I FAVATI
Uva: greco di tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista: 5/5. Naso 22/30. Palato 23/30. Non Omologazione 34/35
Sono ormai messi alcuni punti molto fermi. Il primo è che Fiano e Greco sono bianchi da invecchiamento, il secondo è che il Fiano evolve mentre il Greco conserva in dote una acidità che consente di dimenticarlo e ritrovarlo quando si vuole.
Il terzo è che la 2007 è la stagione dei vini pronti, troppo a lungo il sole ha carezzato con decisione le uve e l’effetto si vede anche in quelle a vendemmia tardiva.
Il Greco dei Favati sfodera così un naso abbastanza evoluto di frutta gialla, dico anche persino con un filino di ossidazione che a me non dispiace dalla quale però si evince un vino ormai, se non in fase di atterraggio, almeno a metà crociera.
In bocca l’aspetto più appagante della beva: buona freschezza intonsa e marcata, pienezza di corpo, lunghezza, direi persino snellezza rispetto alle aspettative create dal naso.
Insomma, un bel vino bianco, la conferma del lavoro molto serio portato avanti da questa cantina ormai storica nella quale l’approccio è sempre semplice ma non superficiale.
Lo beviamo su preparazioni sontuose di pesce, penso alla pescatrice con le patate di Nicola Fossaceca.
Sede a Cesinali, Piazza Di Donato Tel. 0825.666122 e 0825.666898. Proprietà: famiglia Favati Enologo: Vincenzo Mercurio. Ettari: 10 di proprietà, + 2 in conduzione. Bottiglie prodotte: 100.000. Vitigni: fiano, greco, aglianico di Taurasi.
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