Difficilmente un Greco di Tufo può mancare sulle tavole di Natale. Potente, sgrassante, fresco: un bianco ideale per spazzolare i cibi grassi e opulenti di queste ora, compresi agnelli e capretti al forno con patate. Ed ecco allora che nei ricordi della nostra cantina peschiamo la bottiglia dei Favati, una piccola ma solida azienda di Cesinali seguita da Vincenzo Mercurio. Impediamo a questo Greco di superare i dieci anni di età e pensiamo di aver fatto bene perché lo becchiamo nel pieno della sua maturità espressiva.
Un colore giallo paglierino carico annuncia vitalità, il naso è poliedrico, varia dalla frutta gialla evoluta al miele, sino alle note di macchia mediterranea, il tutto in una cornice di note di idrocarburi che svolgono la funzione di esaltatori di note olfattive e non sono coprenti. Insomma, un Greco in perfetto equilibrio, ribadito anche dalla bocca, freschissima, piena, lunga, con la giusta chiusura amara.
Una bellissima riuscita per questo Greco: parliamo di una bottiglia che all’epoca in uscita dall’azienda sicuramente non superava i dieci euro e che quando è stata stappata poteva competere con i grandi bianchi senza alcun problema.
Insomma, i bianchi irpini sono sempre una sicurezza nel tempo.
Sede in Piazza di Donato 41 Cesinali AV. Tel. 0825 666898 www.cantineifavati.it info@cantineifavati.it Enologo Vincenzo Mercurio www.cantineifavati.it. Ettari di proprietà: 10. Bottiglie prodotte: 80.000. Vitigni: aglianico, fiano, greco.
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