Luciano Pignataro Wine & Food Blog

Tiratissima Prato di Simone Arnetoli e Laura Tosetti

Pubblicato in: Le pizzerie
Tiratissima Prato

di Cosimo Torlo

Simone Arnetoli e Laura Tosetti non smettono di stupirmi, il loro modo di realizzare modelli di ristorazione ha qualcosa di unico e di raro fascino. Ma per arrivare al successo di oggi bisogna tornare indietro nel tempo, perché le scelte di vita che facciamo da ragazzi definiscono spesso quel che siamo oggi. E la storia di Simone è davvero interessante. Circa 30 anni fa era un giovinetto, che dopo il diploma in ragioneria, si iscrive all’università, ma per portare a casa qualche soldino per pagarsi la sua passione per il motocross lavorava nei fine settimana ad un catering d’altri tempi. Il lavoro lo appassiona e decide che forse poteva provarci nel realizzare un’impresa tutta sua, ed allora detto fatto mette in piedi una sua società, quella che poi diventerà la Galileo Catering. Nel tempo la società si è affermata, ed oggi conta qualcosa come 250 dipendenti.

Tiratissima Prato

Ma non si vive di solo catering, perché la sua passione per la buona cucina (e vini) era tale che si è dato da fare anche nell’aprire locali che fossero al tempo stesso buoni nell’offerta gastronomica, ma anche belli ed accoglienti nel loro proporsi alla clientela. Ed ecco che arriva Laura, compagna di vita ma anche raffinata direttrice artistica dei lavori, infatti è lei che ha firmato i due Toscanino, Regina Bistecca a Firenze e Tiratissima, che da poco tempo ha aperto la sua seconda sede, dopo Firenze, Prato.

Ed è lì che sono andato a trovarli, siamo in viale della Repubblica, davanti al museo Pecci, un locale di oltre 600 mq recuperato e ristrutturato per realizzare un locale unico nel suo genere. L’esterno è caratterizzato da una vetrata di 50 metri, gli interni, che pur avendo una capienza di 200 coperti, sono realizzati in modo tale da proporre ambienti che differiscono tra loro grazie alle scelte di Laura, ecco allora la sala delle palme, quello delle farfalle, gli scacchi, il tutto definito con disegni insoliti, etnici e suggestivi.

Ma ora vi starete chiedendo cosa si mangia? La proposta che lo caratterizza è la formula pizza lunga & cocktail, una pizza gourmet con oltre 24 ore di lievitazione naturale, idratazione al 75%, spianata a mano e cotta su pietra che è un inno alla convivialità, il piacere di stare a tavola condividendo quello che oltre la pizza, la cucina, con lo chef Gianni Giorgi offrono giornalmente. La pizza lunga viene servita su un lungo asse di legno da poggiare su alzate in ottone a tavola. Nei formati XL per tavolate di dieci persone e più il tagliere arriva a tavola annunciato dal suono di un gong. In sottofondo il refrain della canzone di Mina “Ma che bontà…”. Il tutto accompagnato da ottimi drink, vini e bollicine, tutti proposti con ricavi assolutamente corretti.

Nella mia visita mi sono fatto consigliare dal Giorgi, non senza prima essermi goduto al bellissimo e ricco bancone il classico Martini cocktail preparatomi dal barman Francesco Guetta. Ed ecco la pizza, tre diversi tranci; margherita, mozzarella fior di latte e basilico; l’nduja, provola, mozzarella fior di latte ed ancora la Galateo, scamorza, salamino, pomodoro, paprika dolce.  Tutte molte ben lievitate e cotte. A seguire una buonissima parmigiana di melanzane con basilico. Il tutto accompagnato da del buon Lambrusco, un vino che ogni giorno di più mi convinco che sia un vino perfetto da abbinare con la pizza. O chiuso con il classico dolce di Prato, la celebre torta Setteveli del pasticcere Luca Mannori che va assolutamente provata.

Tiratissima costa leggermente di più di una pizzeria classica, ma vi assicuro che la gradevolezza degli ambienti, la bravura del personale, e quello che gusterete vale assolutamente il prezzo. Sono andato via contento, rammaricandomi di non poterci tornare a breve, magari per il Brunch-issimo della domenica.

www.tiratissimaprato.it


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version