di Enrico Malgi
Si scrive tintilia e si legge Molise, perché questa specie varietale è di esclusivo appannaggio del territorio molisano e non ha parentela con nessun altro vitigno, tanto è vero dal 2002 è iscritta nel Registro Nazionale delle Varietà della Vite autorizzata per il solo Molise. In passato si pensava che avesse qualche analogia col bovale sardo, ma ultimamente studi approfonditi hanno escluso questa ipotesi. Semmai la tintilia, che nel nome richiama le uve “tintorie” per la forte colorazione delle bucce ed il rosso intenso del vino che se ne ricava, sembra che abbia un’origine spagnola.
L’azienda Catabbo dei fratelli Sara, Carla e Pasquale, nata nel 1990 per merito del loro padre Vincenzo, è impegnata da tempo alla coltivazione della tintilia, di cui può vantare il primato di essere stata tra le prime a proporla in purezza e poi anche nelle versioni rosé, spumante metodo classico e passito. Catabbo alleva altre varietà non autoctone e produce un elevato numero di bottiglie (220.000 all’anno) che ne fanno un’azienda leader per tutto il Molise. In questi giorni ho assaggiato l’etichetta Tintilia del Molise Rosso Dop 2013, proposta in una particolare bottiglia champagnotta.
Acciaio e vetro per la maturazione del vino per oltre due anni. La gradazione alcolica arriva a quattordici gradi e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Come da prassi il colore è rosso rubino cupo ed intenso, ma molto vivace e segnato poi da lampi purpurei sull’unghia. Profilo olfattivo sicuramente interessante per profondi profumi fruttati di amarena, di prugna e del sottobosco. In appresso si appalesano anche sbuffi floreali di violetta, suggestioni speziate di noce moscata, note terrose e nuances di macchia mediterranea e di asparago. In bocca entra un sorso caldo, succoso, morbido, ruspante e caratterizzato da tannini dolci e levigati. Elevata la freschezza; consistente la sapidità e la mineralità; armoniosa ed equilibrata la struttura. Retrogusto sfiorato da una punta aromatica di liquirizia. Chiusura abbastanza lunga e persistente.
Si sposa bene su piatti di pasta al sugo, grigliate di carne, formaggi semistagionati e pesce in umido.
Azienda I.A.C. Catabbo
Sede a San Martino in Pensilis (Cb) – Contrada Petriera
Tel 0875 604945 – info@catabbo.it – www.catabbo.it
Enologo: Giuseppe Pirro
Ettari vitati: 52 – Bottiglie prodotte: 220.000
Vitigni: tintilia, montepulciano, syrah, merlot, pinot noir, cabernet sauvignon, falanghina e chardonnay