippa, brasati e stracotti che, pur essendo piatti impegnativi, vista la mano leggera che hanno in cucina, dovrebbero risultare comunque digeribili e consentire alla sciura milanese in gita in brianza, capriole ad alto coefficiente di difficoltà sul materasso nel dopo cena …
Trattoria Bjrot, in modalità autunno-inverno, (asterisco) mentre la polenta è nel paiolo di rame, mi sembra di vedere l’uomo dell’Agro Nocerino Sarnese che, rassegnato e finalmente consapevole del vero significato della frase “maledetti toscani”, colto da nervosismo interiorizzato per la voglia repressa di degustare salumi brianzoli per lui introvabili e ammaliato dal canto delle sirene lombarde, si vede costretto a pianificare un viaggio al Nord, in mezzo alla nebbia, lontano dal mare e dalle bufale…
Trattoria Bjrot, insegna…che chi cerca trova in un bel contesto (che farebbe la fortuna di tanti locali di fascia alta) ristoro, frescura, piatti ben eseguiti e a prezzi corretti, volendo anche qualche proposta ittica d’acqua salata ad una cifra per nulla salata, tanto per uscire, saltuariamente, dal solco ben definito della tradizione lombarda…prima che la nebbia offuschi la strada e le idee, io qui un salto ce lo rifaccio, lascerò a casa quel poco di tecnologia necessaria al fufblogger che c’è in me, per godere appieno, in piena estate, senza condizionamenti, dell’aria condizionata nature e del suono del fiume a me caro che ha dovuto da sempre sostituire quello agognato dello sciabordio delle onde, c’è chi ha il gorgonzola e chi le bufale…se non potete mandarmi il mare almeno…chi ha orecchie per intendere intenda, nel caso il messaggio nella bottiglia non dovesse arrivare, ho allegato un’orecchia d’elefante bella grossa, cosi che, anche chi non vuol sentire, che sorridendo abbraccio, sarà costretto a farlo…
Via Molino Filo, 5 Verano Brianza MB 20050
www.bjrot.it
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