di Enrico Malgi
Faccio una domanda a me stesso: il Greco di Tufo ed il Fiano di Avellino, senza ombra di dubbio due tra i migliori vini bianchi italiani in assoluto, sono rivali o complementari? Secondo me sono complementari, perché i rispettivi vitigni sono allevati in provincia di Avellino, ma in comuni e territori diversi. Entrambi poi sono tra le varietà più antiche di tutto il Meridione ed orgogliosamente rappresentano l’Irpinia, la Campania e l’Italia tutta. Esistono molte aziende che, possedendo ettari vitati in tutti e due gli areali irpini, producono sia il Fiano e sia il Greco e magari anche il Taurasi. Come nel caso de I Favati di Cesinali, di proprietà di Rosanna Petrozziello, che insieme col marito Giancarlo Favati e il cognato Piersabino gestisce l’azienda. Ed i risultati raggiunti per qualità produttiva e vendita sono molto lusinghieri. Tanto per non smentire quello che accennavo all’inizio, la Guida Vini d’Italia 2018 del Gambero Rosso ha nominato come miglior vino bianco d’Italia il Pietramara Fiano di Avellino Docg 2016, proprio dell’azienda I Favati.
Sedici gli ettari vitati e circa 100.000 le bottiglie prodotte annualmente, sotto la direzione dell’esperto enologo Vincenzo Mercurio.
In attesa di poter degustare il Fiano vincitore per il Gambero Rosso, ho assaggiato il Terrantica Greco di Tufo Docg 2016. Cinque i mesi trascorsi in acciaio inox e poi affinamento in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo della bottiglia in enoteca sotto i 20,00 euro.
Classico colore giallo paglierino, lampi verdolini. Suggestioni olfattive estremamente complesse, che svelano subito respiri fruttati di pesca gialla, di albicocca, di pompelmo e di mela cotogna. In appresso si manifestano essenze di zenzero, di caprifoglio, di gelsomino e/o lievi sfaccettature speziate di cannella e di chiodi di garofano. In bocca fa il suo ingresso un sorso fresco e sgrassante, morbido e raffinato, equilibrato e reattivo, aggraziato e suadente, ammaliante ed espressivo. Perfetta l’articolazione gustativa, che seduce per sapidità, finezza, flessuosità ed eleganza. Finale ficcante e sontuoso. Il vino, che stupisce per nitore e personalità, darà il meglio di sé soltanto tra qualche lustro. Pertanto, se potete, fatene una bella scorta e dimenticatela in cantina. Da preferire su piatti di mare e latticini.
Sede a Cesinali (Av) – Piazza Di Donato, 41
Tel. 0825 666898
infoa@cantineifavati.it – www.cantineifavati.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 16 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: aglianico, fiano e greco
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