TerrAntica a Baronissi
via S. Andrea n° 4
www.terrantica.sa.it
Tel: 089-952527
Aperto la sera, domenica anche a pranzo
Chiuso lunedì
Ecco un posto pratico, a un chilometro dall’uscita di Baronissi-Antessano e dotato di parcheggio. Assolutamente consigliabile per la frescura d’estate e l’ambiente accogliente d’inverno. Ci siamo capitati qualche sera fa e non possiamo che confermare quanto scritto tre anni fa nel post qua sotto con una aggiunta: la straordinaria cantina che merita da sola il viaggio grazie alla passione del sommelier. Troverete tutta la Camoania che conto nel rosso e nel bianco, una ampia scelta di Champagne, buone etichette italiane e francesi e qualche spunta sul resto del mondo. Le bracerie sono il terreno ideale per chi ama il vino e questo locale, dotato di un bel giardino esterno, lo conferma.
Buone carni, cucina semplice, di tradizione, con qualche spunto innovativo che diventa accetabile per tutti, gourmet o meno. Ottimo e appassionato il servizio, giusto il rapporto fra qualità e prezzo. Fermatevi e ci ringrazierete.
REPORT 8 DICEMBRE 2018
di Bruna Sapere
In via S. Andrea, nei pressi dell’uscita di Baronissi, dal 2005 c’è TerrAntica Ristorante Braceria, nata da un sogno condiviso da Onofrio Acone e Agostino De Carluccio.
I due amici hanno le idee chiare. Innanzitutto creano una location ad hoc ricavandola da un vecchia fabbrica destinata alla lavorazione del tonno. Compongono la struttura e scovano i complementi d’arredo in giro per l’Italia, tra Viterbo e Roma, combinandoli secondo i propri gusti e conferendo all’ambiente uno stile caratterizzante che rende gli spazi confortevoli e ospitali, insomma piacevoli da vivere.
I dettagli fanno la differenza e Onofrio e Agostino non si sono sottratti a questo principio: ad impreziosire la costruzione, un camino di pietra del ‘900, pavimenti antichi in cantina, utensili e strumenti di una volta e botti in legno restaurate. E ancora il fascino senza tempo delle pietre di tufo, la grazia delle imperfezioni cromatiche tipiche del cotto dell’Irno, travi di castagno recuperate da vecchi casolari. Gli elementi, sapientemente combinati, donano personalità e danno sostegno al linguaggio utilizzato dal cibo, evocando semplicità e tradizione a partire dalle tovaglie a quadri rossi e bianchi, che fanno molto country.
A sedere 130 posti, di cui 35 destinati alla piccola sala fumatori, con il possente camino che, nei mesi invernali, viene utilizzato per la cottura della pasta e fagioli nelle caratteristiche pentole di rame. La sala principale, invece, in posizione centrale, ospita il grande barbecue di pietra e mattoni per la cottura della carne. Di lato troviamo il forno a legna per le pizze che riporta, sulla parte frontale, piastrelle di fine ‘800. L’ambiente esterno è organizzato in un grazioso giardino con circa 60 posti a sedere e un barbecue che, nella bella stagione, sostituisce quello interno.
La cantina a vista, posta all’ingresso del casale e curata dai sommelier Veronica Matonti e Alessandro Pecoraro, custodisce circa 150 etichette, composte per lo più da vini rossi provenienti da tutte le regioni d’Italia – ma la Campania la fa da padrona – poi Francia, Spagna, California, un po’ di Cile e Sud Africa e, infine, i vini dell’azienda Etikè di cui Onofrio è cofondatore. Tre tipologie di birre alla spina e una piccola selezione di birre artigianali in bottiglia, trappiste e non, completano l’offerta; presente anche la Schnitzer Brau Senza Glutine.
I piatti, dall’impronta personale, sono semplici e ben realizzati. La materia prima è di grande qualità. La sezione degli antipasti prevedere principalmente salumi (nostrani, di cacciagione, prosciutto iberico affettato a coltello), formaggi pastorali accompagnati da miele e confetture fatte in casa, tegamini di contorni e un piccolo spazio dedicato al baccalà, in guazzetto o alla griglia.
