Gestualità impetuosa, eloquio appassionato, sguardo intenso. L’amore di Luigi Maffini per il vino e il suo profondo legame con il territorio passano anche attraverso le sue parole che grondano dell’ardore e del sudore di chi ogni giorno va avanti tenendo sempre ben presenti i propri obiettivi e le proprie convinzioni.
“Una bottiglia di vino ha un’anima e una storia e per costruire una solida azienda bisogna spenderci una vita e garantirne la continuità”, così questo “roccioso” produttore ed enologo cilentano di origini emiliane ha espresso la filosofia ispiratrice del suo lavoro e della sua vita nel corso della degustazione “Terroir Cilento – Il Fiano secondo Maffini” organizzata all’hotel Cerere di Paestum da Maria Sarnataro, delegata AIS del Cilento e del Vallo di Diano.
Dopo la laurea in Scienze Agrarie e la specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche all’Università Federico II di Napoli sotto la guida del professor Luigi Moio, nel 1995 Luigi Maffini prende in mano le redini dell’azienda creata dal padre Pietro, agronomo, che impiantò il primo vigneto nel Cilento, a Castellabate, nel lontano 1972.
Sei le annate di Fiano Kratos Paestum igt proposte in degustazione: 2009, 2008, 2007, 2006, 2004 e 2003. Ciascuna bottiglia offre un’emozione irripetibile, l’opportunità di un viaggio affascinante nel tempo della natura e dell’uomo poiché rappresenta la sintesi di tutto ciò che è accaduto nell’anno sia da un punto di vista atmosferico che in termini di preziose esperienze che consentono un miglioramento continuo, una crescita e un arricchimento non solo del vino ma anche dell’uomo, o meglio degli uomini che lo producono.
Kratos Fiano Paestum igt 2009
All’esame visivo risulta cristallino, giallo paglierino e consistente. Al naso il primo impatto è minerale, poi evolve verso il fruttato. Al gusto è secco, abbastanza caldo e abbastanza morbido con una chiusura sapida. La frutta è matura ed esotica. Buona acidità.
Quest’annata è stata molto buona: le temperature sono state più fresche nel periodo vendemmiale determinando minori quantitativi ma di qualità superiore; inoltre è entrato in vigore il vigneto di Giungano dove le temperature sono più basse e le escursioni termiche sono maggiori.
Al naso le note olfattive ricalcano lo stile aziendale con note minerali, di frutti esotici e floreali ma con una minore eleganza ed equilibrio rispetto al 2009. Ciò è in parte ascrivibile al fatto che le temperature sono state più elevate in fase di raccolta. Manca la nota mielata che caratterizza il 2009.
Il 2007 ha rappresentato la svolta con l’arricchimento di sensazioni terziarie.
L’estate è stata molto calda e siccitosa. Il vino è più concentrato, quasi oleoso nel bicchiere. Al naso è molto pieno, quasi un blocco di frutta. La nota minerale va nell’accezione dell’idrocarburo, ovviamente in maniera elegante. Ci sono note fruttate di miele, note dolci di ananas candito e di macchia mediterranea che ricordano piccole piante aromatiche. Al gusto note di liquirizia e comunque caratterizzate da una maggiore durezza rispetto alle connotazioni dolci rilevabili all’esame olfattivo.
Grandissima vivacità di colore. Al naso note idrocarburiche da Riesling che sembrano maggiormente legate alla tipologia del vitigno piuttosto che all’evoluzione, grande eleganza e potenza e una nota di buccia di arancia candita.
Rispetto al 2007 eleganza maggiore e persistenza gusto-olfattiva inferiore.
E’ stata un’annata media, con minore maturazione.
Buona vivacità di colore con un giallo paglierino un po’ più carico. Al gusto l’impatto è più dolce e più morbido. Abbinabile a formaggi piuttosto grassi come uno di alpeggio di media stagionatura o pesce fresco in crosta di sale.
Annata molto calda, analoga alla 2007. Al naso note di tostatura. Al gusto più complesso che al naso con note di frutta secca, in particolare mandorla, anice e liquirizia. Finale burroso.
Luigi Maffini
Sede a Castellabate. Località Cenito, frazione San Marco
Tel. e fax 0974 966345
Foto di Novella Talamo
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