Siamo in una delle frazioni di Tramonti, il paese dei tredici borghi arroccati tra i piani dei Monti Lattari. La Cucina Antichi Sapori è un localino molto pratico e affidabile: si trova poco dopo il Valico di Chiunzi, praticamente a circa un’ora da Napoli, ed ha una cucina distinta, immediata, sempre radicata sul territorio per lo stile e i prodotti. In questi ultimi anni Giuseppe e Antonietta, entrambi sommelier, hanno maturato una bella esperienza e oggi non possiamo che confermare che siamo in una giusta trattoria della Costiera Amalfitana.
Mi piace frequentare queste curve sorvegliate dai muli e dai castagni in autunno o godermi l’inizio della primavera, sino a maggio: qui è il trionfo del menu che segue le stagioni, a cominciare dalle tagliatelle di farina di castagno con pomodorino, salsiccia e caciocavallo e dalla zuppetta di farro e porcini (“del nostro giardino” precisa Antonietta) in ottobre, oppure dei broccoli maturi proposti a inizio primavera nel primo piatto con il pesce azzurro.
Le verdure hanno tutte un tocco in più, a partire dalle foglie di insalata. Siamo ai confini tra la cucina montanara e quella terragna dei contadini che ancora popolano i borghi dei Monti Lattari. Varrebbe la pena venire solo per i salumi e i latticini, molto buoni davvero, come nell’antipasto tramontino col biscotto di pane, e accompagnarli con un bicchiere della competente e non scontata carta dei vini.
I divertimenti sono davvero numerosi e da non perdere, citiamo l’involtino di verza ripieno di formaggio, il risotto con verdure di stagione, gli gnocchi con provola e limone, il tortino di patate e baccalà con crema di zucca e un delicatissimo baccalà con finocchi stufati profumato al pepe verde. La pasta qui è una cosa seria, basti pensare che il pastificio di riferimento è il mitico Vicidomini di Castel San Giorgio, un vero artigiano. Molto buono lo spaghettone al sugo di Tramonti, con pomodoro, pinoli e uvetta. La carne, sempre di qualità, è una sicurezza per gli amanti del genere: dal carpaccio di manzo (servito con caciocavallo locale), al filetto di maialino brasato al Tintore (l’uva della zona) con le patate fritte, all’agnello nostrano, con un bel punto di cottura. Grande ricerca di formaggi, questi sì tutti e sempre locali.
Ma quello che voglio dirvi davvero è la sensazione di equilibrio che si trasmette dall’ambiente ai piatti di questi novelli Deucalione e Pirra: è un bel posto dove la passione è coniugata alla curiosità competente. Di quale equilibrio parliamo? Di quello tra il cibo, di tradizione, e la presentazione, moderna e aggiornata, il gusto, né ostentato né finto folk, la confidenza con il mestiere che consente sempre di capire chi hai di fronte e adeguare il tono del volume.
A tono, appunto, anche i dolci, con un tris di semifreddi molto buoni e una serie di biscottini casalinghi per chiudere in bellezza. Insomma, se siete in vacanza da queste parti è da non perdere. Se abitate tra Napoli, Avellino e Salerno è da frequentare senza noia e ripetitività grazie proprio alla metodica rotazione stagionale della proposta.
Conto sui 35 euro.
Visita del 26 settembre 2006. L’altra Costiera. Quella del mare lontano quasi come un miraggio, dei viaggiatori in fuga dai turisti mordi e fuggi, dei tempi lenti, del lavoro duro della terra. Ma anche quella dei colori veri e veraci, del verde nascosto tra i monti, del giallo dei terrazzamenti di limoni, del bianco delle vie del latte, del rosso delle strade del vino. E della pizza famosa ma discreta che tiene miracolosamente a distanza di sicurezza quella a metro di Vico Equense, vicinissima e caciarona. I pizzaioli di Tramonti conosciuti in tutto il mondo a Tramonti non ci sono quasi più, ma per fortuna questa è una terra di laboriosità e intelligenze. Come quelle dei ristoratori vivaci e coraggiosi, che qui hanno investito tutto quello che avevano, con caparbietà e passione. Come Gigino dell’Osteria Reale. E come Giuseppe Francese, che proprio all’Osteria aveva cominciato, qualche anno fa. Oggi lavora con la moglie Antonietta al loro Cucina Antichi Sapori, un bel locale sulla strada che porta al Valico di Chiunzi, in una delle tante frazioncine in cui si dirama questa parte di Costa d’Amalfi. L’ambiente è ben curato (la mano femminile si riconosce subito), i tavoli decorati con uva, fichi e peperoncino — quasi un manifesto gastronomico; il servizio è familiare ma sempre attento. I piatti scelti per cominciare sono tiepidi antipastini ricchi di profumi e sapori dell’orto: sformati, involtini e cartocci di verdure di stagione, zuppetta di farro e fagioli, bruschette, torte salate, gamberetti in soffice panatura, il tutto accompagnato da grissini e panetti sfornati al momento, variamente aromatizzati. Tra i primi piatti – quasi tutti di pasta fresca – dei tagliolini al basilico, in bianco, molto profumati, al giusto punto di cottura. Discreta la scelta di carne (Giuseppe prende il pesce solo quando il suo genio e il suo fornitore di fiducia glielo suggeriscono), da provare il maiale cotto in salsa di aglianico. Per chiudere qualche buon formaggio locale o la pasticceria creata dallo chef, come le sue variazioni di pasta sfoglia, crema e frutta. La cantina, partorita con affetto, si regge su valide etichette regionali ed è in costante crescita. Proprio come l’entusiasmo dei padroni di casa: rifugiatevi qui appena potete.
Via Chiunzi, 72 – frazione Campinola
Tel. 089.876491 – 347.5943389
aperto a pranzo e a cena
chiuso il martedi
www.cucinaantichisapori.it
Come arrivare
Percorrere la Napoli/Salerno ed uscire ad Angri, successivamente seguire le indicazioni per il Valico di Chiunzi e proseguire in direzione Maiori. Da Amalfi: arrivare a Maiori e seguire le indicazioni per Tramonti.
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