Noi abbiamo scelto l’Antipasto dello Chef con soppressata di Gioi Cilento, salame umbro aromatizzato al pepe rosa, ossocollo di manzetta prussiana, provolone, Canestrato di Moliterno, formaggio stagionato affinato alle vinacce. In accompagnamento noci, confetture, frutti rossi, sott’oli di pomodori secchi, melanzane e funghi, tarallino e crackers alla curcuma. Per 1 persona € 14,00, ma la porzione soddisfa appieno il palato di due.
Pasta fresca, Pane e dessert sono interamente di produzione propria.
Ogni settimana il menu propone 4 primi piatti diversi. Noi abbiamo ordinato ziti al ragù con spuma di cacioricotta. La pasta è al dente, il ragù corposo e saporito; la spuma di formaggio ingentilisce il boccone. Piatto € 9,00.
Inutile girarci intorno: la protagonista indiscussa è la carne. Lo si intuisce fin dal primo instante, appena si mette piede nel casale, quando l’invitante profumo di brace rapisce i sensi e fa salivare. L’intuizione è confermata dalla posizione centrale del grande barbecue e la vetrina frigo per l’esposizione di pregiate tipologie provenienti da tutto il mondo.
Ampia selezione di carni presente in menu: filetti di Black Angus Usa; filetti di Black Angus Australiano della fattoria Jack’s Creek, azienda leader nella produzione di carni bovine premium australiane e vincitrice del premio “Miglior produttore di bistecche del mondo” nel 2015 e 2016, nonché la migliore bistecca di filetto del mondo nel 2017; Chianina taglio Fiorentino; Picanha brasiliana, utilizzata nelle tradizionali grigliate brasiliane; manzetta prussiana dalla bella marezzatura e dal sapore intenso, che arriva dalla Polonia settentrionale.
Dalla vetrina refrigerata fa capolino un cartellino apposto su un taglio di carne con su scritto “Dry Aged F. 44 giorni. Attenzione, solo per intenditori”. Si tratta di una carne frollata con il metodo “dry aged”, ossia frollata “a secco” a temperatura controllata. Nell’arco di 5-8 settimane cede una parte dei liquidi, concentrando i sapori nel muscolo e acquistando quella piacevolezza che la contraddistingue.
Ordiniamo un filetto alla brace di Angus Irlandese di media cottura. Al tocco risulta morbida, umida internamente e dal cuore rosato. Cottura giusta, piatto soddisfacente, € 13,50.
A seguire un filetto di manzo piemontese al porto di media cottura. Questa volta la cottura è andata un po’ oltre. Al tocco risulta meno morbida e più asciutta. Il cuore è quasi completamente grigio. Peccato. Comunque gustosa. € 14,00.
La carne è accompagnata da patate al forno con rosmarino, € 4,00, e misto verdure alla griglia, dal prezzo eccessivo e dalla cottura poco soddisfacente. € 7,00.
Ci spiace non aver potuto assaggiare la pizza perché servita solo a cena, ma ci hanno parlato di un impasto lievitato 48 ore per un prodotto finale che spazia dai gusti classici agli abbinamenti ricercati, fino al cornicione ripieno.
Lo chef è Gaetano Barba, invece al barbecue troviamo Marco Santoriello. Entrambi giovani con piccole esperienze alle spalle, ma presenti in struttura fin dal 2005, come la maggior parte dei dipendenti.
Il personale è attento e sorridente; disponibile anche con quelli che, come noi, si presentano di sabato a pranzo, con locale affollato e senza prenotazione.
Consigliamo, quindi, di prenotare per tempo specie se si tratta del week end.
Aperti: dal martedì alla domenica sia a pranzo che a cena.
Giorno di chiusura settimanale: lunedì.
Prezzo medio di un pasto completo: € 50,00 a persona bevande escluse, scegliendo un taglio di carne mediamente pregiato.
TerrAntica a Baronissi
via S. Andrea n° 4
www.terrantica.sa.it
Tel: 089-952527
Aperto la sera, domenica anche a pranzo
Chiuso lunedì
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