di Marco Contursi
In 20 anni e più di militanza sul campo ho visitato centinaia di locali e incontrato moltissime persone, alcuni non li ricordo neanche più. Ma la famiglia Vaccaro, dell’Agriturismo da Regina di Tramonti mi è rimasta nel cuore. La prima volta, tanti anni fa, dopo poco che Francesco, colui che l’aveva fondato, era salito in cielo prematuramente, lasciando una giovane moglie Alfonsina e 3 figli poco più che adolescenti, Antonio di 20 anni e David e Cristian di 16.
Ritrovarli dopo quasi 10 anni, uomini, mentre Alfonsina sembra la sorella, mi ha fatto enorme piacere. L’agriturismo va alla grande, alla proposta territoriale si sono affiancate un reparto braceria, con carni pregiate e la pizza tramontina, grazie ad Antonio, fratello di Alfonsina e pizzaiolo provetto.
L’antipasto stavolta l’ho saltato, e dopo una tartare di manzetta locale e marmellata (ottima) di sfusato amalfitano, come benvenuto, mi fiondo su un pacchero con salsiccia, pomodorini e porcini (foto del piatto non fatta per la fame) che mi fa capire che 9 anni fa ci vidi giusto quando dissi che Antonio in cucina ci sa fare davvero.
E l’esperienza invernale in Svizzera, come chef, ha arricchito quello che ritengo essere un talento naturale. La pasta è cotta alla perfezione, il sugo pure. I sapori sono netti, puliti, se fosse stata stagione di porcini (non callosissimi), sai che capolavoro. Anche ora però risulta godibilissimo. Si scarpetta con pane caldo e si aspetta il secondo, una ricca grigliata di pancetta, salsiccia e costoletta con patate fritte fresche.
Anche qui, tutto risulta qualitativamente superiore alla media e cotto benissimo: costoletta succosa, pancetta porcellosa, salsiccia voluttuosa. E le patate, fresche e per nulla unte, sono da spiluccare con le dita. Cristian in sala ha lo stesso garbo di 10 anni fa, un piacevole freschetto, proprio dell’altitudine rende il tutto più lieto. Un goccio di concerto, e perché no, di finocchietto e un limoncello non te lo fai?!!…..deliziosi, e puoi pure acquistarli per portarli in dono a chi vuoi bene.
E bene si sta sotto la pergola di limoni, mentre un simpatico cagnone ti sorride, speranzoso di un pezzetto di salsiccia, che ovviamente avrà, ricambiando con un bau di gratitudine.
Un mio personale consiglio? Puntare di più sulla cucina e su prodotti e ricette del territorio. Perché Antonio ai fornelli è bravo sul serio, e quando hai le mani d’oro, cuocere la carne alla brace per quanto di qualità, per me, è riduttivo, anche perché sono convinto che farebbe benissimo una pasta e fagioli con i preziosi legumi locali, coltivati sotto alle viti centenarie, oppure un pollo ruspante al forno. Un ultimo abbraccio a Cristian, con la preghiera di condividerlo con mamma e fratelli e scappo da Gaetano Bove, medico veterinario, vignaiolo e teorico dell’imperfezione.
A lui si deve un opera di promozione e recupero del tintore veramente encomiabile. A lui si deve Clandestino, di vino e di fatto, uve autoctone senza lieviti selezionati, senza filtrazioni e chiarifiche.
Che buono che è, lo sorseggio e mi ricordo di quando nella cantina c’era una scala su cui io, novello Sergio Bruni cantavo la “E duje paravise”, dopo che una copiosa dose di Tintore aveva eliminato paura e pudore…..bei tempi….
Voi veniteci…..a settembre Tramonti è magica, con i profumi della vendemmia e le chiome dei castagni colore del rame…..il programma? Sorbetto di limone al carretto della rotonda (pazzesco), visita a Tenuta San Francesco e cena all’agriturismo da Regina.
“La verità è che esistono luoghi troppo grandi per stare dentro alla geografia del mondo e che si estendono all’interno dell’essere umano. E’ in quelle zone di intersezione che si può star fermi col corpo e correre con l’anima, sbrigliando il cuore. Tramonti era così”.
Da “Il sentiero delle formichelle” di Alessia Castellini.
A lei l’epilogo di questo mio racconto.
Agriturismo da Regina
via Vaccaro 90 Tramonti (Sa)
089 876249 conto medio 35-40 euro
(porzioni abbondanti, quindi qualcosa si può tranquillamente dividere)
Tenuta San Francesco
via Fieccia Tramonti (Sa)
089 876434
Scheda del 19 febbraio 2016
di Marco Contursi
Il pezzo su questo agriturismo è stato un anno chiuso nel mio pc. Ci andai giusto un anno fa e fui colpito dalla serenità del ragazzo di sala, appena 16 anni, un sorriso sincero che conquista. Immaginate quale fu la mia sorpresa quando, scambiando due chiacchiere, appresi che aveva perso il papà da pochi giorni. Mi resi conto che alcune persone hanno il privilegio di donare serenità con un sorriso, anche se hanno il lutto nel cuore. Sono ritornato oggi, tra nebbia, lampi e pioggia torrenziale, per completare quello che finora non avevo avuto la forza di fare. E ho trovato la stessa preziosa serenità e affetto per il cliente. Siamo a Tramonti, paese presepe a pochi km dal caos dell’agro nocerino e in estate, della costiera.
