di Maurizio Valeriani
Passare un fine settimana a Montalcino può risultare veramente piacevole, soprattutto se ci imbattiamo in quei nomi, che in prima battuta risultano meno noti, ma che insieme ad altri famosi hanno fatto la storia di questo territorio e della denominazione.
Ci riferiamo ad Enzo Tiezzi, che ci accoglie nel suo vigneto sottostante alla chiesa Madonna del Soccorso, proprio dentro Montalcino, vigneto che si chiama appunto Vigna Soccorso che dà il nome al Brunello realizzato con uve di questo cru.
Enzo, che tra l’altro è un agronomo ed un enotecnico, ci spiega come dopo l’acquisto della vigna Soccorso, che era già stata di proprietà del Prof. Paccagnini e il cui vino, etichettato come Brunello già da fine ‘800, aveva ottenuto Diploma di Grand Prix all’esposizione industriale internazionale di Bordeaux, si trovò a reimpiantare nuove viti tutte ad alberello, ideali per la pendenza e per la esposizione del vigneto che si colloca ad un’altezza di 500 metri s.lm..
Negli anni precedenti, già negli anni ’80, Enzo aveva acquistato il podere Il Cerrino e la Cigaleta, allevati a cordone speronato e situati a circa 350 metri s.l.m.
Il colloquio si rivela molto interessante, ed Enzo ci racconta di come aveva collaborato alla estensione del disciplinare del Brunello di Montalcino, e della successiva difesa di fronte alle richieste di modifiche volte all’introduzione di vitigni diversi dal Sangiovese Grosso.
L’assaggio delle etichette di Tiezzi è veramente molto interessante, ma un vino in particolare ci ha veramente impressionato:
Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2008 – Tiezzi: note balsamiche e aromatiche, china, mineralità, e grande freschezza caratterizzano questo imponente ed elegante Brunello, che alterna sapientemente morbidezza a sapidità e chiude con ricordi di succo d’arancia e agrumi. 92/100
Insomma se uno ha bisogno di aiuto, questo è il miglior soccorso che possa ottenere!!!!!!!
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