di Marco Milano
E’ con un vero e proprio “conto alla rovescia” che “ForeverLand”, una “foodtech startup” italiana, pugliese, “con la missione di ripensare il cibo che amiamo per renderlo più sostenibile e per il futuro, partendo dal cioccolato” ha annunciato che dal 1° novembre arriva ufficialmente sul mercato il primo cioccolato senza cacao del Mediterraneo.
Uno sguardo al futuro partendo dal passato perché il nuovo cioccolato senza cacao nascerà dalla carruba, che i nostri nonni ribattezzarono “’u cioccolat” proprio perché era per loro, con meno fondi in cassa da utilizzare per cibo non essenziale, “si accontentavano” di sgranocchiare “le sciuscelle”, alias le carrube.
Oggi il frutto del carrubo però è stato riscoperto, tanto che la farina di carrube si trova in bella mostra sugli scaffali dei supermercati così come la crema di carrube in vasetti a fare da alternativa al più conosciuto cioccolato tradizionale e la “ForeverLand” si è posta la mission di ripensare i prodotti in chiave sostenibile a tutela di ambiente e pianeta. E così se “eravamo quattro amici al bar” era prerogativa del brano cantato da Gino Paoli, oggi sempre quattro amici in un bar di Milano sono anche diventati i fondatori del “Freecao” con l’obiettivo di “cambiare insieme e per sempre il mondo del cacao”.
Riccardo Bottiroli, fondatore di “Developeat”, azienda legata a startup per lo sviluppo del cibo del futuro come crackers d’insetti, bevande e carni vegetali, Massimo Brochetta che ha contribuito anche allo sviluppo del primo hamburger vegetale italiano, Giuseppe D’Alessandro che ha lanciato la prima patatina in Europa con pack interamente compostabile e Massimo Sabatini co-fondatore di “Breakin”, una startup di snack innovativi a base di granola, hanno messo in piedi il progetto “Freecao” il primo cioccolato senza cacao del Mediterraneo. “Rispetto al cioccolato tradizionale consuma 80% di CO2 in meno e 90% di acqua inoltre contiene un 50 % in meno di zuccheri – spiegano da Foreverland – Questo nuovo ingrediente è stato sviluppato con un processo tecnologico innovativo, in fase di brevettazione, partendo dalla carruba (pianta del sud Italia) e verrà venduto come semilavorato ad aziende del settore dolciario”.
E perché scegliere la carruba è presto detto. “L’Italia è il secondo produttore mondiale di carruba, coltivata in particolare in Sicilia e Puglia (dove sorgerà il nostro impianto produttivo) – spiegano ancora – ma dove però ad oggi non esiste una filiera ed una adeguata valorizzazione del prodotto, portando così valore alle comunità locali”. Il cioccolato senza cacao “Freecao”, inoltre, come volano di economia circolare. “Ad oggi la parte di valore maggiormente utilizzata della carruba è il seme contenuto all’interno (locust bean gum) – chiariscono – mentre la sua polpa esterna è poco utilizzata e rappresenta spesso uno scarto. Quella è la parte che utilizziamo realizzandone una farina e tostandola”. Inoltre, secondo quanto illustrato nella loro campagna di lancio l’innovativa cioccolata porterà anche vantaggi per la salute e per le persone.
“La carruba è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti. Contiene vitamina A, vitamine del gruppo B, calcio, ferro e potassio, rendendola una scelta nutriente”. Inoltre, si presenta come un prodotto con ridotta quantità di zuccheri. “La carruba ha una dolcezza naturale – spiegano – il che significa che può essere utilizzata per dolcificare senza l’aggiunta di zucchero raffinato”. Inoltre, per il “Freecao” si ricorda che non inciderà sui destini del pianeta. “La carruba è già presente in grande quantità nel sud Italia, non ha bisogno di cure per la sua crescita ed è una pianta ultra secolare, resistente al cambiamento climatico”. Risparmio d’acqua visto che “la coltivazione della carruba richiede fino al novanta per cento in meno di acqua rispetto al cacao e cresce bene in condizioni ambientali difficili, come terreni aridi e climi caldi”.
Inoltre, aumento della diversità agricola in considerazione del fatto che “la coltivazione della carruba può contribuire a diversificare le colture agricole in determinate regioni, riducendo la dipendenza da colture monocultura, come il cacao. Questa diversificazione può aumentare la resilienza delle comunità agricole alle sfide ambientali e climatiche”. E terminato il “countdown”, dunque, dal 1° novembre come auspicato dai fondatori il “Freecao” sarà il cioccolato di “chi ama il pianeta o vuole compiere scelte più consapevoli e sostenibili, scegliendo un prodotto gustoso ma che non fa male al pianeta”.
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/foreverland-food/
Instagram: https://www.instagram.com/foreverland_chocolate/ foreverland_chocolate
Facebook: https://www.facebook.com/foreverlandfood
Website: https://foreverland.it/
Dai un'occhiata anche a:
- Panettone 2024 tutto caprese al limone e profumo di limone
- La pizza di Antonio Troncone al carcere femminile di Pozzuoli per la festa della mamma
- Bottega di Shanghai e la pizza dei Fratelli Salvo per Sinner
- The Kitchen Lab, street food experience a Caserta
- G7 a Mirabella Eclano: il menu della cena di Nino Di Costanzo
- In Penisola Sorrentina si festeggiano le mamme a tavola con i sapori della terra
- 5 buoni motivi per visitare le Eolie
- Gelato alla parmigiana di melanzane, nel 2024 l’idea del gelato “salato”