Qui, Francesco Vaccaro, 3 anni fa e dopo svariati di lavoro al nord, decide di tornare a casa e di ristrutturare questo antico casale per dare un futuro alla sua famiglia nel loro luogo natio. Ha commerciato in vino e carni, di cui è un grande esperto, mettere su un agriturismo è scelta congeniale. Con lui, la moglie Alfonsina, oggi direttrice della struttura e i figli Antonio, 20 anni che gestisce la cucina insieme al fratello David (pasticciere), e l’altro fratello Cristian, che ti accoglie in sala come fossi uno di famiglia. Purtroppo un anno fa, Francesco scompare prematuramente e Alfonsina si ritrova sola coi figli a gestire sia le camere che il ristorante, ma i legami familiari sono solidi ed ecco correre ad aiutarla i suoi due fratelli e zii dei ragazzi, Andrea ed Antonio, esperti pizzaioli (qui si fa anche pizza nel forno a legna).
Si mangia molto bene, alcuni piatti meritano il viaggio, piccole imperfezioni da mettere a punto e spiccherà il volo, ma Antonio e David sono così giovani che hanno tutto il tempo per mostrare il loro talento. E sì, mi sono sbilanciato, ho parlato di talento, perché quando a 20 anni mi fai mangiare uno gnocco con zucca e guanciale, di apollineo equilibrio (solitamente piatto riposato su una eccessiva morbidezza, qui pepe e salume mettono le ali al piatto meglio di una red bull) e a 17 anni, una caprese che si annovera tra le 3 migliori mai mangiate, credo si possa tranquillamente parlare di Chef e Pasticciere con gli attributi.
Si inizia con salumi e formaggi locali, buoni, più uno squisito prosciutto di Parma che non ci azzecca con la tipicità locale ma mi ha fatto consolare insieme a una focaccina calda calda, uscita dal forno a legna.
Come primo, ho ripreso lo gnocco che un anno fa mi fece “arricreare”, bissando il successo anche oggi, ma trovate anche la pasta e patate e i paccheri porcini e salsiccia che a giudicare dai commenti dei miei vicini di tavolo dovevano essere proprio buoni. Per secondo non potevo esimermi dal provare la famosa bistecca, vanto della casa quando c’era papà Francesco e gustosa anche oggi, da abbinare a broccoli e patate fresche o altri contorni del proprio orto secondo stagione.
Dall’orto viene pure la frutta servita a tavola o usata da mamma Alfonsina per preparare i preziosi rosoli della casa: limoncello, mandarinetto, e l’alchemico concerto, liquore nato due secoli fa,nel convento vicino e di cui ogni famiglia custodisce la ricetta segreta.
E il concerto lo ritroviamo nei dolci, con un piacevole profitterole, servito nella versione con il suddetto liquore o più classica, col limoncello , insieme ad una torta caprese, umida, voluttuosa, buonissima, da trissare senza scuorno. Conto di 25 euro circa, ma mangiando a soddisfazione.
Con il bel tempo e la bella stagione sarà possibile pranzare sotto il pergolato esterno, tra i profumatissimi limoni sfusati amalfitani. Arrivarci è facile, da Angri si sale seguendo le indicazioni “Valico di Chiunzi” e arrivati alla rotonda in cima al valico, si scende in direzione Maiori per qualche km (circa 4-5) prima di trovarlo sulla vostra destra. Un consiglio, dopo pranzo, quando ritornerete alla rotonda sul valico, prima di scendere in direzione Angri, prendete una stradina sulla vostra destra, proprio sulla rotonda, che indica località Chiancolelle. Salitela tutta, troverete uno dei panorami più belli e soprattutto l’azienda agricola Antonia Rastelli, che fa formaggi da vacche proprie eccellenti. Dite pure che vi mando io e non vi negheranno un goccio del loro concerto o del finocchietto selvatico.
Sì, lo so, Tramonti è anche vino, soprattutto Tintore, viti centenarie a piede franco prefilossera. Tenuta San Francesco, Azienda agricola Reale e Viticoltore Giuseppe Apicella, gli indirizzi sicuri, per fare una scorta di questo vino uscito dalla nebbia dei tempi, come Tramonti oggi mi è apparsa dopo aver sfidato Eolo e Giove…..ma quegli gnocchi e quella caprese, ben valevano il rischio corso.
p.s. fino a marzo aperto solo venerdi sera, sabato e domenica tutta la giornata in quanto impegnati coi lavori agricoli e la scuola.
p.p.s. Non c’è il porcellino che mi accompagna sempre nei miei pranzi poiché sono andato a San Valentino con la mia ragazza che non gradisce il simpatico porcellotto a tavola……ah le donne…..
Agriturismo da Regina
Località Campinola Tramonti (Sa)
Tel 089.876249
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