di Monica Bianciardi
Nel comune di Terricciola a Podere la Chiesa in meraviglioso anfiteatro naturale circondato da distese vitate, arte e vino si incontrano in una raffinata e avveniristica cantina dal design contemporaneo. Maurizio Iannantuono ha da sempre una vera passione per il buon vino per la pittura e il jazz, ed insieme a Palma Tonacci producono il loro vino a Podere la Chiesa fin dal 2009, unendo ai percorsi di degustazione numerose esposizioni d’arte e concerti jazz. Un percorso come produttori iniziato di recente, ma che da subito ha dato buoni risultati. Una zona confinante verso est con le colline livornesi e ad ovest con i colli fiorentini, colline dolci, irradiate da una luce solare intensa che pervade gli impianti vitati tutto il giorno e che garantisce vini strutturati e con un’ottima maturità fenolica. Un territorio antico con sottosuoli ricchi di fossili marini custode di origini antiche per la viticoltura che si protrae in queste vallate fino dai tempi degli Etruschi come testimoniano le numerose tombe e ritrovamenti. Escursioni termiche tra il giorno e la notte con brezze marine costanti che soffiano dal vicino Mar Tirreno offrono un clima salubre ed una adeguata ventilazione; le uve raggiungono cosi una perfetta maturazione anche nelle annate più piovose. Maurizio è alla costante osservazione di miglioramenti sia in cantina che in vigna, una meticolosa e scrupolosa ricerca di metodologie produttive sempre più mirate, con vinificazioni attente ed una gestione capillare dei vigneti. La produzione segue un regime biologico certificato dal 2018 con utilizzo di fermentazioni spontanee con lieviti indigeni . Nelle ultime annate piccoli accorgimenti ed un approccio più rilassato nella vinificazione ha portato ad un alleggerimento delle estrazioni fenoliche con un ritrovato slancio nei vini aziendali. Una interpretazione aperta libera da gabbie estrattive che si rende percepibile nelle espressioni maggiormente varietali dei vitigni; i vini risultano aerei, ricchi e di grande espressività.
“Nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata”. Enio Moricone
Tasting Notes di alcuni dei migliori assaggi.
La luce entra dalle finestre dando un’ampia veduta sui vigneti circostanti ovunque ci sono quadri appesi reduci dalle recenti mostre espositive ed un sottofondo musica jazz accompagna la degustazione.
Punto di Vista Toscana Vermentino IGT 2019
Note marine aprono ad una complessità data note rocciose da dove spunta il gelsomino e la citronella, resina di pino, cedro e tutti i profumi che richiamano alla macchia mediterranea. In bocca freschezza e pienezza bilanciano un lineare svolgimento del sorso che si amplifica in un finale sapido con rimandi floreli.
Terre di Casanova Chianti DOCG 2019
Imbottigliato da appena 20 giorni. Sorprendente per la croccantezza e la pienezza del frutto rosso, indulge ampliandosi su tonalità piccanti di pepe rosa, con melograno, arancia rossa e macchia mediterranea. In bocca compatto e generoso intessuto in una freschezza scalpitante con tannini fitti e fini. Ancora giovane dimostra un ampio respiro evolutivo, chiude lungo su un finale pulitissimo e netto.
Opera in Nero Toscana Merlot IGT 2017
Un Merlot che sembra provenire da latitudini molto più nordiche. All’olfatto si esprime con un largo ventaglio floreale in cui s’insinuano percezioni mentolate e frutto rosso succoso, erbe aromatiche come alloro e timo lo riconducono ad una territorialità innegabilmente Toscana. Il palato è fatto di dettagli dove la grazia conta più della potenza. Netta polposità del frutto con succosa naturalezza della beva che si trova spinta dalla traccia fresca e da un tannino elastico inciso nella sequenza di sensazioni morbide. Sul finale chiude lungo.
Opera in Rosso Terre di Pisa Sangiovese 2015
Sangiovese potente ricco di agrumi rossi maturi, spezie rosse piccanti, fiori viola dove la profondità minerale arriva con note marine, inchiostro, pietra e ferro. In bocca compostezza e profondità dati da una trama spessa e ricca in cui cui scorrono rivoli di freschezza pur mantenendo una densa carnosità di fondo, il sorso è ritmato da tannini garbati ma puntuali. Finale persistente con allungo aggraziato.
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Scuderia Italia
- Fiano di Avellino Arianè 2022 Laura De Vito: un assaggio di eleganza e freschezza
- G7 a Mirabella Eclano: il menu irpino di apertura nel Radici Resort di Mastroberardino
- Pomario – Sariano Umbria Rosso Igt 2020
- Villa Matilde, Daltavilla Greco di Tufo Docg 2023. La sfida irpina di Maria Cristina De Simone Avallone
- I Vini di Castello Viscogliosi
- Da Castelnuovo Berardenga, Fèlsina sceglie Orbacca
- Il Verdicchio di Sartarelli