Terremoto gastronomico a Napoli, Domenico Candela da Ledoyen all’Hotel Parker’s

Pubblicato in: Breaking News
Domenico Candela a Ledoyen con Martino Ruggeri e Carlo Cracco

Domenico Candela a Ledoyen con Martino Ruggeri e Carlo Cracco

Domenico Candela all’Hotel Parker’s di Napoli. Dopo 25 anni Enzo Bacioterracino lascia i fornelli con vista sul Golfo e sul Vesuvio a un giovane napoletano che, dopo essere stato al Quisisana, è stato a lungo al Pellicano nella fortissima squadra di Antonio Guida, successivamente con Bartolini prima di andre a Parigi prima da Taillevent e da Ledoyen  sotto la guida di Martino Ruggieri e l’indirizzo gastronomico del grande Yannick Alleno.
La scelta della famiglia Avallone, Tani, Sissi e Maria Ida implica una grande scommessa ambiziosa, inutile nasconderserlo: portare a Napoli la quarta stella e invertre una tendenza per cui la provincia è la più beneficiata dalla Michelin mentre la città è, tra le grandi, la più povera di cucine con l’ambito riconoscimento.
I presupposti ci sono tutti: è in corso la ristrutturazione della sala e della cucina che ha una vista mozzafiato sul Golfo nell’Hotel a 5 Stelle rilevato dal padre Francesco Paolo a corso vittorio Emanuele.
“Nostro padre – ci dice Tani Avallone – ha sempre considerato la gastronomia un asse portante del nostro progetto, riprendiamo con prudenza e umiltà un discorso dopo qualche anno stando ben attenti a non fare errori e soprattutto senza fretta, come abbiamo sempre dimostrato nelle nostre cose”.
La carriera di Domenico Candela parla da sola e la difficoltà sarà adesso trovare il giusto equilibrio tra le radici napoletane e le tecniche e le esperienza appprese con Guida e soprattutto con Alleno, il grande restauratore delle salse come elemento primario della superiorità gastronomica francese, prive però dei grassi in eccesso messi sotto accusa dagli spagnoli e dal vento del Nord.
Se tutto va bene la cucina dovrebbe essere aperta in Primavera.
Domenico Candela all’Hotel Parker’s può implicare una svolta a Napoli dove le proprietà dei grandi alberghi hanno ancora una gastronomia ferma al prosciutto e meloni e gnocchi alla sorrentina, privi di ambizione nonostante il contesto sia semplicemente fantastico. L’unica eccezione, come è noto, è il Romeo dove la proprietà, nonostante le vicissitudini giudiziarie, ha avuto le palle di non dermordere e tirare dritto a dispetto di tutto e di tutti con successo.
Palazzo Petrucci e il Veritas sono le altre due stelle, ma siamo sicuri che questa mossa del Parker può aprire finalmente scenari insperati in una città come Napoli.
Domenico Candela all’Hotel Parker’s: una scomessa fantastica


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version